La situazione a Rovereto, seconda città del Trentino, sta diventando insostenibile per gli operatori economici, soprattutto per i pubblici esercizi. Negli ultimi tempi si sono moltiplicati episodi di furti, danneggiamenti e intrusioni notturne che minano la tranquillità e il lavoro di chi gestisce attività commerciali nel centro urbano. La preoccupazione degli esercenti cresce, mentre le istituzioni faticano a rispondere con misure che possano davvero garantire maggiore sicurezza.
Insicurezza crescente nelle attività commerciali di rovereto
Negli ultimi mesi, numerosi pubblici esercizi nel cuore di Rovereto hanno subito furti e atti vandalici. L’episodio più recente ha interessato la locanda al castello, situata nella centralissima piazza Malfatti, a pochi passi dal municipio. Questo evento ha fatto scattare un campanello d’allarme tra gli operatori della città, che si sentono ormai allo stremo. Per loro, gli attacchi non sono più sporadici, ma rappresentano un fenomeno quotidiano che mette a rischio non solo le attività economiche, ma anche la sicurezza dei lavoratori. Il clima di tensione si riflette in un senso di frustrazione generale; molti imprenditori stanno valutando di chiudere o spostare le loro attività in zone ritenute più sicure. Questa situazione segna un duro colpo per Rovereto, che fatica a garantire condizioni minime di sicurezza per chi contribuisce al tessuto urbano anche dal punto di vista sociale.
Richieste dagli esercenti: interventi concreti e rapidi
Ciro Di Vito, presidente dell’associazione pubblici esercizi di Rovereto, ha espresso con forza la voce della categoria. Secondo lui, “la pazienza degli operatori è ormai esaurita.” Le difficoltà più grandi emergono nelle ore serali, quando, chiudendo i locali, i gestori temono di trovare il giorno dopo danni o segni di scasso. Di Vito sottolinea che, nonostante i sacrifici fatti per resistere al calo della clientela e all’aumento dei costi, la situazione rischia di trasformarsi in una sconfitta. Per l’associazione è indispensabile che le istituzioni si impegnino a tutelare con azioni decise la sicurezza di cittadini e operatori. “La tutela non deve riguardare solo la presenza delle forze dell’ordine, ma anche sistemi di sorveglianza più efficaci e interventi tempestivi.”
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Le forze dell’ordine sono un punto di riferimento per sorvegliare il territorio, ma gli operatori ritengono che gli agenti non siano sufficienti per coprire le necessità crescenti di protezione. L’associazione pubblici esercizi ha chiesto al Comune un potenziamento degli organici dedicati alla sicurezza. Altra richiesta è il miglioramento e la diffusione della videosorveglianza, strumento fondamentale per scoraggiare crimini e individuare i responsabili. È proprio questa fase di identificazione degli autori a causare un forte senso di delusione tra gli esercenti. Gli interventi delle forze dell’ordine arrivano spesso in ritardo e i colpevoli non sono assicurati alla giustizia abbastanza velocemente. Questo alimenta quella sensazione di impotenza che contribuisce a un clima di insicurezza diffusa.
Confronto urgente tra amministrazione comunale e operatori economici
Di Vito chiede un dialogo diretto con l’amministrazione comunale di Rovereto, una convocazione per discutere la questione e trovare soluzioni pratiche. Gli operatori chiedono non solo parole, ma interventi concreti e rapidi. L’obiettivo è rafforzare la collaborazione tra enti pubblici, forze dell’ordine e categoria per garantire un presidio efficace a tutela di imprese e cittadini. La richiesta arriva dopo mesi di tensione crescente, con attività commerciali che si trovano a fronteggiare un problema che rischia di compromettere la vivibilità del centro urbano. Le imprese restano un punto di riferimento sociale e commerciale, ma senza contromisure efficaci la situazione potrebbe peggiorare velocemente.