Un’indagine condotta su 350 cittadini, tra adulti e bambini, ha rivelato la crescente attenzione verso pratiche che riducano gli sprechi, favoriscano la mobilità sostenibile e migliorino i consumi energetici. Il focus dello studio è stato l’intersezione tra salute pubblica e cambiamento climatico, tema sempre più urgente nel dibattito pubblico. Questa ricerca nasce da un progetto ideato dal dipartimento di Prevenzione della Asl di Torino 5, che ha voluto sondare la consapevolezza delle persone sui comportamenti quotidiani in grado di tutelare sia la salute individuale che quella del pianeta.
Il progetto e la sua genesi dall’evento dedicato agli infermieri
L’iniziativa è scaturita dall’evento torinese della Giornata internazionale dell’infermiere 2024, promosso dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche . Quel giorno, intitolato “Nutriamo la salute”, ha visto tre infermiere approfondire il rapporto tra professioni sanitarie, salute umana e ambiente. Su questa base, un gruppo multidisciplinare composto da infermiere e tecnici del dipartimento di Prevenzione della Asl ha sviluppato un progetto con attività interattive. Tra queste, quiz per valutare le conoscenze sulle tematiche ambientali, il calcolo della “carbon footprint” personale e giochi cooperativi pensati per provare diverse strategie di adattamento ai cambiamenti climatici.
I risultati raccolti e l’evidenza emersa al congresso di zagabria
I dati sono stati presentati al settimo Congresso europeo dell’Organizzazione per gli infermieri specializzati , tenutosi a Zagabria nel 2025. Il rapporto ha mostrato un interesse diffuso verso le tematiche proposte, ma ha anche messo in luce varie carenze informative. In particolare, è emersa scarsa conoscenza della correlazione diretta tra stato di salute e ambiente, delle modalità di gestione dei materiali inquinanti e delle implicazioni della sicurezza alimentare. Il dibattito ha sottolineato quanto queste lacune rappresentino un limite nella prevenzione di patologie legate all’inquinamento.
Leggi anche:
L’aumento delle malattie ambientali e la necessità di una nuova cultura planetaria
Le infermiere coinvolte hanno segnalato un incremento, negli ultimi anni, di infezioni respiratorie, allergie e malattie croniche riconducibili all’inquinamento atmosferico. Questi problemi sanitari costituiscono un chiaro allarme sul legame indissolubile tra salute umana e ambiente circostante. Per rispondere a questa sfida, viene promosso il concetto di Planetary Health, che punta a creare una cultura della salute attenta all’equilibrio tra l’uomo e il pianeta. Questo avvicinamento richiede educazione, strumenti di coinvolgimento e azioni coordinate, a partire dai singoli comportamenti fino alle politiche pubbliche.
Le attività educative e partecipative proposte dal dipartimento di prevenzione
Per facilitare la comprensione dei temi ambientali, il progetto della Asl torinese ha utilizzato strumenti pratici e ludici. I quiz hanno permesso ad adulti e bambini di verificare le proprie conoscenze sulle fonti principali di inquinamento e sui metodi per ridurlo. Il calcolo della carbon footprint personale ha aiutato a mettere in evidenza l’impatto concreto delle abitudini quotidiane, dall’uso dell’auto alla gestione dei rifiuti. I giochi cooperativi, infine, hanno stimolato la riflessione su scenari alternativi, provando insieme diverse soluzioni per adattarsi ai cambiamenti climatici in corso.
L’esperienza ha mostrato come l’informazione mirata e le attività interattive possano effettivamente coinvolgere, ampliare la consapevolezza e orientare scelte più attente nei comportamenti quotidiani. L’impegno di infermiere e operatori sanitari ha sottolineato l’importanza di proseguire lungo questa strada, diffusamente, per avvicinare la popolazione ai temi cruciali della salute ambientale.