Il meet film festival torna a roma dal 5 al 7 maggio con la sua settima edizione, dedicata a cortometraggi che raccontano le difficoltà di bambine, ragazze e donne tra scuola, famiglia e società. Tra i lavori in programma c’è il docu-film “Home Prison, Home Schools” di Costantino Tenuta, che documenta la realtà nascosta di una scuola segreta in afghanistan. L’iniziativa porta alla luce storie di resistenza e istruzione in contesti dove l’educazione femminile è messa a rischio. Il festival rappresenta uno spazio importante di confronto e offre a oltre 2200 studenti e 90 insegnanti l’opportunità di riflettere sui temi dell’educazione e della formazione attraverso il linguaggio audiovisivo.
Nuove narrazioni sulle condizioni delle donne nella scuola e nella società
“Home Prison, Home Schools” introduce un racconto diretto e intenso: in afghanistan, alcune insegnanti sfidano le minacce della società e dei regimi oppressivi per mantenere attive classi clandestine destinate alle bambine. Questo docu-film, portato da Costantino Tenuta dell’associazione Wave of Hope for the Future, documenta la realtà di chi lotta per il diritto allo studio, anche a costo della propria sicurezza.
La rassegna “Donna, libertà, vita” seleziona opere di registi da paesi diversi, tra cui italia, spagna, iran e afghanistan, che raccontano in modo originale e drammatico la condizione femminile nei sistemi scolastici e familiari. Il cinema diventa così uno specchio per evidenziare gli ostacoli alla libertà di apprendere e di crescere, esplorando le ricadute del divieto d’istruzione per le donne.
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Film come “Siasar” di Mahmood Sharifi mostrano come una legge che proibisce alle ragazze di andare a scuola si traduca in un dramma sociale troppo spesso ignorato. Altri corti iraniani – tra cui “The School Principal” di Solmaz Etemad e “The Doll” di Davoud Jalili – si concentrano invece sulle dinamiche educative che regolano il ruolo delle ragazze, affrontando anche temi delicati come le spose bambine. L’attenzione verso queste storie mette in luce situazioni ancora attuali in molte parti del mondo, dove il percorso scolastico delle giovani è bloccato o limitato da tradizioni e leggi restrittive.
Come il cinema interpreta il ruolo femminile nei sistemi educativi
Il ruolo del cinema nella rassegna diventa fondamentale per rendere visibili storie spesso invisibili, che mostrano le ingiustizie e le difficoltà affrontate dalle donne nei diversi contesti culturali.
La diffusione educativa del meet film festival nelle scuole italiane
Il meet film festival non si limita alla città di roma. Le sue tappe del 2025 hanno toccato Mazara del Vallo e Napoli , coinvolgendo attivamente scuole e studenti locali. In programma a roma, nella sede del Teatro Garbatella, sono previsti eventi dedicati a oltre 2200 ragazzi e 90 insegnanti provenienti dagli istituti del territorio.
Il festival mette al centro la dimensione formativa del cinema, offrendo riflessioni concrete sulle modalità di apprendimento, il rispetto nelle relazioni e le sfide che incontrano le giovani generazioni. Il coinvolgimento diretto degli studenti permette di sviluppare una comprensione più profonda delle disuguaglianze e dei diritti negati, grazie alla fruizione e discussione dei film.
Le opere scelte affrontano temi decisivi per la crescita dei giovani e per la formazione di cittadini consapevoli. Il mix di produzioni internazionali ed italiane offre una panoramica ampia e precisa, in grado di testimoniare realtà centrate sulle differenze culturali e sui problemi comuni legati alla scuola e alla società. Così, incontrare il linguaggio audiovisivo diventa un’occasione concreta per riflettere, creare percorsi di educazione attiva e reagire alle ingiustizie.
Educazione e cinema: un percorso condiviso nelle scuole
Il festival favorisce una riflessione collettiva sulle difficoltà della formazione, stimolando il dialogo tra studenti e insegnanti e promuovendo una cultura della consapevolezza e del rispetto.
L’importanza dei materiali audiovisivi storici nella formazione scolastica
Una particolare attenzione è stata riservata, nel corso della rassegna, al patrimonio storico audiovisivo legato alla scuola. La collaborazione con la Fondazione Home Movies – Archivio Nazionale del Film di Famiglia di Bologna ha permesso di presentare materiali restaurati e digitalizzati provenienti dall’archivio personale del cineamatore ed insegnante Emilio Sidoti .
Il docu-film che sarà proiettato a roma raccoglie pellicole Super8 girate in una scuola elementare in Liguria tra gli anni sessanta e ottanta. Questi filmati rappresentano documenti diretti di un’epoca in cui l’educazione si esprimeva anche attraverso le immagini amatoriali dei ragazzi e degli insegnanti, offrendo uno sguardo autentico sulle attività scolastiche e la vita quotidiana degli studenti.
Accanto a queste immagini, sono stati inseriti estratti di un’intervista registrata a Sidoti nel 2023. Questo contributo integra la visione storica con riflessioni personali sull’esperienza educativa di allora, permettendo di capire come l’audiovisivo abbia accompagnato e arricchito il lavoro in classe nel corso del tempo.
Il recupero della memoria scolastica attraverso le immagini
Il recupero e la proiezione di filmati di decenni fa servono a mostrare l’evoluzione degli strumenti didattici e narrativi, sottolineando l’importanza del video come mezzo capace di catturare storie ed emozioni legate all’infanzia e all’apprendimento. Così la rassegna lega passato e presente, mostrando quanto sia essenziale conservare e condividere testimonianze del vissuto scolastico.
Questa edizione del meet film festival conferma il ruolo del cortometraggio come strumento concreto per mettere in luce temi delicati legati alle donne e all’istruzione. La scelta di intrecciare documenti attuali con materiali storici rende il programma un’occasione importante per studenti e insegnanti impegnati a comprendere e discutere le sfide della società contemporanea. Roma, per tre giorni, diventa palcoscenico di storie spesso nascoste, che ricordano la forza e il coraggio delle persone che insegnano e imparano anche contro ogni difficoltà.