Le iscrizioni per il contributo dedicato al recupero e alla riqualificazione degli immobili in 32 comuni del Trentino si aprono il 19 maggio 2025. Si tratta di un progetto sperimentale promosso dalla Provincia di Trento con l’obiettivo di contrastare lo spopolamento e valorizzare le aree a rischio abbandono. Per questa iniziativa sono stati stanziati cinque milioni di euro per il 2025 e altri cinque milioni per il 2026. Le domande potranno essere presentate fino al 30 giugno, mentre è prevista una seconda finestra dal 8 settembre al 23 ottobre.
I comuni coinvolti e la finalità del progetto trentino per gli immobili
La Provincia di Trento ha individuato 32 comuni coinvolti in questa iniziativa per fermare il declino demografico e la perdita di vitalità urbana nelle zone più isolate o meno centrali. Questi territori presentano un rischio concreto di spopolamento, fenomeno che riduce la presenza di servizi, danneggia l’economia locale e induce al degrado degli edifici. Il progetto offre una risposta concreta destinando risorse economiche per le ristrutturazioni e gli acquisti mirati a rilanciare la vita cittadina e recuperare il patrimonio abitativo esistente.
La visione del presidente maurizio fugatti
Il presidente Maurizio Fugatti ha sottolineato il carattere innovativo del bando, che è riuscito a catturare attenzione non solo a livello locale, ma anche nazionale e internazionale. “Si è creato un interesse che ha superato le aspettative della Provincia, segno di quanto sia sentita l’urgenza di quel rilancio nelle aree marginali”. Però Fugatti ha ricordato che il contributo non rende i lavori “gratuiti”: serviranno investimenti significativi per poter ottenere gli incentivi.
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Modalità di accesso al contributo e criteri di assegnazione
Possono fare domanda persone fisiche che siano già proprietarie o che entro sei mesi diventeranno titolari di un diritto reale su immobili situati nei comuni interessati. Per ciascun richiedente il limite massimo prevede contributi per non più di tre abitazioni. Tuttavia, è necessario realizzare almeno un intervento di recupero sulla casa destinata a prima abitazione, che può essere utilizzata personalmente oppure affittata a canone moderato con un obbligo minimo decennale.
Il contributo per la ristrutturazione raggiunge il 40% della spesa in centri storici, mentre scende al 35% nelle altre zone. Le spese ammesse devono andare da un minimo di 10mila euro a un tetto massimo di 200mila euro. Nel caso di acquisto, l’agevolazione copre il 20% del valore dell’immobile riqualificato, con un tetto massimo di spesa ammessa pari a 100mila euro.
Questi limiti definiscono un quadro chiaro che orienta gli investimenti e le operazioni di riqualifica. I numeri mostrano un’attenzione rivolta soprattutto al recupero dell’esistente.
Condizioni particolari sugli immobili
“Il recupero deve riguardare soprattutto la casa destinata a prima abitazione, che può essere utilizzata direttamente dal proprietario oppure concessa in affitto a canone moderato per almeno dieci anni”.
Come presentare domanda e i servizi attivati per l’informazione
Le domande dovranno essere inoltrate esclusivamente online, attraverso “La Stanza del cittadino”, una piattaforma presente sul sito ufficiale della Provincia di Trento. Non sono previste altre forme di invio. Per chiarire dubbi o avere informazioni è stato attivato un numero telefonico dedicato, 0461.492712, e una casella e-mail, recuperocentristorici@provincia.tn.it, da usare esclusivamente per richieste di chiarimenti relative al bando.
Questo sistema garantisce che i cittadini possano accedere al supporto necessario durante la fase di iscrizione. La scelta di concentrarsi su pochi canali consente un’affidabilità maggiore nella gestione delle richieste.
Il calendario delle due finestre temporali per presentare domanda lascia la possibilità di un confronto diretto e una seconda opportunità per chi non riuscisse a completare entro la prima scadenza. Gli interessati avranno tempo fino al 30 giugno per candidarsi e successivamente dall’8 settembre al 23 ottobre per una nuova presentazione.
Focus sui risultati e aspettative del progetto provinciale
Il progetto della Provincia di Trento si muove su un terreno sensibile, quello del recupero urbano in contesti che rischiano di perdere popolazione e servizi. L’assegnazione di contributi per milioni di euro arriva dopo l’identificazione puntuale delle aree più fragili. Questi fondi mettono a disposizione risorse per intervenire sulla qualità dell’abitare e attivare meccanismi di ripopolamento.
Gli uffici coinvolti hanno rilevato da subito un interesse notevole intorno al bando, con numerose richieste di informazioni sin dalla pubblicazione. L’iniziativa ha provocato una risposta anche oltre i confini provinciali, segno della difficoltà comune che riguarda paesi e piccoli centri in tutta Italia.
Vincolo di destinazione dell’alloggio
Il modello varato tiene conto di esigenze abitative concrete, chiedendo un impegno minimo: chi riceve il contributo deve destinare l’alloggio a uso proprio o a locazione controllata per almeno dieci anni. Questo vincolo mostra la volontà di evitare speculazioni e favorire una riqualificazione durevole.
Le prossime settimane saranno decisive per capire a quanti cittadini e famiglie sarà possibile garantire un sostegno reale. L’avvio delle iscrizioni è il primo passo per mettere in moto questa sfida territoriale.