Cresce la stabilità nel mercato del lavoro per chi trova un nuovo impiego nel 2024, aumentano i contratti a tempo indeterminato

Cresce la stabilità nel mercato del lavoro per chi trova un nuovo impiego nel 2024, aumentano i contratti a tempo indeterminato

Nel 2024 il mercato del lavoro italiano registra una crescita dei contratti a tempo indeterminato, tempi di ricollocazione più brevi e un miglioramento delle posizioni professionali, con particolare attenzione agli over 50.
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Nel 2024 il mercato del lavoro italiano mostra maggiore stabilità con oltre il 50% dei ricollocati che ottiene contratti a tempo indeterminato, tempi di ricerca ridotti e miglioramenti nelle posizioni lavorative, sostenuti da servizi di outplacement, con una forte presenza di over 50. - Gaeta.it

Nel 2024 il mercato del lavoro italiano mostra segnali di maggiore stabilità per chi riesce a ricollocarsi, con oltre la metà delle persone assistite che ha firmato un contratto a tempo indeterminato. Un cambiamento rispetto al 2023, quando la quota era decisamente più bassa. Un report di Uomo e Impresa, la società di outplacement del Gruppo Umana, fotografa le condizioni attuali della ricerca di un nuovo lavoro, mettendo in luce tempi ridotti e livelli professionali migliorati per molti candidati. La ricerca si basa su dati raccolti nel corso dell’anno e aiuta a capire come si sta muovendo il mercato italiano.

Stabilità dei contratti e miglioramento delle posizioni di lavoro

Il dato più significativo che emerge dallo studio riguarda il tipo di contratto sottoscritto dai ricollocati nel 2024. Il 52% ha ottenuto un contratto a tempo indeterminato, una percentuale che supera di molto il 38% registrato l’anno precedente. Questa crescita indica una tendenza verso una maggiore sicurezza nel lavoro per chi cambia azienda o settore professionale. Nello stesso periodo, il 63% di chi ha usufruito di servizi di outplacement ha ottenuto un’occupazione con uno status professionale pari o superiore rispetto al precedente.

Occupazioni in crescita e qualità del lavoro

Questo aumento suggerisce che molte persone non solo trovano un nuovo lavoro, ma hanno anche occasione di migliorare la propria posizione. Un segnale positivo sia per lavoratori che per imprese, poiché mostra come il mercato tende a premiare competenze e seniority anche in fasi di cambiamento. La qualità dell’impiego torna al centro del dibattito, oltre alla mera rapidità nella ricerca.

Tempi più brevi per la ricollocazione secondo il report di uomo e impresa

Nella media, chi cerca un nuovo impiego si ricolloca in circa 4,5 mesi. Un progresso rispetto agli ultimi anni che indica una velocità maggiore nell’inserimento nei nuovi contesti di lavoro. Per alcune categorie questi dati sono ancora più rilevanti. Ad esempio, gli operai hanno trovato un nuovo posto dopo 3,5 mesi in media, migliorando il dato del 2023 che segnava 4,1 mesi. Gli impiegati chiudono la ricerca in circa 3,6 mesi, mentre nel 2023 si attestavano a 3,9 mesi.

Quadro temporale per i quadri professionali

I quadri, figura professionale che include ruoli intermedi con responsabilità crescenti, hanno richiuso il processo in 3,1 mesi, contro i 4,2 mesi dell’anno scorso. L’accorciarsi dei tempi rafforza l’idea di un mercato che sta affrontando le difficoltà con offerte più concentrate e adattate alle necessità di chi perde il lavoro. Va detto che queste cifre sono in parte favorite anche da percorsi di outplacement dedicati, che supportano in modo mirato la ricerca.

Profili e categorie più interessati alla ricollocazione

Nel 2024 la categoria con il maggior numero di candidati alla ricollocazione resta quella degli impiegati, che costituiscono il 37% del totale. Questo gruppo mantiene un peso importante nella forza lavoro e riflette un’ampia gamma di competenze richieste nelle imprese. Curiosamente, si segnala un incremento del 35% nel numero di dirigenti che scelgono un percorso di career coaching e supporto professionale per ricominciare altrove.

Dirigenti alla ricerca di nuove opportunità

I manager in cerca di nuove opportunità provengono soprattutto da ambiti come direzione generale, operation e supply chain. Questi settori hanno vissuto momenti complicati nel 2024 a causa di difficoltà organizzative e di mercato. Le aziende hanno così assistito a cambiamenti nei propri vertici, spingendo i dirigenti a guardarsi intorno. La presenza crescente di figure di questo livello indica una maggiore richiesta di servizi specializzati per ricollocare professionalità di rilievo.

Presenza degli over 50 tra le persone in transizione

Un altro aspetto importante riguarda la fascia d’età degli utenti di outplacement. Nel 2024, i lavoratori oltre i 50 anni rappresentano il 63% di chi ha avviato una ricerca di ricollocazione. Il dato è in crescita rispetto al 59% del 2023. Questo segnale mostra come la maturità anagrafica non si traduca più in un ostacolo insormontabile alla ripresa professionale anche in un periodo segnato da incertezze.

L’aumento evidenzia come gli over 50 restino una parte significativa della popolazione attiva che necessita di supporto per trovare alternative lavorative. Questo implica sfide specifiche, sia per le imprese sia per chi si occupa di orientamento, formazione e inserimento professionale. I servizi di outplacement si confermano quindi strumenti cruciali per affiancare persone in questa fascia di età difficile.

La fotografia scattata dall’ultimo report di Uomo e Impresa mette in luce un panorama del lavoro italiano caratterizzato da segnali contrastanti di ripresa. La presenza di tempi più corti, contratti stabili e posizioni migliorate non cancella le difficoltà ma mostra una certa capacità del mercato di assorbire cambiamenti. Il 2024 si chiude con una netta spinta verso una maggiore solidità del nuovo impiego per chi si trova in transizione.

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