Il primo maggio a milano è tornato con due cortei che hanno richiamato migliaia di persone in città per celebrare la giornata dei lavoratori. Le manifestazioni hanno preso il via in due differenti punti, con slogan e proposte rivolte alla difesa del lavoro sicuro e alla memoria di Liliana Segre. Tra sindacati confederali e realtà di base, la giornata si è articolata con discorsi, testimonianze e un percorso che ha attraversato zone centrali e periferiche di milano.
Il corteo principale del primo maggio: partenza da porta venezia e arrivo in piazza scala
Questa mattina, da porta venezia, è partito il corteo organizzato dai principali sindacati confederali milanesi: Cgil, Cisl e Uil. Dietro allo striscione con lo slogan nazionale “uniti per un lavoro sicuro”, alcune migliaia di persone hanno camminato verso piazza scala, dove era stato allestito un palco davanti alla sede del Comune di milano. Il corteo ha visto la partecipazione di delegati e delegate sindacali, lavoratori e lavoratrici, che hanno espresso con forza la richiesta di condizioni di lavoro più stabili e garantite.
Sul palco si sono alternati i segretari milanesi dei tre sindacati: Luca Stanzione per la Cgil, Giovanni Abimelech per la Cisl e Enrico Vizza per la Uil. Ognuno ha rivolto parole di sostegno e riflessione, sottolineando l’importanza della sicurezza nei luoghi di lavoro e la necessità di politiche che salvaguardino i diritti dei lavoratori, specialmente in un contesto economico ancora complesso.
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Il ricordo di liliana segre nel discorso di luca stanzione
Tra i momenti più toccanti del primo maggio in piazza scala c’è stato il riferimento a Liliana Segre. Luca Stanzione, segretario milanese della Cgil, ha ricordato che il primo maggio del 1945 fu il giorno della liberazione di Liliana Segre dal campo di concentramento di Ravensburg. Ha dedicato a lei la manifestazione, affermando con fermezza: “ogni volta che ti insultano liliana, noi siamo al tuo fianco”.
Queste parole hanno sottolineato il legame tra la lotta per i diritti del lavoro e la testimonianza contro l’odio e l’intolleranza. La figura di Liliana Segre, sopravvissuta alla tragedia della Shoah, rappresenta un simbolo di resistenza e di impegno civile. La sua memoria è stata così al centro delle celebrazioni milanesi, non solo come ricordo storico ma anche come monito per il presente.
Il corteo pomeridiano da piazzale loreto con sindacati di base e associazioni
Nel pomeriggio milano ha accolto un secondo corteo, che è partito da piazzale loreto. Questa manifestazione, conosciuta come may day parade, è stata promossa dai sindacati di base in collaborazione con diverse associazioni, centri sociali e gruppi di studenti. Il percorso si è sviluppato lungo un tratto della circonvallazione est, coinvolgendo diverse zone della città prima di concludersi al quartiere Corvetto.
Questo evento ha raccolto una partecipazione più variegata, legata a tematiche che spaziano dal lavoro alla giustizia sociale. Le realtà protagoniste hanno manifestato con slogan e interventi mirati a richiamare l’attenzione sulle difficoltà dei precari, sulle disuguaglianze e sulle condizioni abitative, elementi sentiti soprattutto nelle periferie urbane. La presenza di giovani ha dato un ritmo diverso alla giornata di milano, confermando l’esistenza di una mobilitazione che si estende oltre i tradizionali confini sindacali.
Una giornata di milano tra lavoro, memoria e impegno civico
La doppia presenza dei cortei ha dunque scandito la giornata del primo maggio a milano, dimostrando la vivacità di una città che collega lavoro, memoria e impegno civico attraverso manifestazioni pubbliche partecipate.