Un nuovo corso online dedicato a chi lavora nel campo dell’agricoltura e dell’allevamento custodisce le varietà e razze locali minacciate di estinzione. La fondazione edmund mach assieme al muse e alla provincia autonoma di trento propone un percorso formativo gratuito, fruibile tutto l’anno con orari flessibili, pensato per rispondere alle esigenze di chi è interessato alla tutela della biodiversità agricola. Ecco cosa offre e come partecipare.
Il corso coltiviamo la biodiversità cambia formula e diventa accessibile da remoto
Dopo due edizioni in presenza nei mesi scorsi, il corso “Coltiviamo la biodiversità!” si è trasformato in una proposta completamente a distanza. Questa scelta nasce per permettere a un pubblico più ampio, anche proveniente da regioni diverse, di seguire la formazione senza vincoli di luogo e orario. La durata complessiva si aggira intorno alle 10 ore e ogni iscritto sceglie quando collegarsi nel corso dell’anno. Il programma è rivolto soprattutto ad agricoltori e allevatori professionisti ma non esclude chi ha un interesse personale nel salvaguardare piante e animali a rischio scomparsa.
Apprendimento flessibile e gratuito
Affrontare i temi da remoto consente una partecipazione più diluita che si adatta allo stile di vita di chi ha già molti impegni. Anche il formato didattico è stato pensato per stimolare l’apprendimento autonomo, senza richiedere ore di presenza fissa o spostamenti. Il tutto rimane comunque gratuito grazie al finanziamento concesso dalla provincia autonoma di trento e rientra nelle attività della fondazione edmund mach in collaborazione con muse. Così il progetto FIABA può continuare a coinvolgere anche chi abita lontano senza lasciar perdere l’importanza della formazione sulla biodiversità agricola.
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Obiettivi formativi e destinatari del corso sulla conservazione delle varietà e razze locali
L’intento principale del corso è valorizzare le risorse genetiche a rischio, quelle specie vegetali e animali legate al territorio che l’agricoltura moderna tende a trascurare favorendo invece varietà più comuni o commerciali. Il percorso offre nozioni per capire come tutelare soggetti agricoli unici, trasmettendo conoscenze utili su norme e tecniche di conservazione. Il corso guida a diventare agricoltori o allevatori custodi, cioè figure impegnate nella rete nazionale che si occupa della valorizzazione e propagazione di razze e varietà minacciate.
Competenze acquisite dai partecipanti
Gli iscritti imparano a riconoscere i tratti caratteristici delle razze o varietà, a valutarne la diversità e uniformità, e a distinguere cosa rende un soggetto degno di tutela. Sono approfonditi i concetti di domesticazione, ma anche di stabilità e adattamento al territorio, con esempi pratici direttamente collegati alle realtà locali del trentino e dintorni. Il corso è pensato per rendere consapevoli i partecipanti sia della dimensione scientifica, sia dell’importanza culturale delle specie tradizionali che rischiano di sparire nel tempo.
Programma didattico: contenuti teorici e casi pratici per chi tutela la biodiversità
Il percorso formativo parte dalla teoria per costruire solide basi: si spiega come animali e piante si sono addomesticati nel tempo, come vengono riconosciute e classificate le loro varietà e razze attraverso requisiti come distinguibilità e stabilità. Si analizzano anche le differenze tra varietà locali e moderne, mostrando perché conviene preservare i caratteri originali legati all’ambiente d’origine.
Applicazione pratica e ruoli istituzionali
Diverse lezioni sono dedicate a casi concreti. Si illustrano specie animali presenti nei registri provinciali e vegetali inserite nei registri di conservazione. Questo approccio permette di verificare sul campo come si applicano i criteri tecnici per la tutela. Viene anche dedicata attenzione al ruolo specifico delle banche del germoplasma, dove vengono conservati semi e materiale genetico, e ai siti scelti per mantenere vive le popolazioni in natura.
Il corso mette in evidenza l’importanza di un lavoro coordinato tra istituzioni, agricoltori e allevatori per non disperdere patrimonio genetico unico. Questi elementi trasformano il semplice studio in un’azione concreta che chiunque può mettere in pratica seguendo le buone prassi suggerite.
Organizzazione e modalità di iscrizione al corso proposto dalla fondazione edmund mach
Questa iniziativa è parte del progetto FIABA, finanziato con fondi messi a disposizione dalla provincia autonoma di trento attraverso un bando ministeriale per la valorizzazione della giornata nazionale per la biodiversità agricola e alimentare. La gestione spetta alla fondazione edmund mach, una realtà che da anni si occupa di formazione e ricerca in campo agricolo e ambientale, in collaborazione con muse, il museo delle scienze di trento.
Come iscriversi
Per iscriversi basta visitare la pagina dedicata sul sito della fondazione dove si trovano tutte le informazioni e il link diretto. Chi preferisce può scrivere all’indirizzo email info.ctt@fmach.it per chiedere dettagli o assistenza. La partecipazione non prevede alcun costo.
Questa formula permette di estendere la conoscenza sulla biodiversità ben oltre i confini del trentino, raggiungendo agricoltori, allevatori e appassionati interessati a prendersi cura dell’eredità genetica nazionale. Il corso rimane attivo tutto l’anno senza limiti temporali, consentendo di organizzare lo studio in modo flessibile.