Crescono le criticità dell’abusivismo turistico e della contraffazione nelle marche e in italia

Crescono le criticità dell’abusivismo turistico e della contraffazione nelle marche e in italia

L’abusivismo turistico e la contraffazione nelle Marche minacciano l’economia locale e il made in Italy; nuove misure come i codici di identificazione e il rafforzamento dei controlli puntano a contrastare questi fenomeni.
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L’abusivismo turistico e la contraffazione nelle Marche rappresentano gravi minacce economiche e sociali. Attraverso l’introduzione di codici identificativi e il rafforzamento dei controlli, istituzioni e forze dell’ordine collaborano per contrastare l’illegalità e tutelare il made in Italy. - Gaeta.it

L’abusivismo turistico nelle Marche continua a espandersi, rappresentando uno dei problemi più seri per l’economia locale e nazionale. Durante un convegno dedicato alle nuove sfide nel contrasto alla contraffazione e nella difesa del made in Italy, sono emersi dati preoccupanti su fenomeni che pesano miliardi ogni anno. La diffusione incontrollata di prodotti contraffatti e la mancata registrazione delle attività turistiche generano rilevanti ricadute sul territorio, sia economiche che sociali.

L’impatto dell’abusivismo turistico nelle marche e l’introduzione dei codici di identificazione

L’abusivismo nel settore turistico nelle Marche si trasforma ormai in una fonte consistente di economia sommersa. Nel convegno tenuto al comando regionale della Guardia di Finanza Marche, Massimiliano Polacco, direttore di Confcommercio Marche, ha evidenziato che il fenomeno genera nel paese fino a 20 miliardi di euro non dichiarati. Questa stima si basa sui dati ufficiali di Istat e Banca d’Italia.

Per arginare questo fenomeno, il governo ha introdotto strumenti concreti come il Cin, codice di identificazione nazionale, e il Cir, codice di identificazione regionale. Le Marche sono state la prima regione italiana a adottare quest’ultimo, misura nata per mettere sotto controllo l’offerta turistica e contrastare chi esercita attività fuori legge. Questi codici permettono di certificare ogni struttura ricettiva e migliorare la trasparenza del mercato, favorendo il controllo delle istituzioni e la tutela dei cittadini.

Tuttavia, l’abusivismo continua a incidere sul tessuto economico e sociale, togliendo risorse a operatori regolari. Il mancato rispetto delle normative genera distorsioni nei prezzi e rischi per i clienti. Solo un’azione combinata fra governo, enti locali e forze dell’ordine potrà garantire un’efficace riduzione di questi fenomeni.

Contraffazione globale e vendite online: un quadro allarmante dell’economia sommersa

La contraffazione nel mondo registra cifre impressionanti. Polacco ha ricordato che riguarda tra il 5 e il 7% del commercio globale, un valore intorno ai 500 miliardi di dollari. Questi prodotti, spesso venduti online, danneggiano l’economia legale e intaccano la reputazione di marchi e territori.

Il 60% della contraffazione proviene dal commercio elettronico. La facilità di accesso per i consumatori, assieme alla difficoltà di controllo su piattaforme digitali, favorisce questa crescita. Le autorità stanno cercando di mettere in piedi strumenti normativi e tecnologici capaci di intercettare queste vendite illecite, ma il fenomeno si dimostra resistente.

All’incontro di Ancona hanno partecipato esponenti di spicco come il presidente della regione Marche Francesco Acquaroli, il comandante regionale della Guardia di Finanza Nicola Altiero e la sottosegretaria al Mef Lucia Albano. Ognuno ha sottolineato la gravità del problema e la necessità di collaborare a livello nazionale e europeo per fermare la diffusione.

Il ruolo delle forze dell’ordine e degli enti pubblici nel monitoraggio e sequestro di prodotti contraffatti

La Guardia di Finanza continua a giocare un ruolo centrale nella lotta a questi fenomeni. Il generale Fabrizio Cuneo ha illustrato come nelle Marche, caratterizzate da 14 distretti produttivi fortemente legati all’economia locale, l’attività di controllo sia mirata a scongiurare crisi che rischiano di compromettere il territorio.

I distretti industriali, spesso con legami internazionali, possono subire gravi danni da economia sommersa e contraffazione. Per questo è importante individuare situazioni di crisi in anticipo e intervenire. La Guardia di Finanza si concentra sulle minacce più serie, come evasione fiscale continuativa, in modo da ottimizzare risorse ed energie.

Andrea Spaccesi dell’Agenzia delle Dogane ha fornito dati sulla funzione dei controlli doganali: nel 2024 sono stati effettuati oltre 150 sequestri tra porto e aeroporto, con 13 per contraffazione e 19 per dichiarazioni d’origine false. Questi interventi servono a fermare l’ingresso illegale di prodotti contraffatti nel mercato, proteggendo imprese e consumatori.

La sicurezza dei prodotti e la sfida dell’etichettatura nel settore moda

La tutela della sicurezza dei prodotti passa anche dall’etichettatura corretta. Massimo Torti, segretario generale di Federazione Moda Italia-Confcommercio, ha evidenziato che la trasparenza sulle informazioni riguardanti origine e composizione è fondamentale. Le frodi in questo campo mettono a rischio non solo i produttori regolari ma anche la salute dei consumatori.

L’attenzione verso la qualità e la sicurezza deve coinvolgere tutta la filiera, così da garantire prodotti autentici e conformi alle normative. Le Marche italiane, forti del loro prestigio, devono mantenere standard rigorosi per competere in mercati globali in cui spesso la contraffazione si diffonde facilmente.

Ciro Castelli, comandante del Nucleo PEF della Guardia di Finanza di Ancona, ha approfondito il tema dell’aggressione patrimoniale ai proventi illegali, una strategia adottata per colpire chi lucra dai reati economici. Questo tipo di intervento punta a smantellare le basi finanziarie dell’illegalità, limitandone la capacità di espandersi.

Impegno istituzionale e strategie per il contrasto all’illegalità economica

La sottosegretaria al ministero dell’economia e delle finanze, Lucia Albano, ha richiamato l’impegno del governo nel rafforzare gli strumenti di contrasto. La lotta contro l’abusivismo turistico, la contraffazione e le altre forme di illecito economico rappresenta un elemento fondamentale per difendere il tessuto produttivo italiano.

Si punta a migliori collaborazioni tra enti istituzionali, forze dell’ordine e associazioni di categoria. Con strumenti come i codici di identificazione per le strutture turistiche e un monitoraggio costante delle piattaforme digitali, si intende ridurre i margini di illegalità.

L’evento nel Salone d’onore del Comando Regionale Guardia di Finanza Marche ha messo insieme competenze diverse per circoscrivere il fenomeno a più livelli. L’obiettivo è tutelare chi opera nella legalità e salvaguardare l’immagine dei marchi e del made in Italy riconosciuto nel mondo.

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