Napoli si prepara a ospitare un’importante iniziativa contro la depressione il prossimo 8 luglio alle 16, presso l’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici. L’ottava edizione del convegno “Un pensiero per Fiorella Fabiola” ritorna, promossa dalla giornalista e conduttrice Magda Mancuso. L’evento mira a sensibilizzare sul tema della depressione, cercando di combattere l’indifferenza che circonda questo disturbo, con particolare attenzione ai giovani vittime di violenza, protagonisti spesso silenziosi delle cronache sociali.
L’origine e il senso dell’iniziativa: il ricordo di Fiorella Fabiola
Il convegno prende il nome da Fiorella Fabiola, sorella gemella di Magda Mancuso, che si è tolta la vita a 38 anni dopo aver combattuto una grave forma di depressione. Questo drammatico evento ha spinto la giornalista a creare uno spazio di dialogo e confronto per approfondire questo tema tanto delicato. Il vuoto lasciato da Fiorella Fabiola è il dolore condiviso da molte famiglie che si trovano ad affrontare la depressione di un proprio caro. L’evento si pone l’obiettivo di diffondere un’informazione corretta sulle cause e le conseguenze della malattia mentale, in modo che la società possa superare l’indifferenza e offrire aiuto concreto alle persone colpite.
Un sostegno qualificato e tempestivo
In particolare, si sottolinea la necessità di un sostegno continuo, qualificato e tempestivo, soprattutto per evitare che chi soffre si chiuda sempre più in se stesso, rifiutando ogni forma di aiuto e, in casi estremi, la vita. L’iniziativa si basa su un confronto tra chi lavora direttamente nel campo della salute mentale e la comunicazione, con la volontà di coinvolgere la società civile in questo impegno comune.
Leggi anche:
Un focus sulla diffusione della violenza tra giovani
Nel 2025 il convegno dedica questa edizione al fenomeno della violenza tra i giovani, un problema che appare sempre più frequente e preoccupante. I partecipanti discuteranno come la depressione, spesso sommersa dietro a comportamenti aggressivi o atteggiamenti di chiusura, sia legata ai segnali poco ascoltati che i ragazzi lanciano. L’aumento dei casi di violenza giovanile spinge ad approfondire le cause psicologiche dietro questi episodi.
Prevenzione e ruolo della società
Il confronto sarà un momento per evidenziare quanto la società, dalle famiglie alle scuole fino agli enti pubblici, possa intervenire per offrire strumenti di prevenzione. Verrà sottolineata l’importanza di riconoscere tempestivamente i segnali di disagio e di poter mettere in atto un aiuto qualificato, pratico e continuo. Non si tratta solo di intervenire dopo il manifestarsi della violenza ma di agire prima, portando alla luce un problema sociale che pesa sulla qualità della vita di intere comunità.
Il contributo di esperti e istituzioni
L’evento sarà moderato dal giornalista Giuseppe Giorgio, che segue da anni il tema della salute mentale. Aprirà il convegno l’avvocato Gianfranco Di Sarno, segretario particolare del viceministro degli Esteri Edmondo Cirielli, e la consigliera della Regione Campania Vittoria Lettieri, segnali chiari dell’interesse istituzionale che l’iniziativa ha ottenuto.
La discussione sui disturbi depressivi coinvolgerà diversi professionisti: Piero Prevete, psichiatra e responsabile del Servizio Antistalking Napoli 1 Centro, Manuela Morra, psicologa e sessuologa, Simona Toto, psicologa specializzata in Emdr, Rosalia Ciorciaro, docente universitaria e nutrizionista, e infine Tanya Sidorenkova, insegnante di yoga. Questo gruppo ricopre ruoli diversi ma complementari che arricchiranno il dibattito, toccando aspetti clinici, psicologici e pratiche di supporto alternative legate a tecniche come lo yoga.
Il patrocinio e l’importanza istituzionale
Il patrocinio morale della Regione Campania e del Comune di Napoli conferisce alla manifestazione ulteriore rilevanza, sottolineando come il tema della salute mentale riceva attenzione anche a livello istituzionale.
Un ricordo doveroso di ermanno corsi
Questa ottava edizione rende omaggio alla figura di Ermanno Corsi, giornalista Rai e già presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Campania, scomparso recentemente. Corsi aveva sostenuto il convegno fin dalle prime due edizioni, moderandolo personalmente. Il suo impegno nel dare voce ai temi sociali e nel promuovere dibattiti aperti trova in questa memoria un riconoscimento importante.
Ricordare Corsi significa riaffermare l’importanza del giornalismo impegnato nella sensibilizzazione su tematiche difficili e spesso marginalizzate come la depressione. A Napoli, l’evento rappresenta un momento di confronto necessario, che unisce esperienze e professionalità per affrontare una sfida comune, quella di dare conforto e strumenti concreti a chi si trova a vivere nella solitudine della sofferenza mentale.