Daniela Poggi, attrice e conduttrice nota, ha scelto di immergersi nella storia e nella spiritualità dell’Abruzzo camminando lungo il cammino celestiniano. Fra le montagne e gli eremi della provincia dell’Aquila, ha compiuto un percorso che intreccia valori religiosi e impegno civile. In parallelo ai suoi passi in natura, continua la sua attività artistica tra cinema e teatro, affrontando temi sensibili e attuali.
Pellegrinaggio Sull’eremo di sant’onofrio al morrone e preghiera per la pace
Nelle scorse settimane, Daniela Poggi si è avventurata nella prima tappa del cammino celestiniano, soffermandosi sull’eremo di Sant’Onofrio al Morrone, un luogo carico di storia religiosa e spirituale. L’eremo, nella provincia dell’Aquila, è una cavità angusta dove Fra’ Pietro da Morrone, in seguito Papa Celestino V, trovava rifugio e ispirazione. Qui Poggi ha fermato i suoi passi per pregare, dedicando momenti di raccoglimento alla pace nel Medio Oriente e in Ucraina, regioni teatro di conflitti persistenti.
Il cammino celestiniano segue le tracce lasciate da Celestino V, tra eremi spesso isolati e immersi nella natura aspra della Majella. Il percorso valorizza una parte del patrimonio abruzzese poco conosciuto, rappresentando un’occasione per avvicinare il grande pubblico a tradizioni religiose, cultura e alla bellezza dei borghi montani. Il pellegrinaggio di Poggi non è stato solo un viaggio fisico ma anche simbolico, segnando un ponte tra passato e presente, tra spiritualità e necessità di attenzione verso le condizioni di chi vive sotto la minaccia della guerra.
L’ascesa a Monte Amaro e il gesto di protesta simbolica contro il genocidio a Gaza
Il giorno successivo alla visita all’eremo, Daniela Poggi ha affrontato la salita fino alla vetta più alta della Majella, Monte Amaro, che raggiunge i 2.793 metri di altitudine. Accompagnata da Mario Finocchi, guida del CAI per Sulmona e la valle Peligna, Poggi ha portato con sé una maglietta che rappresenta la protesta contro il genocidio a Gaza. Questo gesto ha avuto luogo vicino alla grande croce di ferro che si erge tra le rocce, accanto al rifugio in restauro situato sulla vetta.
La scelta di posare la maglietta simbolica su una croce in cima alla montagna aggiunge un peso visivo e simbolico importante a una situazione internazionale ancora molto critica. La protesta attraverso un simbolo tangibile nel cuore della natura abruzzese sottolinea un legame tra i drammi contemporanei e l’impegno della società civile italiana. L’iniziativa si inserisce in una serie di azioni culturali e pubbliche volte a richiamare l’attenzione sulle crisi in Medio Oriente e sull’Ucraina e sulle necessità umanitarie legate ai conflitti.
Nuovi impegni cinematografici e teatrali di daniela poggi dopo il cammino
Ritornata a Roma dopo l’esperienza abruzzese, Daniela Poggi ha ripreso i lavori sul set del film “Prendiamoci una pausa“, diretto da Christian Marazziti. Il cast include volti noti come Marco Giallini, Claudia Gerini, Fabio Volo, Ricky Memphis, Ilenia Pastorelli e Alessandro Haber. Il progetto cinematografico rappresenta una nuova tappa nella carriera di Poggi, che si alterna tra lo schermo e il palcoscenico.
Per ottobre sono previsti diversi impegni teatrali: la ripresa dello spettacolo “Figlio non sei più giglio” e il recital “Ricordami“, che affronta il tema dell’Alzheimer. A questi si aggiungono progetti per nuove rappresentazioni, tra cui la stesura di un testo ispirato all’opera di Beckett “Aspettando Godot” e una produzione di Bottega Poggi dedicata alla Toscana e ispirata ai Malaspina. Attraverso questi lavori, Poggi mantiene un legame costante con questioni sociali e culturali, portando in scena riflessioni spesso legate all’esistenza e ai temi umani profondi.
L’itinerario iniziato con il cammino celestiniano e proseguito tra cinema e teatro segna una fase intensa e complessa per Daniela Poggi, che coniuga spiritualità, impegno civile e attività artistica. Si conferma una presenza attiva nella vita culturale italiana, che si sviluppa senza trascurare le radici culturali e simboliche dei luoghi attraversati.