Una iniziativa importante si terrà a Roma il 14 maggio, dedicata alle proteine animali trasformate e al loro utilizzo nel mondo dell’acquacoltura. L’obiettivo è approfondire come queste materie prime, ottenute dal trattamento dei sottoprodotti animali, possano contribuire a rendere più efficienti e rispettose dell’ambiente le attività di allevamento ittico. Il convegno, organizzato da Assograssi, metterà a confronto esperti e operatori del settore per discutere sfide, opportunità e innovazioni.
La filiera del rendering e il valore delle proteine animali trasformate
Il primo intervento sarà affidato a paolo valugani, presidente di Assograssi, che spiegherà come funziona il rendering in Italia. Questo processo riguarda la raccolta e la trasformazione di scarti di origine animale, effettuata in impianti autorizzati e sottoposti a controlli severi secondo le normative europee. Il valore aggiunto sta nel recupero di risorse che altrimenti andrebbero perse, convertendo i sottoprodotti in materie prime utilizzabili per varie industrie, compresi mangimi per animali, detergenti, fertilizzanti e combustibili.
Riflessi della crisi della “mucca pazza”
Nonostante i progressi, il comparto deve ancora fare i conti con i riflessi della crisi della “mucca pazza” di due decenni fa. Quell’episodio ha causato forti limitazioni normative che pesano tuttora sulle aziende del rendering, anche se la minaccia BSE oggi è praticamente assente in Europa. Questo scenario conferma l’importanza di mantenere il rigore nei controlli e di comunicare efficacemente il reale livello di sicurezza dei prodotti derivati.
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Aspetti economici e normativi del settore proteico
Andrea poggioli, coordinatore tecnico di Assograssi, analizzerà l’andamento economico della filiera, offrendo dati sul mercato e sulle dinamiche attuali. A seguire, robert figgener, presidente di EFPRA , illustrerà le norme europee che regolano il settore. Saranno approfondite le modifiche normative previste a Bruxelles, che potrebbero avere impatti significativi sulle modalità di raccolta, trattamento e utilizzo delle proteine animali trasformate.
Acquacoltura e sostenibilità
L’attenzione si sposterà sull’acquacoltura che, secondo andrea fabris, direttore di API-Associazione Piscicoltori Italiani, rappresenta un terreno fertile per l’impiego più ampio delle Pat. Fabris metterà in evidenza come le proteine derivate da scarti animali possono migliorare la sostenibilità degli allevamenti ittici, riducendo l’uso di altre fonti proteiche e aiutando a contenere l’impatto ambientale.
Il dibattito sugli aspetti tecnici dell’utilizzo delle proteine negli allevamenti ittici
Nella seconda parte del convegno è prevista una tavola rotonda coordinata da fabrizio patti del servizio giornalistico RAI. Saranno approfonditi temi tecnici e pratici legati all’impiego delle Pat negli allevamenti ittici. Dario dinosio, vicepresidente di Assograssi, discuterà con lea pallaroni di Assalzoo e andrea fabris di API.
Progetto “Acquainnova 2.0”
Il progetto “Acquainnova 2.0” assumerà rilievo come esempio concreto di applicazione delle Pat non derivanti da ruminanti negli alimenti per pesci. Questo progetto mira a testare e promuovere formulazioni che garantiscano qualità e sicurezza nutrizionale, supportando la crescita di un settore che risponde a richieste crescenti da parte del mercato globale e delle normative ambientali.
Il ruolo di assograssi nel settore del rendering e delle proteine animali
Assograssi, associazione nazionale dei produttori di grassi e proteine animali, rappresenta circa l’80% delle aziende italiane che operano nel rendering. È socia aggregata di Assitol e parte del network Cibo per la mente, orientato alla ricerca e all’innovazione agroalimentare. Il convegno romano conferma l’interesse crescente per il riuso dei sottoprodotti animali in chiave ambientale ed economica, in particolare per l’acquacoltura, che sta assumendo un peso sempre maggiore nello scenario alimentare italiano ed europeo. La discussione punta a superare vecchi tabù e favorire la diffusione di modelli produttivi più responsabili.