Le innovazioni tecnologiche nel settore navale si ampliano con l’arrivo di sistemi digitali avanzati integrati direttamente nelle navi. Fincantieri si prepara a lanciare, entro il 2026, la sua prima imbarcazione dotata di un “cervello” elettronico, progettato per ricevere aggiornamenti continui attraverso nuove applicazioni software. Questo progetto rappresenta un passo concreto verso una nuova era della costruzione navale, dove la meccanica si fonde con il digitale.
Il progetto della nave intelligente di fincantieri
Fincantieri ha annunciato lo sviluppo di una nave innovativa equipaggiata con un sistema digitale integrato, descritto come un “cervello” in grado di gestire molteplici funzioni. Questo sistema sarà aggiornabile nel tempo con nuove applicazioni, permettendo alla nave di adattarsi a nuove esigenze e migliorare le proprie prestazioni senza interventi strutturali invasivi. Il progetto prevede la collaborazione con una software house, una società creata appositamente per sviluppare il codice necessario a gestire questi sistemi. L’obiettivo è fornire una piattaforma digitale che supporti la gestione, la navigazione e la sicurezza, oltre a mettere a disposizione strumenti avanzati per l’equipaggio.
Una nuova alleanza tra meccanica e digitale
Questa innovazione non sostituisce le competenze consolidate nel campo della costruzione degli scafi e del design navale, ma si affianca a queste per integrare funzionalità digitali che aumentano la flessibilità e le capacità operative della nave. Il sistema digitale rappresenta in effetti il primo passo verso una trasformazione tecnologica che mira a raccogliere nuove sfide per la cantieristica navale nel futuro prossimo.
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Ruolo di pierroberto folgiero e l’importanza del momento
A dichiarare i dettagli di questa innovazione è stato pierroberto folgiero, amministratore delegato e direttore generale di Fincantieri. L’annuncio è avvenuto durante la cerimonia in cui gli è stata conferita la laurea honoris causa dall’università di Trieste nel campo dell’ingegneria navale, una testimonianza del legame tra università e industria in Italia. Folgiero ha evidenziato come questa iniziativa rappresenti un vero e proprio “inchino al futuro” per l’azienda, segnalando una chiara volontà di modernizzazione senza abbandonare le radici nel mestiere tradizionale della cantieristica.
Strategia digitale per il futuro
La nascita della società dedicata alla programmazione del software è una mossa strategica. È un riconoscimento della centralità del digitale nella progettazione e gestione delle navi moderne. Folgiero ha sottolineato che il cervello digitale non andrà mai a sostituire l’importanza del sapere tecnico legato al costruire scafi e studiare le linee d’acqua, ma sarà un complemento fondamentale per la competitività di Fincantieri nel mercato globale.
Impatti e prospettive future della digitalizzazione navale
L’introduzione di sistemi digitali come quello annunciato da Fincantieri cambierà profondamente il modo di gestire le navi. Questi sistemi potranno offrire monitoraggi in tempo reale, facilitare le operazioni di manutenzione, migliorare l’efficienza del carburante, e supportare la sicurezza a bordo attraverso sistemi automatizzati. Le applicazioni software saranno aggiornabili e modulabili nel tempo, rendendo la nave più adattabile a diverse esigenze commerciali e operative.
Evoluzioni tecnologiche attese
Il nuovo modello navale potrebbe aprire la strada a ulteriori sviluppi, come l’integrazione di intelligenza artificiale per la navigazione autonoma o sistemi di comunicazione più avanzati con terra e altre imbarcazioni. L’investimento nella componente digitale, strategico per Fincantieri, rispecchia la necessità di rispondere a un mercato in rapida evoluzione dove la tecnologia guida nuove regole e nuove richieste.
La scelta di puntare su software personalizzati e aggiornabili segnala anche una maggiore attenzione alla durabilità e alla versatilità delle imbarcazioni. Questo approccio riduce la necessità di interventi fisici importanti sulla nave e consente di mantenere alto il valore dello strumento navale lungo l’intero ciclo di vita operativo. Sarà interessante osservare come il settore navale italiano e globale reagirà a questa novità e quali evoluzioni seguiranno nei prossimi anni.