Corso Buenos Aires, una delle strade più frequentate di Milano e considerata tra le principali vie dello shopping in Europa, si prepara a un cambiamento radicale. L’amministrazione del Municipio 3 ha proposto di trasformare l’intero tratto tra piazzale Loreto e porta Venezia in un’area pedonale, eliminando la circolazione di auto e moto. Il progetto segue anni di modifiche, tra cui l’introduzione di piste ciclabili, l’allargamento dei marciapiedi e l’inserimento di spazi verdi come alberi e panchine. Le reazioni, soprattutto tra i commercianti, sono forti e contrastate.
Corso buenos aires: una via simbolo di milano e dei suoi cambiamenti urbani
Corso Buenos Aires è un’arteria fondamentale di Milano. La strada si estende per circa un chilometro e collega piazzale Loreto a porta Venezia, attraversando uno dei quartieri più vivi e frequentati della città. Da sempre luogo di passaggio e shopping, caratterizza il panorama urbano con una varietà di negozi, boutique e ristoranti che attraggono migliaia di persone ogni giorno.
Nel corso degli ultimi anni, corso Buenos Aires ha subito interventi significativi volti a rendere più vivibile lo spazio pubblico. Prima le polemiche sulle piste ciclabili, spesso percepite come limitazioni al traffico, poi i cantieri per ampliare i marciapiedi e migliorare la sicurezza pedonale. Questi lavori hanno modificato profondamente l’aspetto e la fruibilità della via. Anche l’introduzione di alberi, aiuole e panchine ha cambiato il volto di questa strada, trasformandola da semplice via di passaggio a luogo d’incontro e socialità.
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Questi interventi si inseriscono nel più ampio quadro delle iniziative di Milano per ridurre l’uso delle auto in centro e promuovere forme di mobilità sostenibile. Tuttavia, il passaggio da una strada trafficata a una pedonale totale rappresenta una scelta che non tutti guardano con favore.
La proposta del municipio 3 per una pedonalizzazione integrale: obiettivi e contesto
Il coordinamento del Pd nel Municipio 3 ha messo sul tavolo una proposta netta: chiudere il traffico di auto e motocicli su tutto il chilometro di corso Buenos Aires compreso tra piazzale Loreto e porta Venezia, pedonalizzando così completamente la via. L’obiettivo è creare un’area interamente dedicata a pedoni e biciclette, senza veicoli a motore.
Questa idea nasce dalla volontà di migliorare la qualità dell’aria e favorire un ambiente più sicuro e accessibile per i cittadini. Eliminando il flusso di veicoli, si spera di ridurre l’inquinamento e di recuperare spazio per attività commerciali, sociali e culturali. Inoltre, la pedonalizzazione dovrebbe intensificare la vocazione commerciale di corso Buenos Aires, rendendo la passeggiata più gradevole e meno stressata dal traffico e dal rumore.
Il municipio 3 è stato attivo negli ultimi anni nel portare avanti progetti di riqualificazione urbana. L’idea di corso Buenos Aires come strada senza auto si inserisce in quella linea di lavoro che punta alla sostenibilità e alla vivibilità degli spazi pubblici. Il tratto in questione è già fortemente valorizzato da interventi di abbellimento, con assi pedonali più ampi e maggior presenza di verde, elementi che anticipano come potrebbe essere l’area dopo la pedonalizzazione completa.
Le sfide dei flussi di traffico a milano
Ma si tratta di una trasformazione radicale che richiede un ripensamento dei flussi di traffico di superficie in quella zona di Milano, notoriamente molto trafficata, soprattutto nelle ore di punta.
Reazioni dei commercianti tra timori e critiche sulla pedonalizzazione
La proposta del Pd nel Municipio 3 ha immediatamente sollevato dubbi e preoccupazioni tra i commercianti di corso Buenos Aires. Gli esercenti temono che la chiusura al traffico possa ridurre il passaggio dei clienti in negozio, il che si tradurrebbe in un calo degli incassi. In molti sostengono che, anche senza auto, la via possa perdere attrattiva per chi deve fare acquisti più impegnativi o pesanti da trasportare.
Alcuni negozianti hanno già fatto sentire la voce in assemblee pubbliche, invitando le istituzioni a valutare con attenzione l’impatto economico. Ricordano come corso Buenos Aires sia un fulcro commerciale regionale e che interventi troppo rigidi rischiano di danneggiare un tessuto che già si confronta con le difficoltà legate alla concorrenza online e ai cambiamenti negli stili di consumo.
Le critiche riguardano anche la gestione del traffico alternativo, visto che molte vie limitrofe non sono attrezzate per sopportare un sovraccarico di veicoli. Questo potrebbe causare ingorghi e disagi anche maggiori, con una ripercussione indiretta su tutta la zona. Il timore è che il flusso automobilistico semplicemente si sposti altrove, senza reali benefici per la qualità dell’aria o del vivere urbano.
Non mancano poi chi riferisce difficoltà di accesso per i fornitori e le esigenze logistiche, elementi cruciali per l’approvvigionamento delle attività commerciali. La misura, pur guardata con interesse da parte di chi difende un modello di mobilità più sostenibile, porta con sé molte questioni ancora da risolvere.
Gli interventi precedenti sulla via tra piste ciclabili, marciapiedi e spazi verdi
Negli anni scorsi corso Buenos Aires ha ospitato numerosi interventi di riqualificazione orientati a modificare la fruizione urbana. Tra questi, la realizzazione di piste ciclabili è stata la più discussa. Le corsie per bici, spesso strette e integrate nel traffico, hanno alimentato polemiche su sicurezza e utilità.
Parallelamente, i lavori per ampliare gli spazi pedonali hanno comportato modifiche importanti per i residenti e per i passanti. L’allargamento ha permesso di inserire più marciapiedi, agevolando la mobilità a piedi e creando più spazio per la sosta temporanea davanti ai negozi. Questi interventi hanno inciso anche sull’organizzazione del traffico e sui parcheggi disponibili.
Ulteriori novità sono arrivate con l’introduzione di elementi verdi come alberi e aiuole, pensati per incrementare il comfort e offrire zone d’ombra nel periodo estivo. Le panchine lungo la via servono anche a stimolare la socialità, invitando a soste più lunghe e momenti di relax.
Tutti questi cambiamenti hanno trasformato corso Buenos Aires. Anche se la convivenza tra pedoni, ciclisti e veicoli resta complessa, gli interventi testimoniano un cambiamento nel modo di approcciarsi agli spazi urbani in una parte nevralgica di Milano.
Modifiche significative per il traffico e la sicurezza
Conseguenze pratiche di una possibile pedonalizzazione totale
Qualora la pedonalizzazione si concretizzasse, corso Buenos Aires cambierebbe volto in modo evidente e permanente. La strada sarebbe dedicata esclusivamente a pedoni, ciclisti e mezzi di trasporto pubblico, con la sospensione totale del traffico privato a motore. Questo implicherebbe modifiche sostanziali ai sistemi di accesso, carico e scarico merci, oltre all’organizzazione delle fermate dei mezzi pubblici.
Se da un lato la trasformazione giova alla riduzione di inquinamento acustico e atmosferico, dall’altro modifica la logistica delle attività commerciali e la mobilità di chi abita o lavora nella zona. Bisognerà garantire che il trasporto pubblico sia potenziato e che si trovino soluzioni per le necessità quotidiane di residenti e commercianti.
L’effetto più visibile per i cittadini potrebbe essere un ambiente più vivibile, con meno rumore e una qualità dell’aria migliore. Il percorso a piedi o in bicicletta risulterebbe più sicuro e piacevole, favorendo anche attività all’aperto. Al contempo, questa svolta richiede un piano dettagliato per affrontare i cambiamenti nei flussi di traffico e prevenire congestionamenti nelle vie limitrofe.
Il dibattito resta aperto, e Milano si trova di fronte a una scelta che incide profondamente sulla mobilità e sulla vita quotidiana dei suoi abitanti, oltre a segnare un nuovo passo nella storia degli spazi urbani cittadini.