Un uomo di 67 anni, originario di Ragusa e da poco in pensione dopo una carriera come veterinario dell’Asp, risulta disperso in mare dalla giornata di ieri. L’incidente si è verificato al largo di Cava d’Aliga, lungo la costa ragusana. L’uomo, esperto velista, si trovava con un gruppo di amici a bordo della sua barca a vela quando è scomparso dopo essersi immerso in acqua.
Le operazioni di ricerca in mare
Appena è stato segnalato il mancato ritorno dell’uomo sulle imbarcazioni, è scattata una vasta operazione di soccorso sotto il coordinamento della guardia costiera locale. La risposta ha coinvolto vari enti: vigili del fuoco, protezione civile e numerosi volontari della zona. Per localizzare il disperso si sono mobilitati mezzi diversi: motovedette hanno perlustrato la superficie del mare mentre elicotteri hanno sorvolato la zona dall’alto con l’obiettivo di individuare movimenti o segni evidenti. Anche moto d’acqua sono intervenute per coprire aree più ristrette ma difficili da raggiungere dai mezzi più grandi. Nonostante le ricerche si siano protratte fino al calar della notte, non sono emerse tracce utili; il mare ha restituito al momento solo silenzio.
Le circostanze della scomparsa a cavad’aliga
I fatti risalgono al pomeriggio di ieri, quando il settantasettenne, dopo essere partito da Marina di Ragusa insieme ad alcuni amici, ha deciso di fare un bagno in mare aperto. Le dichiarazioni raccolte finora indicano che il velista si è tuffato regolarmente, ma poco dopo è sparito dalla vista degli altri compagni di viaggio. Non sono ancora chiari i motivi per cui abbia perso contatto con la barca, né se condizioni del mare o altre situazioni abbiano influito. Il punto esatto della scomparsa si colloca nelle acque antistanti Cava d’Aliga, zona nota per le sue insenature ma non particolarmente pericolosa nelle condizioni normali. Tuttavia, il mare può risultare insidioso anche per chi ha esperienza. Le testimonianze degli altri presenti verranno esaminate per definire meglio le dinamiche.
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La ripresa delle ricerche e il lavoro degli investigatori
Con l’arrivo dell’alba, le squadre sono tornate sul campo, riprendendo le operazioni in condizioni climatiche più favorevoli. La guardia costiera ha potenziato la raccolta di elementi utili ascoltando con attenzione ogni dettaglio raccontato dalle persone a bordo della barca. Ogni testimonianza potrà aiutare a ricostruire la sequenza dei fatti e a circoscrivere l’area di ricerca. Parallelamente, si stanno valutando le condizioni del mare al momento dell’incidente, da sapere se correnti o vento abbiano potuto spingere l’uomo lontano dal punto in cui si è tuffato. Sono previsti altri interventi e l’utilizzo di nuove tecnologie per scandagliare il fondale e migliorare le possibilità di ritrovamento.
Riflessioni sull’incidente e la zona di ragusa
Effetti di questo tipo di incidente, anche in mare apparentemente calmo, ricordano l’importanza della prudenza durante le immersioni, specie lontano dalla costa e in assenza di dispositivi di sicurezza personali. La zona di Ragusa richiamata è una delle più frequentate per attività nautiche, ma resta comunque necessario prestare attenzione ai rischi nascosti.
Gli sviluppi delle ricerche oppure nuovi elementi relativi alla scomparsa dell’uomo verranno comunicati dalle autorità competenti nei prossimi giorni. Intanto, la comunità locale segue con attenzione l’evolversi della situazione e la speranza resta di ritorno a casa del velista disperso.