Il concerto dei Deftones al Carroponte di Sesto San Giovanni ha richiamato una folla di 12mila persone, esaurendo tutti i biglietti disponibili per la serata. La band di Sacramento ha portato dal vivo i pezzi più celebri della sua carriera, attirando un pubblico variegato formato da fan storici dell’alternative metal e da giovani scoperti grazie a piattaforme come TikTok. Il live ha confermato il ruolo centrale dei Deftones nella scena musicale dopo quasi quattro decenni di attività.
L’energia del pubblico e l’atmosfera al carroponte
Il parco Carroponte si è trasformato nella cornice ideale per il concerto, con una folla che ha risposto sin dai primi riff con un’energia intensa. La musica ha dominato la scena mentre le luci blu illuminavano l’area, creando un ambiente coinvolgente e a tratti caotico. Il pubblico, composto da chi segue la band dai tempi dei primi album e da chi li ha conosciuti più di recente, ha cantato e mosso i corpi senza sosta. Le magliette con il logo dei Deftones e i tatuaggi mostravano un legame forte con la band, che si è riflesso in una partecipazione vibrante e appassionata sotto il palco.
Momenti di maggior impatto e coesione del pubblico
I momenti di maggior impatto si sono alternati con canzoni emblematiche, suscitando emozioni intense sia nei fan veterani sia in quelli nuovi. Lo stile musicale della band, caratterizzato da un’alchimia tra aggressività e momenti più riflessivi, ha mantenuto vivo l’interesse e ha tenuto alta la tensione emotiva per tutta la durata del concerto. Questa coesione del pubblico e la qualità della performance hanno contribuito a creare un’esperienza unica e coinvolgente.
Leggi anche:
Il percorso artistico e la coerenza dei deftones dal 1988 a oggi
Nati a Sacramento nel 1988, i Deftones hanno attraversato diverse fasi della musica alternativa senza farsi inghiottire dalle mode passeggere. La loro estetica oscura e sensuale li ha distinti nel panorama del nu metal e dell’alternative metal. L’album “White Pony” del 2000 rappresenta uno dei punti più importanti della loro carriera, diventando una pietra miliare riconosciuta ancora oggi da critici e appassionati.
Il gruppo ha mostrato capacità di rinnovarsi senza perdere la propria identità. La tragedia della morte del bassista Chi Cheng ha segnato un momento doloroso, ma la band ha proseguito con nuove produzioni come “Ohms” , che confermano la loro attitudine a esprimere inquietudine e profondità emotiva attraverso un linguaggio musicale riconoscibile e personale. La coerenza artistica ha permesso ai Deftones di consolidare il loro posto come un’icona della musica alternativa, mantenendo vivo l’interesse di più generazioni.
Le tappe fondamentali della carriera
- nascita a Sacramento nel 1988
- successo con l’album White Pony nel 2000
- tragica perdita di Chi Cheng
- rilancio con “Ohms” nel 2020
- ruolo centrale nella scena alternative metal per quasi quattro decenni
La serata sul palco: scaletta e performance
Il live al Carroponte ha visto in apertura i gruppi High Vis e Knocked Loose, perfetti per riscaldare il pubblico con sonorità diverse ma affini per intensità. Quando i Deftones sono saliti sul palco, la serata ha preso subito ritmo con “Be Quiet and Drive ”, tratto dall’album “Around the Fur”. Il concerto ha proseguito con pezzi storici come “My Own Summer ”, un brano diventato un classico dell’alternative metal.
Il gruppo ha alternato momenti sonori potenti come quelli di “Diamond Eyes” e “Rocket Skates” a tracce più rarefatte come “Tempest” e “Swerve City” da “Koi No Yokan”. La varietà della scaletta ha mostrato la capacità della band di esplorare diversi registri musicali senza perdere identità né energia. Tre pezzi cult di “White Pony” – “Feiticeira”, “Digital Bath” e “Change ” – hanno costituito il nucleo emotivo dello spettacolo, mantenendo intatto il loro fascino ipnotico nonostante gli anni.
Il picco della performance
La performance ha raggiunto un picco con “Rosemary”, dove post-metal e atmosfere malinconiche si sono fuse, per poi chiudere con un finale carico di adrenalina. Le ultime due tracce, “Bored” e “7 Words”, hanno chiuso la serata con grande energia, salutando una platea che ha assistito a un concerto intenso e coinvolgente.
Chi è chino moreno e il ruolo del frontman nella riuscita del concerto
Il carisma di Chino Moreno, frontman dei Deftones, si è rivelato fondamentale per lo svolgimento del concerto. A 51 anni, Moreno mostra una presenza sul palco che non perde un colpo. Corre da una parte all’altra, salta le scale dietro di lui e porta con sicurezza la voce, alternando momenti di screaming aggressivo a passaggi melodici limpidi. Il suo legame con il pubblico si fa sentire soprattutto nelle strette di mano e nella vicinanza ai fan, che lo apprezzano per la sua autenticità.
La grinta e la determinazione di Moreno tradiscono un’esperienza lunga decenni ma anche la voglia di continuare a esprimere emozioni forti attraverso la musica. “Questo approccio ha contribuito a mantenere l’attesa e l’attenzione del pubblico”, consolidando il successo del live e la posizione dei Deftones come una realtà che resiste al tempo e alle mode passegere nella musica alternativa.