Cybersecurity sotto i riflettori per le Olimpiadi Invernali Milano-cortina 2026

Cybersecurity Sotto I Rifletto

Sicurezza informatica al centro delle Olimpiadi Invernali 2026 Milano-Cortina. - Gaeta.it

Armando Proietti

12 Settembre 2025

Le Olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026 si preparano anche sul fronte digitale. La sicurezza informatica è diventata un tema caldo, soprattutto alla luce delle minacce sempre più frequenti, sia in Italia che nel resto del mondo. Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ha fornito dati precisi sugli attacchi intercettati nei primi sei mesi del 2025, sottolineando quanto sia fondamentale proteggere eventi sportivi di questa portata.

Attacchi informatici in netta crescita nel primo semestre 2025

Nei primi sei mesi del 2025, il Centro nazionale anticrimine informatico per la protezione delle infrastrutture critiche ha registrato 532 attacchi contro reti e sistemi italiani. Di questi, ben 363 erano diretti a infrastrutture vitali o servizi essenziali come energia, trasporti e comunicazioni. È chiaro che combattere il cybercrimine è diventato un impegno centrale per la direzione del ministero.

Sul territorio, poi, i numeri sono ancora più alti: oltre 5.000 attacchi sono stati segnalati e gestiti dai nuclei operativi di sicurezza cibernetica. E 72 persone sono state formalmente indagate per questi episodi. Rilevare e rispondere a queste minacce è fondamentale per evitare blackout nei servizi essenziali e per mantenere stabile tutto il sistema nazionale.

Il quadro che emerge è quello di una minaccia costante e variegata. Le infrastrutture da proteggere sono tante e tutte interconnesse, rendendo la sicurezza digitale una priorità trasversale per lo Stato.

Eventi sportivi, obiettivi sensibili per gli attacchi digitali

Il ministro Piantedosi ha dedicato particolare attenzione agli eventi sportivi internazionali, sempre più spesso nel mirino di gruppi ostili. Durante il suo intervento agli Stati Generali su Difesa, Spazio e Cybersecurity a Frascati, ha ricordato i giochi olimpici di Parigi 2024, che sono stati bersaglio di campagne denigratorie e tentativi di creare insicurezza tra il pubblico.

Questi episodi mostrano come le grandi manifestazioni possano diventare terreno fertile per attacchi digitali che puntano a seminare paura o a preparare azioni violente o terroristiche. Il rischio non è solo per la sicurezza fisica degli eventi, ma anche per la serenità degli spettatori e l’immagine dei Paesi ospitanti.

In questo contesto, l’Italia sta lavorando a una strategia di difesa su più fronti, per garantire non solo la continuità delle reti e dei servizi, ma anche per tenere lontane intrusioni dannose durante i giochi.

Cybersecurity al primo posto per Milano-cortina 2026

Il governo italiano ha messo la sicurezza digitale al centro dei preparativi per le Olimpiadi invernali Milano-Cortina 2026. Questa scelta arriva dopo i numeri preoccupanti del 2025 e le esperienze vissute in eventi sportivi simili.

Il piano coinvolge diverse strutture, reti di comunicazione e sistemi di gestione, tutti da tenere sotto stretta sorveglianza per evitare sabotaggi o interruzioni. Proteggere lo spazio digitale significa anche difendere dati sensibili e contrastare campagne di disinformazione che potrebbero minare la fiducia nelle città ospitanti.

Al centro di questo lavoro ci sono le forze dell’ordine specializzate, i centri anticrimine informatico e la collaborazione con le autorità locali. L’obiettivo è offrire un ambiente stabile e sicuro, dove atleti, pubblico e operatori possano vivere i giochi senza dover pensare alle minacce invisibili del web.

Il ministro Piantedosi ha rimarcato come la complessità delle minacce richieda un impegno costante a tutti i livelli. Il modello italiano punta a controllare ogni fase, dalla prevenzione all’intervento operativo. Le Olimpiadi saranno una prova importante per dimostrare l’efficacia delle misure messe in campo in materia di cybersicurezza.