Nel cuore delle campagne vicino a Tortona, il problema del consumo irregolare di alcol e droghe tra i giovanissimi ha preso una piega allarmante. Gli ultimi giorni di giugno hanno visto un’azione decisa da parte dei carabinieri per arginare questi fenomeni in crescita, con interventi mirati in vari comuni del circondario. Il fenomeno coinvolge minori, locali pubblici e strade, mettendo in luce criticità legate a mancanza di controllo e rispetto delle norme.
Intervento dei carabinieri nelle aree della movida notturna del tortonese
Durante l’ultimo weekend di giugno, la compagnia dei carabinieri di Tortona ha svolto una vasta attività di controllo, estesa tra viali, bar, parcheggi e locali notturni in più comuni della zona. Il nucleo operativo radiomobile insieme alle stazioni dipendenti hanno monitorato in particolare la cosiddetta “movida illegale”, ovvero quei raduni notturni senza autorizzazione e privi di vigilanza. L’obiettivo era fermare comportamenti rischiosi legati al consumo di alcol e droghe, specie in presenza di minorenni.
La strategia ha previsto posti di blocco, perquisizioni su veicoli e persone sospette e accertamenti approfonditi all’interno di esercizi pubblici. Sono stati fermati diversi giovani per consumi illeciti e sono state sequestrate piccole quantità di sostanze stupefacenti, in particolare hashish e marijuana. Le indagini continueranno per accertare eventuali episodi di spaccio collegati a questi fatti, segnalati attraverso i canali ufficiali.
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Comuni interessati dai controlli
L’attività di controllo si è concentrata in aree dove è più alta la concentrazione di giovani nei weekend, includendo i comuni di Viguzzolo, Pontecurone, Sarezzano e San Sebastiano Curone. Questi luoghi sono spesso sedi di feste non autorizzate e incontri senza supervisione, che favoriscono il diffondersi di consumi pericolosi. La compagnia carabinieri ha reso noto che le verifiche proseguiranno per mettere un freno a questi fenomeni alla radice.
Somministrazione di alcol a minori a villaromagnano: denuncia contro un gestore di locale
Tra i casi più gravi emersi spicca quello di Villaromagnano, dove il titolare di un bar è stato denunciato per aver permesso ai dipendenti di somministrare bevande alcoliche a minori di 16 anni. L’episodio è stato scoperto grazie all’intervento tempestivo dei carabinieri durante i controlli, evitando possibili conseguenze peggiori. La somministrazione di alcol a giovani così piccoli viola le norme che regolano la vendita di bevande alcoliche, norme pensate per tutelare i più vulnerabili.
Ai sensi dell’articolo 689 del codice penale, chi viola il divieto sulle bevande alcoliche ai minori sotto i 16 anni rischia l’arresto fino a un anno o un’ammenda. Nel caso di Villaromagnano la denuncia è partita proprio per mancata vigilanza sull’attività dei dipendenti, quindi una responsabilità diretta del titolare. Questo episodio riporta in primo piano il problema dell’accesso precoce all’alcol da parte dei minori nel tortonese, una piaga che interessa molte zone d’Italia.
Sanzioni previste dalla legge
Il divieto legale in Italia vieta la vendita ai minori di 18 anni, ma per chi ha meno di 16 il divieto è più severo con sanzioni penali. Nonostante ciò, la facilità di accesso rimane un problema, aggravato da una scarsa attenzione di chi dovrebbe controllare.
I dati italiani sul consumo di alcol tra adolescenti e le conseguenze sanitarie
Secondo gli ultimi dati ministeriali, quasi un quarto degli adolescenti tra 14 e 17 anni assume alcol in modo eccessivo o pericoloso. Nel dettaglio il binge drinking coinvolge il 17% dei ragazzi, cioè circa 1 su 6 in questa fascia d’età beve molte unità di alcol in poche ore. Il rapporto ISTAT 2023 indica inoltre che oltre il 30% dei minori di 18 anni ha consumato bevande alcoliche almeno una volta nel mese precedente alle rilevazioni. Questi numeri evidenziano quanto siano ancora diffuse, e spesso sottovalutate, situazioni che mettono a rischio la salute fisica e mentale dei giovani.
Il consumo precoce di alcol si associa a problemi come incidenti stradali, abusi, difficoltà scolastiche e malattie a lungo termine. Il quadro peggiora perché i giovani trovano alcolici disponibili non solo nei locali pubblici ma anche in sagre, feste private e altre occasioni informali.
L’appello dei carabinieri e il ruolo di scuole e associazioni nella prevenzione
Il comandante della compagnia di Tortona ha sottolineato l’importanza della collaborazione tra gestori dei locali e forze dell’ordine, puntando su una vigilanza più rigorosa ma anche su un senso di responsabilità civica. La legge non è solo un vincolo ma una tutela, e salvaguardare i giovani significa impedire comportamenti che possono avere danni duraturi. Il messaggio è chiaro: chi gestisce attività commerciali deve evitare ogni possibile violazione, per proteggere chi frequenta quei luoghi.
Collaborazione con scuole e associazioni
Accanto all’azione delle forze dell’ordine, cresce il coinvolgimento delle scuole e delle associazioni del territorio. Progetti educativi sulle dipendenze, incontri nelle classi superiori, campagne di sensibilizzazione rappresentano un sostegno fondamentale per educare i ragazzi a capire i rischi reali di alcol e droghe. Questi strumenti contribuiscono a rafforzare la percezione dei pericoli legati a certi stili di vita e a offrire alternative concrete per stare bene senza mettere a rischio la propria salute.
Nel contesto nazionale dove l’inizio del consumo di alcol si sposta sempre più verso età giovanissime, i fatti recenti in provincia di Alessandria segnalano la necessità di non abbassare mai la guardia. Le denunce non rappresentano solo sanzioni, ma un invito a riflettere e agire su un fenomeno che coinvolge famiglie, istituzioni e comunità. L’attenzione resta accesa, mentre si attendono nuovi interventi per allontanare rischi spesso sottovalutati.