L’industria mondiale del cacao vive un momento di grande difficoltà, soprattutto in Costa d’Avorio, dove la produzione è diminuita drasticamente. Problemi ambientali, normative internazionali e pressioni commerciali oggi spingono a cercare nuove strade per garantire trasparenza e condizioni più eque lungo tutta la filiera. Proposte digitali, come l’uso della blockchain, sembrano già giocare un ruolo concreto nel tentativo di rinnovare un settore che è al centro dell’economia locale e globale.
Il calo produttivo del cacao in costa d’avorio e le cause della crisi settoriale
La produzione di cacao in Costa d’Avorio, il primo paese al mondo per quantità estratta, sta subendo un ridimensionamento rilevante. Una volta si toccavano i 2,2 milioni di tonnellate annue, ora si è arrivati a poco più di 1,4 milioni. Questa contrazione nasce da più fattori che si intrecciano. Il cambiamento climatico ha introdotto ondate di calore e stagioni meno prevedibili, nel contempo si sono diffuse malattie e parassiti che attaccano le piante, rompendo l’equilibrio di coltivazione tradizionale.
Oltre al lato ambientale, il settore è segnato da paghe basse per i lavoratori, che spesso si trovano costretti a condizioni precarie o insostenibili. Un ulteriore peso arriva dalle tariffe commerciali: l’allora presidente Donald Trump ha imposto dazi del 21% sulle importazioni di cacao ivoriane, un livello senza precedenti in Africa occidentale, che ha limitato l’accesso al mercato statunitense di prodotti locali e acuito la pressione economica sui produttori.
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Queste concause hanno creato uno scenario difficile che ha bisogno di risposte immediate e coerenti per evitare un ulteriore declino di un’economia che coinvolge milioni di persone, sia direttamente, che indirettamente nella regione.
La piattaforma di trusty e la blockchain nella filiera agroalimentare
La società italiana Trusty, riconosciuta come Società Benefit, si è calata in questo contesto con una soluzione tecnologica innovativa. L’azienda si basa sulla blockchain per garantire che ogni passaggio della filiera agroalimentare – dal raccolto al prodotto finito – sia tracciato e fuori da pratiche opache. Questo sistema permette anche di certificare la conformità delle aziende alle normative europee, come il Regolamento EUDR che blocca la deforestazione legata a produzioni agricole.
Con Trusty, i produttori sono in grado di collocare dati certi e immutabili su piattaforme digitali, accessibili ai vari attori della catena, e anche ai consumatori attraverso QR code. L’idea è di recuperare fiducia tra chi lavora la terra e chi acquista i prodotti, e dare un valore economico più equo soprattutto ai piccoli agricoltori.
Questa tecnologia non è limitata solo al cacao. Anche la filiera del caffè può beneficiare di strumenti simili per garantire qualità e trasparenza, contribuendo a migliorare le condizioni di lavoro e il rispetto dell’ambiente.
Il progetto green horizons per l’inclusione sociale e lavoro sostenibile in costa d’avorio
Tra le iniziative con cui Trusty si è impegnata, spicca Green Horizons, sostenuto dal dipartimento del ministero dell’interno italiano e promosso dall’associazione Centro ELIS. Questo progetto mira a promuovere formazione e occupazione verde in alcune aree del paese africano come Abidjan, Yamoussoukro e Bouna.
Il programma si concentra su giovani tra i 18 e i 35 anni, categorie a rischio di esclusione e immigrazione irregolare. L’obiettivo è formare 320 giovani in attività economiche legate all’ambiente, come l’energia solare, il riciclo della plastica, tecniche di cucina pulita e agricoltura biologica. Questi percorsi si svolgeranno fino al 2027, con l’intento di fornire strumenti concreti per un futuro lavorativo in settori sostenibili.
Con Green Horizons si prova anche a coinvolgere donne e soggetti più fragili, cercando di dare spazio a chi spesso è escluso dai circuiti ufficiali, e offrire prospettive di inclusione reale.
Fair & trusty trade: la prima esperienza di tracciabilità nel cacao ivoriano con la blockchain
Tra il 2021 e il 2023 si è sviluppato Fair & Trusty Trade, un progetto che ha introdotto la piattaforma Trusty nella coltivazione del cacao ivoriano. L’obiettivo era creare un modello di filiera più trasparente e giusto, sul piano sociale ed economico.
Trusty ha collaborato con Comoé Equitable, una società locale che produce il marchio Choco+, riconosciuto come il primo laboratorio ivoriano di trasformazione del cacao completamente equosolidale. La combinazione tra tecnologia blockchain e cooperative come Agrimagni e Yosran ha dato modo di tracciare ogni movimento del cacao, dalla raccolta fino al confezionamento dei prodotti.
Questa stretta collaborazione ha reso più semplice gestire dati e certificazioni, aumentando la fiducia dei consumatori internazionali e ottimizzando il lavoro degli agricoltori.
Impatti economici e sociali del progetto fair & trusty trade
Gli effetti del progetto sono concreti. La cooperativa Yosran, con 158 produttori e oltre 400 ettari di cacao biologico sostenuto, ha triplicato i guadagni da certificazioni premium rispetto agli standard, arrivando a vendere circa 100 tonnellate di cacao a un’importante azienda italiana, Domori, grazie alla piattaforma di tracciabilità.
Parte degli extra guadagni è riservata ai produttori, migliorando le loro condizioni in piantagione con attività collettive come la potatura o l’installazione di sistemi di irrigazione. Questo ha ridotto la fatica individuale, affidando lavoro e manutenzione a una rete cooperativa.
Sul fronte della distribuzione, 3000 tavolette di cioccolato Choco+ vendute in Italia si sono potute tracciare tramite QR code. Un caso particolare riguarda la gelateria De’ Coltelli di Pisa che ha realizzato un gelato con cacao dal progetto Yosran, il primo gelato al cioccolato in Italia tracciato in blockchain.
Oltre all’aspetto economico, Fair & Trusty Trade ha generato occupazione stabile per 10 persone, per il 70% donne, molte delle quali provenienti da contesti svantaggiati. Ci sono stati anche corsi di formazione tecnica per sostenere l’uso della piattaforma e consolidare competenze locali.
L’esperienza di Trusty in Costa d’Avorio propone una pista concreta per ridare forza a un settore fondamentale, offrendo basi per lavorare con più sicurezza e qualità, e lasciare dietro pratiche opache che hanno segnato il passato dell’industria del cacao.