Il ministro del turismo daniela santanchè si è recata a varsavia per partecipare alla riunione informale dei ministri del turismo dell’Unione Europea, tenutasi il 23 e 24 giugno 2025. L’incontro ha puntato i riflettori sulle sfide e le opportunità legate al settore turistico europeo, che rappresenta una componente importante dell’economia comunitaria e dell’occupazione. I lavori si sono concentrati su temi come la sostenibilità, la gestione dei flussi turistici e l’impiego di nuove tecnologie, con un’attenzione particolare alle politiche e alle esperienze pratiche dei diversi paesi membri.
Il ruolo italiano nel panorama europeo
L’Italia ha portato al vertice una serie di progetti concreti volti a redistribuire i flussi turistici e sostenere lo sviluppo locale. Tra questi, il fondo turismo sostenibile mira a finanziare interventi per valorizzare territori meno frequentati, conciliando turismo e tutela ambientale. Il fondo per piccoli comuni a vocazione turistica sostiene i centri più piccoli, spesso trascurati ma ricchi di patrimonio culturale e naturale, per creare nuove attrattive.
Il progetto grandi destinazioni italiane punta a promuovere località di interesse nazionale seguendo criteri di sostenibilità, mentre le risorse dedicate ai cammini religiosi offrono strumenti per migliorare vie storiche e spirituali, attivando circuiti di turismo lento e culturale.
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I ministri italiani hanno inoltre evidenziato il lavoro svolto per favorire la collaborazione tra paesi europei e quelli del vicinato, soprattutto nella regione adriatico-ionica e balcanica, ambito strategico per sviluppare itinerari integrati e scambi turistici.
L’importanza economica e sociale del turismo in europa
Il turismo in Europa ha un peso significativo sul prodotto interno lordo dell’Unione, contribuendo per circa il 10%. Questo comparto genera occupazione per più di 20 milioni di persone, toccando settori diversi tra cui accoglienza, trasporti, cultura e commercio. La rilevanza sociale del turismo emerge anche dal ruolo che svolge nella coesione territoriale, favorendo la rigenerazione di aree meno sviluppate e incentivando forme di sviluppo locale sostenibile.
I ministri hanno sottolineato come il turismo debba affrontare un’evoluzione per rispondere a nuove esigenze, mantenendo la competitività e garantendo la protezione delle risorse ambientali e culturali. La pandemia e i cambiamenti globali hanno messo in luce la necessità di costruire un settore resiliente, capace di adattarsi rapidamente alle crisi e di valorizzare nuove modalità di viaggio e ospitalità.
I temi principali al centro del vertice di varsavia
Il programma degli incontri si è sviluppato su due fronti principali: la “nuova strategia dell’ue per il turismo sostenibile” e la “condivisione di buone pratiche” tra paesi membri. Durante le sessioni, si è discusso di sicurezza e protezione, aspetti fondamentali per garantire viaggi sicuri e conformi agli standard internazionali, in un contesto di crescente instabilità geopolitica e sanitaria.
La gestione dei flussi turistici ha rappresentato un nodo cruciale, con l’obiettivo di bilanciare l’afflusso nelle destinazioni più ambite e sostenere aree meno conosciute. Sono state valutate soluzioni per evitare il sovraffollamento, preservare l’identità locale e migliorare la qualità dell’esperienza per i viaggiatori. Innovazione e digitalizzazione sono stati messi in luce come leve indispensabili per facilitare servizi più efficienti, dalla prenotazione ai sistemi di informazione sul territorio.
La transizione verde ha preso una parte centrale, riflettendo gli sforzi europei per ridurre le emissioni legate al settore turistico, favorendo forme di turismo a basso impatto ambientale e sostenendo investimenti per green mobility e strutture eco-compatibili. Al tema si è affiancata l’attenzione alle competenze del personale, con la necessità di sviluppare conoscenze aggiornate, sia digitali che legate alla sostenibilità.
Confronto sull’adozione dell’intelligenza artificiale e spazio dati europeo
Durante la riunione è stato ricordato anche l’impegno italiano nel favorire l’adozione dell’intelligenza artificiale nelle imprese turistiche. L’obiettivo è quello di offrire strumenti tecnologici per migliorare la gestione, la personalizzazione dei servizi e la capacità di attrarre nuovi clienti.
Parallelamente, si è discusso dello sviluppo di uno spazio comune europeo per i dati sul turismo. Questa iniziativa punta a creare un sistema condiviso di informazioni e analisi, capace di supportare decisioni basate su dati aggiornati e omogenei tra i paesi membri.
Il vertice di varsavia ha rappresentato un’occasione per confrontarsi su questioni cruciali che plasmeranno il turismo europeo nei prossimi anni, in un contesto segnato da sfide ambientali, tecnologiche e sociali. L’Italia si conferma protagonista nel portare proposte e iniziative concrete, rispondendo alle esigenze di un settore fondamentale per la crescita e la coesione della comunità europea.