La meccanica quantistica continua a catturare l’interesse non solo dei fisici, ma anche di chi si occupa di arte e cultura. A Trieste, recentemente, si è tenuto un evento dedicato a questa disciplina complessa, con l’obiettivo di avvicinare un pubblico più ampio, utilizzando anche linguaggi artistici e musicali. I protagonisti del dibattito hanno discusso sulle possibilità di un’interazione più stretta tra saperi scientifici e creativi, evidenziando limiti e potenzialità di un dialogo oggi aperto.
La separazione storica di scienza e arti e l’idea di un dialogo possibile
Lontane ormai da quattro secoli, le scienze e le arti sembrano oggi percorre strade diverse. Tuttavia, come ha spiegato a Trieste Enrico Terrinoni, docente di Letteratura inglese presso l’Università per Stranieri di Perugia, esiste un elemento comune che unisce ambedue: il senso di mistero che coinvolge sia la scienza contemporanea sia la creazione artistica. Secondo Terrinoni, anche se un letterato non ha conoscenze approfondite sulle matematiche della fisica quantistica, non sarebbe opportuno rinchiudersi dentro i confini rigidi delle singole discipline.
Una sfida di dialogo tra mondi diversi
Terrinoni ha suggerito che la sfida futura potrebbe essere proprio quella di far dialogare questi mondi apparentemente distanti. Lo scopo non è creare figure di esperti ibridi, ma costruire un terreno comune di comprensione che permetta una circolazione più libera delle idee. Questo può tradursi in una società dove non si impone ai giovani di scegliere tra italiano, matematica, storia o geografia, bensì si punta a un sapere integrato che alla fine possa specializzarsi senza perdere la sua natura condivisa.
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Meccanica quantistica spiegata attraverso musica e arte: l’evento al teatro miele
Il dibattito dal titolo “Natura facit saltum”, tenutosi al teatro Miela di Trieste, è servito a portare la meccanica quantistica fuori dagli ambienti specialistici. L’evento ha introdotto il pubblico a concetti complessi utilizzando anche la musica e altre forme artistiche per facilitare la comprensione. La scelta di un approccio interdisciplinare nasce dalla volontà di superare le barriere che la scienza può creare, soprattutto quando riguarda una materia poco intuitiva come la fisica quantistica.
Terrinoni ha sottolineato come sia importante non trasmettere messaggi fuorvianti ai giovani sulla necessità di escludere qualche materia a favore di un’altra. Invece, ha ribadito la necessità di puntare a un sapere comune e universale che le università dovrebbero promuovere. La specializzazione, ha spiegato, arriva dopo questo momento di apertura, dove la cultura generale gioca un ruolo fondamentale nella formazione.
Musica e arte come linguaggi della scienza
L’integrazione di musica e arte nel dibattito sulla meccanica quantistica si pone come strumento per rendere accessibili concetti altrimenti complessi, un passo verso una divulgazione che si avvicina a pubblici diversificati.
La fisica teorica e la comprensione sociale della meccanica quantistica
Durante l’incontro è intervenuto anche Giuseppe Mussardo, fisico teorico della Sissa, con un contributo tecnico sulle trasformazioni e le caratteristiche della meccanica quantistica. Mussardo ha descritto come la materia sia oggi studiata a livelli che si discostano molto dall’esperienza quotidiana, ma ha notato che il pubblico sta mostrando un crescente interesse. Una barriera esiste ancora, ma l’avvicinamento alle tematiche quantistiche è più evidente rispetto al passato.
Impatti pratici della meccanica quantistica
Questo aumento dell’attenzione, secondo Mussardo, è importante anche in vista delle ricadute pratiche di queste scoperte. La meccanica quantistica influisce su molte tecnologie, dalla comunicazione cifrata all’elaborazione di dati, ecco perché la comprensione, seppur generale, diventa un tassello necessario nella società contemporanea.
La ricorrenza del centenario e l’importanza della conoscenza della meccanica quantistica per la società
Stefano Fantoni, presidente della Fondazione Internazionale Trieste per il Progresso e la Libertà delle Scienze, ha ricordato l’importanza dell’anno 2025 come anniversario di un secolo dalla nascita della meccanica quantistica. Ha rimarcato il fatto che tutto nel mondo fisico segue leggi quantistiche e questo impone una conoscenza almeno basilare per tutti.
Fantoni ha insistito sulla necessità di una consapevolezza diffusa per accompagnare la società verso un futuro dove il progresso tecnico e scientifico potrà avere riflessi diretti sulla vita di ogni individuo. Anche se la comprensione non deve essere necessariamente approfondita per tutti, un approccio superficiale ma consapevole può facilitare scelte e discussioni pubbliche più informate.
L’evento di Trieste ha quindi raccolto esperti di ambiti diversi intorno a una riflessione condivisa su come allargare la conoscenza scientifica e culturale, un tema che resta centrale nel dialogo pubblico anche nel 2025.