Il consigliere regionale del Partito Democratico, Antonio Di Marco, ha presentato un’interpellanza in consiglio regionale per denunciare la mancata disponibilità del farmaco tocilizumab all’ospedale SS. Annunziata di Chieti. La questione mette in luce difficoltà più ampie nella gestione della sanità pubblica in Abruzzo e riapre un dibattito sulle carenze dell’assistenza sanitaria nella regione.
Risposta in consiglio regionale e critica alla gestione sanitaria
Durante la seduta del consiglio regionale, la risposta fornita alla segnalazione di Di Marco ha evidenziato una serie di problemi nella gestione della sanità abruzzese. È emerso che il farmaco tocilizumab, utilizzato per trattare condizioni infiammatorie gravi, è stato fornito con un ritardo di circa venti giorni. Questo ritardo è stato attribuito in parte alle festività natalizie e ai protocolli interni della ASL, ma non è stata assunta una responsabilità diretta da parte degli amministratori regionali.
Il consigliere ha sottolineato che questo tipo di giustificazioni minimizza l’impatto reale che un mancato accesso tempestivo al tocilizumab può avere sulla salute dei pazienti. Ha rimarcato come in ambito sanitario ogni ritardo nel trattamento possa rappresentare un rischio serio, soprattutto in casi in cui farmaci specifici risultano essenziali per la cura. La risposta tecnica ricevuta, secondo Di Marco, conferma le difficoltà dei sistemi di approvvigionamento e la mancanza di effettivi strumenti per garantire continuità nelle forniture.
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Impatto dei ritardi nella terapia e rischi per i pazienti
L’intervento di Di Marco mette in evidenza le conseguenze dirette di una mancanza come quella del tocilizumab. Quando il farmaco non è disponibile o arriva in ritardo, i pazienti non possono ricevere la terapia prescritta nei tempi necessari. Questo influisce sulla tempestività e sulla qualità delle cure, elementi che sono fondamentali per evitare complicazioni o peggioramenti nelle condizioni di salute.
Il consigliere ha posto una domanda chiara sull’eventualità che casi come questo si possano ripetere, segnalando il rischio di un decadimento progressivo del sistema sanitario regionale se non si interviene in modo deciso. La mancata tempestività nel garantire i farmaci essenziali si traduce in un problema che coinvolge non solo singoli pazienti, ma l’intera comunità regionale, in quanto si allungano i tempi di attesa e si riducono le risorse disponibili.
Situazione generale della sanità abruzzese secondo il consigliere di marco
Secondo Antonio Di Marco, lo stato della sanità in Abruzzo è critico in modo sistematico e non legato a casi isolati. Ha definito la sanità regionale come “la vera malata” della regione, sottolineando che le difficoltà coinvolgono carenze di risorse, lunghe attese, riduzione delle prestazioni e ora anche mancanza di farmaci. Tutto ciò si verifica mentre i cittadini subiscono incrementi fiscali, come l’aumento dell’addizionale IRPEF, senza ricevere un miglioramento nei servizi.
Questo paradosso, per Di Marco, rappresenta una mancanza di rispetto verso chi utilizza il sistema sanitario pubblico. Chi vive in Abruzzo si trova a pagare di più per un’assistenza che appare sempre meno efficiente e meno accessibile. L’impressione è quella di un sistema incapace di rispondere ai bisogni fondamentali della popolazione.
Ruolo della politica regionale e azioni di vigilanza
Il consigliere ha criticato l’immobilismo politico di fronte alle difficoltà emerse, sottolineando come le risposte offerte dalle istituzioni abbiano spesso carattere burocratico e non risolvano i problemi concreti. Ha espresso la necessità di un’assunzione di responsabilità chiara e di interventi tempestivi per evitare che la sanità abruzzese raggiunga livelli di crisi irreversibili.
Di Marco ha dichiarato che continuerà la sua attività di controllo e denuncia, tenendo alta l’attenzione sulle problematiche della sanità regionale. L’impegno si concentra sulla tutela della salute pubblica e sulla garanzia di servizi affidabili, viste come priorità inderogabili. Il messaggio è rivolto a chi coordina la gestione sanitaria, affinché venga posta attenzione a questi segnali di malfunzionamento e si intervenga prima che la situazione peggiori ulteriormente.