Cosenza: Oltre 3.000 Manifestanti in Sciopero Contro la Manovra Finanziaria del Governo

Cosenza: Oltre 3.000 Manifestanti in Sciopero Contro la Manovra Finanziaria del Governo

Oltre 3.000 persone hanno partecipato a Cosenza a una manifestazione regionale indetta da Cgil e Uil contro le politiche finanziarie del governo, evidenziando un forte malcontento tra i lavoratori.
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Cosenza: Oltre 3.000 Manifestanti in Sciopero Contro la Manovra Finanziaria del Governo - Gaeta.it

Nella giornata di oggi, Cosenza è stata teatro di una massiccia manifestazione regionale, dove più di 3.000 persone, nonostante la pioggia, hanno preso parte all’azione di protesta organizzata da Cgil e Uil. Questo evento si inserisce nel contesto di uno sciopero generale nazionale contro le recenti decisioni finanziarie del governo, scelte che i sindacati considerano ingiuste e a discapito della popolazione. L’adesione allo sciopero, a detta della Cgil, è stata elevata, evidenziando il malcontento diffuso tra i lavoratori.

Il corteo di protesta

Questa mattina, circa trenta pullman hanno trasportato i manifestanti provenienti da diverse località della regione, riunendosi poi in piazza Kennedy. La protesta ha preso avvio con un corteo che ha attraversato il centro di Cosenza fino a giungere in piazza Carratelli. L’obiettivo della manifestazione è dichiarato dai sindacati: esprimere una netta opposizione alle politiche adottate dal governo, visibilmente rappresentate in questa manovra finanziaria controversa.

Al raduno hanno partecipato anche i vertici nazionali dei sindacati: Gianfranco Trotta e Mariaelena Senese, rispettivamente segretari generali di Cgil e Uil, e Andrea Borghesi, segretario generale della Nidil-Cgil. La loro presenza sottolinea l’importanza del giorno di mobilitazione, volta a portare all’attenzione pubblica la protesta dei lavoratori contro le misure economiche ritenute dannose.

Dati sull’adesione allo sciopero

Nel contesto della manifestazione, la Cgil ha reso noti i dati parziali riguardanti l’adesione allo sciopero nei principali settori industriali della regione. Le percentuali, che variano da azienda a azienda, parlano di una forte astensione dal lavoro. Tra i dati più significativi, spiccano l’88,67% di partecipazione tra i dipendenti dell’appalto all’ospedale di Gioia Tauro e la percentuale del 90% a Torre di Mezzo. Altre aziende come Baker Hughes e Rai Calabria registrano addirittura il 45% e il 50% di adesione, segnalando un’ampia diffusione del malcontento tra i lavoratori.

La situazione è particolarmente significativa alla Sielte di Reggio Calabria e alla Mea – Multiservizi di Palmi, dove la totale astensione dal lavoro è stata del 100%. Questi numeri testimoniano non solo la partecipazione attiva dei lavoratori ma anche un clima di forte contestazione nei confronti delle scelte politiche attuali, che secondo i sindacati non garantiscono il benessere dei lavoratori e delle loro famiglie.

Le ragioni della protesta

Le ragioni che hanno spinto i lavoratori a manifestare sono molteplici. Le politiche di austerità, i tagli ai servizi pubblici e una gestione economica che penalizza le classi più vulnerabili sono solo alcune delle criticità emerse nel dibattito. Cgil e Uil si sono fatte portavoce delle istanze dei lavoratori, chiedendo attenzione da parte delle autorità e una revisione della manovra finanziaria in modo da riflettere le reali necessità della popolazione.

La manifestazione di oggi si inserisce in un più ampio contesto di mobilitazioni sociali, dove i lavoratori continuano a manifestare per difendere i loro diritti. La base del sindacato è, infatti, determinata nel richiedere giustizia e equità, per assicurare un futuro dignitoso e sostenibile per tutti. La sensibilizzazione su queste questioni, di apparente rilevanza economica, diventa cruciale nell’ottica di una maggiore consapevolezza civica e politica.

Ultimo aggiornamento il 29 Novembre 2024 da Donatella Ercolano

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