Un appuntamento importante si è tenuto all’Università della Calabria, dove si è discusso del futuro del turismo italiano attraverso l’analisi dei sistemi turistici di destinazione e la figura emergente del manager di destinazione, riconosciuta dalla legge “Made in Italy” 206/2023. L’incontro ha riunito esperti, istituzioni e operatori per mettere a fuoco strategie di sviluppo territoriale sostenibile e concertato.
L’università della calabria organizza un convegno sulle nuove frontiere del turismo italiano
Il 26 giugno, presso l’Aula Magna dell’Università della Calabria a Rende, il Dipartimento di Scienze Aziendali e Giuridiche ha promosso un convegno dedicato al tema “Destinazione Italia”. L’evento è stato realizzato in collaborazione con la UniCal Business School e ha visto la partecipazione di diverse realtà nazionali interessate al settore turistico. L’iniziativa ha avuto luogo nell’ambito del corso executive che forma i nuovi manager di destinazione, figure professionali chiamate a guidare progetti di sviluppo locale turistico in modo sostenibile e raccordato con il contesto socio-economico.
La giornata si è aperta con un intervento del professor Tullio Romita, direttore del corso e promotore dell’incontro, che ha illustrato gli obiettivi didattici e l’importanza del quadro normativo introdotto dalla legge 206 del 2023, che delinea compiti e funzioni del manager di destinazione. Successivamente, il professor Franco Rubino, direttore del DiScAG, ha rivolto i saluti istituzionali confermando l’impegno accademico verso tematiche di rilevanza territoriale e nazionale che coinvolgono il turismo.
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Il progetto “destinazione italia” e il modello culturitalia al centro del dibattito
La parte iniziale del convegno ha ospitato la presentazione del progetto “Destinazione Italia”, sviluppato per offrire un modello coerente e integrato capace di valorizzare le risorse culturali e ambientali italiane. Claudio Pisapia, ideatore del modello Culturitalia e coordinatore del corso, ha illustrato come il progetto faciliti la creazione di reti locali e sinergie tra operatori, enti pubblici e territori. Pisapia ha sottolineato l’urgenza di ragionare in termini sistemici, superando modelli frammentari, puntando a una visione complessiva e sostenibile per il turismo nazionale.
A fianco di Pisapia, Pasquale Ciurleo dell’EPLI e Antonella Perri, membro del comitato di coordinamento, hanno approfondito le componenti organizzative e le strategie attuate per consolidare la proposta. Il contributo del professor Romita ha completato il quadro fornendo un inquadramento normativo e strategico del ruolo del manager di destinazione, evidenziando la capacità di questa figura di coordinare e progettare lo sviluppo turistico locale.
Approfondimenti sui sistemi turistici di destinazione e rinforzo delle realtà locali
Nella seconda fase del convegno, si sono analizzati i Sistemi Turistici di Destinazione, concetto cardine per inquadrare le dinamiche territoriali nel settore turismo. La prof.ssa Alessandra Priante, presidente di ENIT , avrebbe dovuto offrire una panoramica sulle politiche e gli strumenti nazionali per supportare i territori nell’attrarre turismo facendo leva su qualità e sostenibilità.
Rappresentanti istituzionali di alcune regioni italiane notoriamente impegnate nel turismo sono intervenuti per descrivere iniziative locali e i risultati intercorsi. Amministratori pubblici e professionisti hanno portato testimonianze dirette, raccontando come la progettualità e il coordinamento a livello locale costituiscano elementi decisivi per migliorare accoglienza, servizi e sviluppo economico. Il confronto con operatori pubblici e privati ha fatto emergere la necessità di una governance turistica attenta alle specificità dei territori e in grado di coinvolgere attivamente le comunità.
Strategie nazionali e il ruolo delle istituzioni per un turismo sostenibile
La chiusura dell’evento è stata affidata a figure politiche e istituzionali: l’onorevole Giuseppe Bicchielli, promotore e firmatario dell’articolo 31 della legge 206/2023 e presidente della Commissione parlamentare sul dissesto idrogeologico, e la dottoressa Barbara Casagrande, segretario generale del Ministero del Turismo . Entrambi hanno delineato lo scenario normativo e di policy che sostiene oggi il turismo italiano, mettendo in luce le misure volte a favorire uno sviluppo turistico e territoriale coerente e rispettoso dell’ambiente.
Sono state illustrate le strategie per il rafforzamento della capacità dei territori di attrarre visitatori, mantenendo un equilibrio con la tutela ambientale, culturale e sociale. Le politiche nazionali vogliono offrire strumenti concreti per superare criticità e valorizzare le potenzialità di ogni area, puntando su una governance integrata e su figure professionali qualificate come quella del manager di destinazione.
Un laboratorio per lo sviluppo territoriale calabrese e italiano
L’iniziativa di Rende sottolinea il ruolo dell’Università della Calabria come luogo di confronto e progettazione per il rilancio delle aree italiane attraverso strumenti formativi e di ricerca. Questo convegno conferma l’interesse verso un approccio che unisce teoria e pratica, puntando a formare figure in grado di guidare lo sviluppo turistico locale in modo equilibrato e pianificato. La collaborazione tra università, istituzioni e operatori segna quindi un passo importante per supportare il turismo come motore di crescita economica e sociale.