Crotonese, protesta silenziosa contro i 90 licenziamenti annunciati da network contacts

Crotonese, protesta silenziosa contro i 90 licenziamenti annunciati da network contacts

I lavoratori di Network Contacts a Crotone protestano contro i 90 licenziamenti annunciati, coinvolgendo Poste Italiane e Regione Calabria in un confronto ancora senza accordo per salvaguardare i posti di lavoro.
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A Crotone, i lavoratori di Network Contacts hanno protestato pacificamente contro i 90 licenziamenti annunciati, simbolizzando con candele il peso umano della crisi legata alla riduzione del personale nel call center per Poste Italiane. - Gaeta.it

Una protesta silenziosa ha preso vita nella tarda serata di ieri sul terrazzo della sede di Network Contacts a Crotone, dove i lavoratori hanno acceso 90 candele e mostrato un grande cartellone con la scritta “La guerra tra Poste Italiane e Network Contacts: 90 licenziamenti = 90 vittime”. L’azione, simbolica e pacifica, nasce come reazione diretta all’annuncio della perdita di 90 posti di lavoro nel sito locale dell’azienda. La situazione di crisi riguarda direttamente numerosi operatori impegnati in un servizio di assistenza centrale per Poste Italiane, e la protesta punta a rappresentare il peso umano dietro quei numeri.

Il confronto tra azienda, sindacati e istituzioni locali

Il 5 maggio si è svolto un incontro formale tra Network Contacts e le principali confederazioni sindacali di categoria per discutere del futuro dei 90 posti di lavoro a rischio. Le parti però non sono riuscite a trovare un accordo e hanno formalizzato un verbale di mancato intesa, da cui è scattata una procedura ufficiale per i licenziamenti individuali. Una delegazione di lavoratori ha inoltre avuto modo di esporre il problema direttamente al presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto.

L’amministrazione regionale si è mostrata attenta alla vicenda, riconoscendo le criticità del settore e del territorio. Nei prossimi giorni è atteso un ulteriore incontro tra sindacati, azienda e rappresentanti della Regione, con l’obiettivo di tentare una mediazione e valutare possibili soluzioni. La speranza dei lavoratori è che si trovi un accordo che possa evitare i licenziamenti, ma la strada risulta al momento complicata.

La protesta dei lavoratori e il significato del gesto

La mobilitazione dei dipendenti di Network Contacts si è concretizzata senza coinvolgimento sindacale. Francesco Foglia, tra i promotori del gesto, ha spiegato che la manifestazione rappresenta un modo per esprimere il disagio che opprime il gruppo da settimane. Il cartellone, in cui vengono raffigurate novanta silhouette anonime, vuole dare un volto all’ingiustizia percepita, trasformando dati astratti in persone reali con famiglie e vissuti. Ogni candela accesa segnala una “vittima potenziale di questa decisione aziendale”, sottolineando la gravità del momento.

I lavoratori hanno scelto il silenzio per comunicare le loro difficoltà, evitando slogan o rumori di piazza per mantenere il valore simbolico e rispettoso della protesta. Questo approccio punta a richiamare l’attenzione sul lato umano della vicenda, in un contesto in cui spesso i licenziamenti sono percepiti come meri dati numerici. La quiete della manifestazione fa emergere con forza il peso delle emozioni e la solidarietà tra colleghi.

Prospettive e tempi previsti per le eventuali cessazioni contrattuali

In caso di mancata intesa, la normativa vigente prevede che dopo il termine di 120 giorni dall’avvio della procedura, l’azienda potrà procedere concretamente ai licenziamenti. Questo termine riguarda la cosiddetta procedura di consultazione obbligatoria, che serve a consentire alle parti di negoziare un possibile accordo o di trovare misure alternative come cassa integrazione o ricollocamenti.

I dipendenti coinvolti e i sindacati, pur mantenendo una posizione di attesa, monitorano con attenzione ogni evoluzione. La situazione rischia di avere rilevanti conseguenze economiche e sociali sulle famiglie e sull’intero tessuto produttivo della città di Crotone, che già affronta sfide complesse legate alla disoccupazione e alla presenza di poche opportunità di occupazione stabili.

Il confronto tra le parti nelle prossime settimane sarà determinante per chiarire se sarà possibile evitare lo shock rappresentato dai licenziamenti e garantire continuità a un gruppo di lavoratori coinvolti direttamente nei servizi di assistenza dell’intero sistema Poste Italiane.

La decisione dell’azienda e i numeri dell’esubero

La crisi che ha portato alla protesta è stata causata dalla decisione di Network Contacts di ridurre l’organico a Crotone di 90 persone, su un totale complessivo di 233 addetti sul sito. Le figure coinvolte sono principalmente operatori e team leader , tutti impegnati nella gestione delle chiamate per servizi digitali, sito web e assistenza Poste Pay, commessa affidata da Poste Italiane. L’azienda giustifica il provvedimento con un calo significativo dei volumi di lavoro ricevuti, effetto ricadente direttamente sulle attività svolte nel call center.

La riduzione di organico ha creato forte tensione tra i lavoratori, che percepiscono una minaccia concreta alle proprie condizioni di vita e alle relazioni familiari. La scelta aziendale appare netta e, sino a ora, non ha aperto spazi per soluzioni alternative. Le condizioni di lavoro e la sopravvivenza economica dei dipendenti rischiano di trovarsi al centro di una vera crisi sociale sul territorio locale.

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