Un progetto collettivo coinvolge 15 comuni dell’entroterra abruzzese per valorizzare cultura, tradizioni e risorse naturali delle aree della Valle del Tirino, dell’Altopiano di Navelli e delle Terre della Baronia. L’iniziativa mira a promuovere un turismo esperienziale e a dare una nuova identità unitaria a questi territori fino ad oggi poco conosciuti, inseriti in un unico circuito denominato “Paesi Narranti del Gran Sasso”.
La nascita di un progetto turistico integrato in abruzzo interno
L’idea di unire i piccoli comuni sparsi tra la Valle del Tirino, l’Altopiano di Navelli e le Terre della Baronia si traduce oggi in un progetto strutturato che entra in una fase operativa definitiva. Questo insieme di territori è stato messo in rete da una società cooperativa chiamata Il Bosso, che ha collaborato con il Gal Gran Sasso Velino e le amministrazioni locali per costruire un’identità condivisa. Non si tratta solo di promozione turistica, ma di un tentativo di conservare e narrare la storia e la cultura di 15 paesi abruzzesi attraverso iniziative calibrate.
Il progetto, noto come Astri, si è sviluppato in due anni di attività partecipate e si basa sulla valorizzazione di risorse tradizionali e ambientali tipiche di queste zone. Questo territorio, pur essendo ricco di paesaggi e patrimoni ancora intatti, ha sofferto di isolamento e scarsa visibilità sul mercato turistico regionale e nazionale. Adesso il lavoro di squadra vuole invertire questa tendenza, con un’identità che possa servire da marchio territoriale, capace di attrarre visitatori e far conoscere luoghi poco frequentati ma dal forte fascino.
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I territori e l’individuazione delle aree strategiche
Il Gal Gran Sasso Sirente Velino ha identificato tre aree strategiche per lo sviluppo locale e turistico, affidando a questa rete dei paesi il compito di costruire un’offerta comune e sostenibile. I comuni coinvolti sono tutti in provincia dell’Aquila e mostrano caratteristiche diverse: la Valle del Tirino con i suoi corsi d’acqua, l’Altopiano di Navelli famoso per agricoltura e borghi storici, e le Terre della Baronia, area ricca di edifici antichi e folklore.
Paesi narranti del gran sasso e il ruolo della società cooperativa il bosso
La costituzione ufficiale della destinazione turistica “Paesi Narranti del Gran Sasso” si è accompagnata alla scelta di un presidente che possa guidare l’associazione territoriale. Paolo Federico è stato nominato di recente a capo di questa realtà in cui convergono 15 enti locali. La società cooperativa Il Bosso ha svolto un ruolo chiave nel coordinare il lavoro sul campo e nel mettere in rete i soggetti coinvolti.
Il suo contributo ha compreso l’organizzazione di momenti di confronto, la definizione di strategie comuni e la promozione di eventi capaci di valorizzare i punti forti del territorio. Il progetto vuole porsi come un modello di marketing esperienziale, capace di far vivere ai visitatori l’autenticità dei luoghi, salvaguardando le tradizioni e offrendo occasioni culturali, artistiche e sociali. Campagne con influencer, giornalisti e operatori del turismo sono parte di questa azione, mirata a dare visibilità e tessere contatti con l’esterno.
Network e collaborazione per la promozione turistica
Questa rete non si limita alle istituzioni locali ma coinvolge tour operator, agenzie di viaggio e realtà presenti in fiere di settore nazionali e internazionali. Lo scopo è mettere a punto pacchetti integrati, in grado di offrire esperienze diversificate e destagionalizzare i flussi turistici, invitando a scoprire il territorio anche fuori dalle periodo classici di punta. Si guarda così a un motore di sviluppo capace di generare ricadute economiche sui piccoli comuni.
I comuni coinvolti e le peculiarità del territorio
Alla rete dei Paesi Narranti partecipano 15 comuni abruzzesi in provincia dell’Aquila: Barisciano, Calascio, Capestrano, Caporciano, Carapelle Calvisio, Castel del Monte, Castelvecchio Calvisio, Collepietro, Navelli, Ofena, Prata d’Ansidonia, San Benedetto in Perillis, San Pio delle Camere, Santo Stefano di Sessanio e Villa Santa Lucia degli Abruzzi. Ciascuno porta con sé un patrimonio storico, culturale e naturale specifico.
Le caratteristiche distintive delle tre aree
La Valle del Tirino si caratterizza per il fiume omonimo che attraversa paesaggi particolari, ideali per escursioni e turismo naturalistico. Alcuni dei borghi in quest’area conservano architetture tradizionali e testimonianze di antichi mestieri. L’Altopiano di Navelli, celebre per i suoi terrazzamenti agricoli e la coltivazione dello zafferano, offre uno scenario rurale unico e forte legame con pratiche contadine. Qui si inseriscono feste popolari e manifestazioni legate alle stagioni e alla gastronomia.
Le Terre della Baronia si distinguono per il patrimonio artistico e religioso, insieme a tradizioni radicate negli abitanti. I centri abitati sono ricchi di chiese, eremi e castelli che raccontano storie secolari. La rete mira a far emergere questi aspetti attraverso eventi mirati ed interventi volti a mettere in luce la cultura materiale e immateriale locale. Resta centrale l’idea che questi territori possano essere più di semplici mete turistiche: diventano una comunità con una storia da raccontare.
Gli eventi e la promozione della destinazione turistica integrata
Dai primi giorni del progetto la promozione si è sviluppata attraverso iniziative dirette a coinvolgere visitatori, operatori e media. La prima uscita in pubblico dei Paesi Narranti del Gran Sasso è stata prevista per il Festival dei Paesi Narranti il 27 e 28 giugno a Navelli. Questa manifestazione dura due giorni ed è pensata come momento di festa ma anche di visibilità per tutta la rete.
Il festival come vetrina della destinazione
Il festival propone un calendario ricco di eventi culturali, artistici e gastronomici, con l’obiettivo di presentare una proposta turistica articolata. Festival, mostre temporanee, concerti e passeggiate guidate saranno il segno tangibile di ciò che la destinazione offre ai visitatori. Questa occasione servirà a rafforzare il legame tra i comuni e a portare l’attenzione esterna su un progetto pensato per durare e crescere.
Il supporto di influencer, giornalisti e professionisti del settore garantirà un riscontro attraverso recensioni, reportage e social media. Educational e press tour aiutano i rappresentanti degli operatori turistici a scoprire le potenzialità della zona e gli strumenti per proporla commercialmente. La presenza a fiere di settore, in Italia e all’estero, è programmata per dare continuità all’azione promozionale.
I pacchetti turistici previsti integrano visite ai borghi, esperienze gastronomiche e attività outdoor, incentivando un soggiorno più lungo e variegato. L’obiettivo è aprire nuove vie per il turismo in Abruzzo interno, lontano dalle rotte consuete. Questi piccoli paesi puntano così a una maggiore attrattività senza perdere la propria identità autentica, ma anzi rafforzandola.