Nel piccolo comune di Navelli, in provincia de L’Aquila, si svolgerà un incontro dedicato alle comunità locali dell’Abruzzo interno. L’evento, previsto per il 30 giugno 2025 alle 15.30 nella sede del Comune, si concentrerà su temi come resilienza comunitaria, innovazione sociale e prospettive future dei territori meno popolati. Diverse autorità locali, regionali e figure chiave del sociale sono coinvolte in questo momento di dibattito e confronto sulle sfide che la montagna e i paesi interni affrontano oggi.
Tema principale del convegno: resilienza e innovazione sociale nei piccoli comuni abruzzesi
L’associazione Location ha promosso questo appuntamento con l’obiettivo di mettere a sistema le esperienze e le politiche che riguardano i piccoli centri dell’Abruzzo interno, zone caratterizzate da fragilità demografiche e pressioni economiche. Il focus principale riguarda la capacità di queste comunità di adattarsi e resistere a difficoltà strutturali, tra cui lo spopolamento e la carenza di servizi essenziali. L’evento ospiterà una serie di interventi da parte di rappresentanti istituzionali e attori locali, che discuteranno di come innovare socialmente questi contesti per costruire un futuro sostenibile.
Ospiti attesi e figure di rilievo
Tra gli ospiti sono attesi Roberto Santangelo, assessore regionale con delega al Sociale e alla Cultura, e Manuela Tursini, assessore del Comune dell’Aquila alle Politiche Sociali. Saranno presenti anche Paolo Federico, sindaco di Navelli, e Deborah Visconti, sindaca di Sant’Eusanio Forconese nonché presidente dell’Unione Comuni Montagna Aquilana. Interverranno pure consiglieri regionali e referenti degli uffici speciali per la ricostruzione post-sisma, oltre a rappresentanti di cooperative sociali.
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L’impegno delle istituzioni per contrastare lo spopolamento e favorire i servizi sul territorio
Roberto Santangelo ha sottolineato come l’innovazione sociale rappresenti un passaggio obbligato per la crescita di queste aree, “un patrimonio che abbiamo il dovere di tutelare”. Il rappresentante regionale ha ribadito che la Regione sta lavorando assieme agli amministratori locali per sostenere le famiglie e incentivare la natalità attraverso interventi concreti. Questi vanno pensati per offrire risposte dirette ai bisogni dei cittadini e per arginare l’esodo da questi piccoli centri, ormai da tempo in affanno.
Le politiche messe in campo mirano a creare una rete di servizi sociali e culturali efficaci, capaci di migliorare la qualità della vita e favorire nuove opportunità economiche e occupazionali. L’obiettivo è disegnare strumenti che invertano la tendenza alla desertificazione demografica, agendo sulle condizioni che rendono difficile vivere nelle aree di montagna. Il confronto previsto a Navelli si propone come un primo passo verso un programma coordinato di azioni condivise.
Rilancio e turismo sostenibile nei comuni abruzzesi
Paolo Federico, sindaco di Navelli, ha descritto le iniziative portate avanti nel suo comune per dare valore alle specificità locali. Ha ricordato come, nonostante le difficoltà, esistano esempi virtuosi nella promozione del territorio, capaci di attrarre visitatori e creare nuove occasioni di sviluppo. La volontà degli amministratori è di potenziare i servizi rivolti ai residenti, garantendo al contempo un turismo attento alla sostenibilità ambientale e al rispetto dell’identità locale.
Federico ha insistito sull’importanza di un turismo che non snaturi i luoghi, ma ne valorizzi le tradizioni e le risorse ambientali. Questo modello sembra la chiave per mantenere vive le comunità e offrire alternative concrete allo spopolamento. Nell’ottica di combinare benessere sociale e crescita economica, le amministrazioni locali cercano di concentrare gli sforzi su attrattori culturali, prodotti tipici e paesaggi naturali, elementi già riconosciuti come leve di rilancio in Abruzzo.
Progetti sociali per l’infanzia e per le famiglie nelle aree rurali abruzzesi
Deborah Visconti ha portato l’attenzione sulle difficoltà di accesso ai servizi nelle zone interne. Ha ricordato che l’Unione Comuni Montagna Aquilana ha già attivato programmi dedicati ai minori da zero a sei anni e ai nuclei familiari con minori problemi di isolamento. L’assistenza socio-educativa diventa quindi un tassello fondamentale per sostenere le famiglie che abitano lontano dai centri urbani, dove spesso il sostegno sociale è carente.
L’obiettivo è ridurre le disparità sociali ed economiche, creando condizioni più eque per chi vive in territori isolati. Il superamento delle distanze geografiche a livello di servizi diventa centrale nel disegno di politiche sociali che puntino a includere e non marginalizzare. Questi progetti mostrano come il tessuto sociale di alcuni piccoli comuni possa consolidarsi proprio grazie a interventi mirati, adeguati ai bisogni concreti di chi vi risiede.
Conseguenze del sisma e prospettive di rilancio nei comuni del cratere sismico
Il territorio colpito dal sisma resta al centro degli interventi degli amministratori. Gianni Anastasio, sindaco di Pizzoli e referente dei comuni del cratere, ha ricordato che il terremoto ha segnato profondamente queste comunità, stravolgendone gli equilibri e la vita quotidiana. La fase di ricostruzione avviata ha aperto nuove opportunità, ma si rende necessario imprimere ora una svolta decisiva.
Anastasio ha evidenziato la necessità di rafforzare i settori economici, culturali, ambientali e sociali, per consentire una ripresa non solo materiale ma anche strutturale. Il consolidamento di queste dimensioni genererà basi più solide per il futuro. Per il cratere sismico, la sfida consiste anche nel restituire fiducia ai residenti e nel garantire condizioni di vita migliori, ormai un passaggio imprescindibile per qualsiasi prospettiva di crescita.