controlli ad alto impatto ad Ancona, scoperti 12 stranieri ospitati in un appartamento in condizioni precarie

controlli ad alto impatto ad Ancona, scoperti 12 stranieri ospitati in un appartamento in condizioni precarie

Nel quartiere Piano di Ancona, la polizia ha scoperto 12 stranieri ospitati in condizioni igieniche precarie, sanzionato casi di ubriachezza molesta e guida senza cintura, e ordinato l’allontanamento di due peruviani irregolari.
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La polizia di Ancona ha effettuato controlli nel quartiere Piano, scoprendo un caso di ospitalità non dichiarata di stranieri in condizioni precarie, sanzioni per ubriachezza molesta e infrazioni stradali, e ordinando l’espulsione di due immigrati irregolari. - Gaeta.it

Nel quartiere Piano di Ancona la polizia ha svolto una serie di controlli mirati fin dalle prime ore del mattino, finalizzati a presidiare le zone più frequentate della città e contrastare situazioni irregolari. Tra gli interventi rilevanti, è emerso un caso di ospitalità non dichiarata di numerosi stranieri in condizioni igieniche scadenti. Le azioni delle forze dell’ordine hanno evidenziato anche infrazioni al codice della strada e casi di ubriachezza molesta.

Scoperta la presenza non dichiarata di 12 stranieri in un appartamento del quartiere piano

Durante le verifiche nei pressi del quartiere Piano, gli agenti della questura di Ancona hanno identificato un appartamento in cui risultavano sistemati dodici cittadini stranieri, anche se il proprietario bengalese dell’immobile ne aveva dichiarati molti meno. La casa presentava condizioni igienico-sanitarie precarie, con numerosi letti stipati in spazi angusti.

Questa irregolarità è stata accertata grazie a un controllo incrociato tra quanto dichiarato in Questura e le circostanze concrete sul posto. La normativa vigente obbliga chi ospita uno straniero a comunicare la presenza alle autorità di pubblica sicurezza; in questo caso, il proprietario dell’appartamento sarà sanzionato per oltre duemila euro secondo l’articolo 7 del Testo unico sull’immigrazione.

Gli agenti hanno inoltre approfondito l’origine della residenza degli stranieri presenti, per verificare eventuali elementi legati all’immigrazione clandestina. La scoperta conferma un fenomeno diffuso in alcune aree urbane, dove spazi abitativi vengono condivisi da numerosi soggetti in situazioni amministrative o sanitarie non regolari.

La mobilitazione di polizia dotata di unità cinofile e reparto prevenzione crimine

Le operazioni svolte erano parte di un servizio denominato “alto impatto”, pianificato dal questore Cesare Capocasa in accordo con il prefetto Maurizio Valiante. Il piano prevedeva un impiego congiunto di poliziotti della questura, del team cinofilo e degli equipaggi del Reparto prevenzione crimine perugino. L’obiettivo era effettuare controlli mirati, anche in aree centrali della città ad alta frequentazione nel fine settimana come corso Carlo Alberto e piazza D’Armi.

Durante tutta la mattinata sono state controllate 146 persone, con una presenza significativa di soggetti con precedenti penali . Sono stati anche esaminati 59 veicoli per verificare la regolarità di conducenti e mezzi. Questa vasta attività sottolinea l’impegno nella prevenzione di fatti criminosi e nell’ordine pubblico, garantendo anche una presenza visibile e rassicurante sul territorio.

Il coinvolgimento di unità cinofile ha permesso un controllo più puntuale, in particolare su spazi che potrebbero essere utilizzati per attività illegali o per occultare persone irregolari. La collaborazione tra questura e prefettura si è rivelata centrale per organizzare un intervento efficace.

Sanzioni per ubriachezza molesta e mancato uso della cintura di sicurezza

Nel corso della mattinata, un uomo di 37 anni di nazionalità boliviana è stato sanzionato per ubriachezza molesta mentre camminava barcollando vicino a un negozio del centro. Gli agenti hanno rilevato un forte odore di alcol che ha confermato lo stato di ebbrezza. La multa rientra tra i casi di disturbo alla pubblica tranquillità che le forze dell’ordine contrastano per mantenere l’ordine nelle aree pubbliche frequentate.

Un altro caso riguarda una donna di 50 anni, residente ad Ancona, sorpresa alla guida senza cintura di sicurezza. Alla donna è stata applicata una sanzione secondo l’articolo 172 del codice della strada e la patente è stata sospesa per sette giorni. Gli operatori vigilano anche sul rispetto delle norme stradali proprio per ridurre i rischi di incidenti e garantire la sicurezza di tutti.

Questi episodi evidenziano come i controlli si estendano anche alla sorveglianza quotidiana del comportamento civico dei cittadini, intervenendo su diverse tipologie di irregolarità o pericolo.

Provvedimenti per immigrazione clandestina, due peruviani ordinati a lasciare il territorio nazionale

L’attenzione alla lotta contro l’immigrazione irregolare ha portato a individuare due cittadini peruviani privi di documenti validi, rispettivamente di 27 e 32 anni. Il questore ha firmato per entrambi l’ordine di lasciare il territorio nazionale, secondo le norme che regolano la permanenza degli stranieri in Italia senza permesso.

I controlli amministrativi riguardavano proprio alcune dichiarazioni di ospitalità segnalate nel quartiere Piano, in particolare in relazione all’appartamento dove erano ospitati dodici stranieri. Queste verifiche mirano a evitare situazioni che potrebbero favorire la presenza e permanenza irregolare di persone nel territorio cittadino.

Le autorità insistono sui controlli regolari e puntuali per garantire il rispetto delle regole sull’immigrazione e contrastare fenomeni di clandestinità, che possono avere ripercussioni sul tessuto sociale e la sicurezza pubblica.

Il ruolo del comitato del quartiere e la strategia della questura nel piano

La questura ricorda che i servizi ad alto impatto nascono da una collaborazione con il comitato del quartiere Piano. Questo dialogo permette un approccio più vicino ai cittadini e alla realtà locale. La presenza costante della polizia mira a evitare episodi di violenza o disordini, promuovendo condizioni che permettano una convivenza civile più serena.

Il questore Cesare Capocasa sottolinea che le piazze e i quartieri rappresentano luoghi di incontro e scambio sociale. La strategia adottata punta a prevenire episodi di illegalità attraverso un controllo capillare, ma anche con interventi rapidi e decisi quando necessario.

Con questo impegno si cerca di creare un ambiente più sicuro e vivibile, dove il rispetto delle regole è garantito e le comunità possano vivere senza timori o disagi legati a comportamenti illeciti. Il contrasto alla violenza si svolge sia con azioni di prevenzione sia con misure repressive efficaci.

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