Da Giordano a Tevere, il gesto simbolico che unisce i fiumi sacri del cristianesimo a Roma nel giubileo 2025

Da Giordano a Tevere, il gesto simbolico che unisce i fiumi sacri del cristianesimo a Roma nel giubileo 2025

Roma celebra i santi Pietro e Paolo con il giubileo del Tevere, unendo simbolicamente le acque sacre del Giordano per rafforzare il dialogo culturale, spirituale e sportivo tra Italia e Giordania.
Da Giordano A Tevere2C Il Gesto Da Giordano A Tevere2C Il Gesto
Roma ha celebrato il Giubileo del Tevere con il simbolico versamento di acqua del fiume Giordano nel Tevere, unendo spiritualità, sport e dialogo interculturale in occasione della festa dei santi Pietro e Paolo. - Gaeta.it

Roma ha celebrato un evento dal forte valore simbolico in occasione della festa dei santi Pietro e Paolo, una manifestazione che ha messo al centro il fiume Tevere e il suo legame spirituale e storico con il Giordano, uno dei luoghi sacri più importanti del cristianesimo. La cerimonia ha rappresentato un momento di unione tra culture e religioni, rafforzando il legame tra il territorio della capitale, la sua storia e le comunità che lo abitano.

Il giubileo del tevere e del canottaggio sociale: valorizzare il fiume cuore di roma

Durante la festa patronale dei santi Pietro e Paolo, Roma ha ospitato il Giubileo del Tevere e del Canottaggio Sociale, un’iniziativa che ha voluto valorizzare il fiume simbolo della città e rafforzare il legame diretto tra i cittadini, la pratica sportiva e il proprio territorio. L’evento ha visto la collaborazione di numerosi enti, tra cui l’assessorato alla tutela del territorio della regione Lazio, la commissione speciale per il giubileo 2025 di Roma Capitale, Coni Lazio e le federazioni di canottaggio, insieme a diverse associazioni e circoli sportivi locali. Questo progetto nasce con l’obiettivo di recuperare la centralità del Tevere, fiume che attraversa la città da secoli e che rappresenta non solo una risorsa ambientale ma anche un tassello importante della cultura cittadina e nazionale. La serata clou è stata una regata che ha coinvolto numerosi protagonisti dello sport remiero, sottolineando il valore sociale e aggregativo di questa disciplina e la bellezza di praticarla lungo le sue sponde.

Un gesto carico di significato: l’acqua del giordano versata nel tevere

Al centro delle celebrazioni si è svolta una cerimonia dall’alto valore simbolico: il versamento di acqua presa dal fiume Giordano direttamente nelle acque del Tevere. Presente all’evento l’ambasciatore del Regno Hashemita di Giordania, Qais Abu Dayeh, che ha rappresentato il suo paese in questo momento di scambio culturale e spirituale. L’onorevole Federico Mollicone e Ramzi Zawaideh, area manager Italy di Royal Jordanian, hanno preso parte alla cerimonia insieme al rettore della chiesa del Santissimo Salvatore in Onda, padre Daniel Luz Rocchetti, che ha impartito una benedizione. L’assessore alla regione Lazio, Ghera, ha coordinato le attività relative alla regata del giubileo, supportato dagli altri promotori dell’evento. Il gesto di unire le acque di questi due fiumi sacri vuole rappresentare un ponte tra popoli, sottolineando la fratellanza e il dialogo interculturale in un momento storico complesso. Il valore simbolico si lega anche alla storia delle religioni monoteiste, considerando il Giordano come il luogo del battesimo di Gesù e quindi un punto di riferimento spirituale per miliardi di persone nel mondo.

La girandola di castel sant’angelo e il ruolo diplomatico della manifestazione

La cerimonia del versamento dell’acqua si è intrecciata con la tradizionale girandola di Castel Sant’Angelo, evento storico e rievocazione che da secoli accompagna i festeggiamenti per i santi patroni Pietro e Paolo. Questa manifestazione è sempre stata espressione della diplomazia papale e del ruolo universale di Roma come capitale spirituale e culturale. L’edizione in corso, la diciottesima, è ormai riconosciuta come un evento nazionale e patrimonio immateriale legato al celebre monumento. L’onorevole Mollicone ha evidenziato come la presenza diffusa di ambasciate straniere sottolinei il ritorno della girandola a essere un importante momento di diplomazia culturale. A supporto, ricorda la recente legge sulle rievocazioni storiche e patrimonio immateriale, applicata da novembre 2024, che regola e valorizza queste occasioni per conservare e promuovere le tradizioni senza snaturarle.

Parole dell’ambasciatore giordano e significato dell’unione tra due popoli

Il discorso dell’ambasciatore Qais Abu Dayeh ha aggiunto profondità e senso all’intera cerimonia. Per il rappresentante del Regno Hashemita di Giordania, questo atto va oltre il puro simbolismo e rappresenta un legame concreto tra il popolo italiano e quello giordano. Ha sottolineato i valori condivisi, come il rispetto per il patrimonio culturale e naturale, la salvaguardia dei luoghi spirituali e la pace promossa attraverso il dialogo culturale. Il fiume Giordano, sacro per cristiani, ebrei e musulmani, attrae ogni anno numerosi pellegrini e credenti da tutto il mondo, diventando simbolo delle radici comuni delle religioni monoteiste. Le sue correnti hanno ispirato fede, storia e amicizia, e ora rappresentano anche una speranza per il futuro in un contesto di convivenza e rispetto reciproco.

Questa iniziativa è stata uno dei momenti più significativi dei festeggiamenti a Roma per il giubileo 2025, scoppiando in un segnale di dialogo culturale e spirituale che supera le mere forme istituzionali e si impegna a costruire legami tra persone e territori differenti. Il gesto del Giordano versato nel Tevere è stato accolto con attenzione da tutti i partecipanti e osservatori, richiamando alla forza delle radici comuni e alla necessità di mantenere aperti i canali di comunicazione e fratellanza anche tra culture distanti.

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