Cremlino a Trump: nessuna sanzione cambierà la posizione russa sull’Ucraina, tensioni crescono dopo attacchi a Kiev

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Cremlino respinge sanzioni, tensioni aumentano dopo attacchi a Kiev - Gaeta.it

Sofia Greco

8 Settembre 2025

La tensione tra Russia e Stati Uniti si aggrava nel contesto della guerra in Ucraina. Il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov ha risposto alle minacce di nuove sanzioni da parte di Washington confermando che Mosca non modificherà la propria linea politica. Mentre i raid russi intensificano i danni in Ucraina, le dinamiche internazionali sembrano incastrate in un’escalation che coinvolge anche Europa e Stati Uniti.

Dichiarazioni del Cremlino sulle sanzioni americane: Mosca non cede

Dmitri Peskov ha ribadito la fermezza della Russia di fronte alle misure punitive annunciate dagli Stati Uniti per i recenti attacchi contro l’Ucraina. Intervistato dall’agenzia russa Ria Novosti, il portavoce ha sottolineato che nessuna sanzione imposta da Washington potrà far cambiare la posizione della Federazione Russa, definita “coerente” sulle proprie azioni. Secondo Peskov, gli sforzi di Kiev e dei suoi alleati europei mirano a coinvolgere gli Stati Uniti nella loro strategia di pressione su Mosca mediante restrizioni economiche e politiche.

L’affermazione arriva in un momento delicato. La Russia continua ad adottare un approccio rigido, nonostante i costi crescenti derivanti dalle sanzioni internazionali già in vigore e dal clima di crescente isolamento diplomatico. L’insistenza del Cremlino nel mantenere una postura inflessibile indica un prolungamento dello scontro su più fronti: politico, economico e militare.

Nuovi attacchi in ucraina e risposta di Washington: trump promette nuove sanzioni

La situazione sul campo è segnata da attacchi pesanti lanciati da Mosca contro Kiev e le infrastrutture critiche. Nella notte precedente all’8 settembre 2025, i raid russi hanno colpito anche la sede del governo ucraino, un gesto dalle implicazioni simboliche e strategiche rilevanti. Tali operazioni hanno provocato danni significativi, oltre a un aumento della tensione internazionale.

Il presidente statunitense Donald Trump, intrattenendo la stampa, ha espresso la disponibilità a imporre ulteriori sanzioni contro la Russia in risposta agli attacchi. Trump ha annunciato inoltre la volontà di avviare un dialogo diretto con il presidente Vladimir Putin, segnalando l’intenzione di confrontarsi personalmente sull’escalation di violenze e sulle misure da adottare. Questo intervento sottolinea la centralità del confronto Washington-Mosca nella gestione della crisi ucraina.

Impatto degli attacchi sulla regione di Kiev: Blackout e danni alla centrale termoelettrica

Tra le infrastrutture colpite nell’offensiva russa spicca una delle centrali termoelettriche più grandi della regione di Kiev. L’attacco ha causato un’interruzione massiccia della corrente elettrica, con conseguenze immediate sulla vita quotidiana degli abitanti della capitale e delle aree circostanti. La perdita di energia elettrica crea disagi nelle abitazioni, nei servizi pubblici e negli ospedali.

Il danno alla centrale elettrica evidenzia la nuova fase del conflitto, in cui l’obiettivo militare non si limita al confronto armato diretto, ma punta anche a compromettere la capacità logistica e infrastrutturale dell’Ucraina. Questo tipo di attacco ha implicazioni profonde per la popolazione civile, aggravando la già critica situazione umanitaria e indebolendo la resilienza del paese sotto assedio.