Continua a crescere la quota di affidamenti diretti senza gara nelle forniture e servizi del 2024, dice anac

Continua a crescere la quota di affidamenti diretti senza gara nelle forniture e servizi del 2024, dice anac

Nel 2024 in Italia oltre il 98% delle acquisizioni pubbliche è avvenuto tramite affidamenti diretti, soprattutto sotto la soglia di gara, sollevando preoccupazioni su trasparenza e legalità negli appalti.
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Nel 2024 in Italia oltre il 98% delle acquisizioni pubbliche è avvenuto tramite affidamenti diretti, soprattutto sotto la soglia di gara, sollevando preoccupazioni sull’efficacia della trasparenza e della concorrenza negli appalti pubblici. - Gaeta.it

Nel 2024 la stragrande maggioranza delle acquisizioni di servizi e forniture pubbliche in Italia è stata realizzata tramite affidamenti diretti, con un’incidenza che supera il 98% del totale. A evidenziarlo è il presidente dell’Anac, Giuseppe Busìa, nel corso della Relazione annuale presentata al Parlamento. Il fenomeno di ricorso alle procedure senza gara si concentra particolarmente in una fascia di importi appena sotto la soglia che ancora richiede forme di competizione.

La predominanza degli affidamenti diretti nel 2024

Nel corso del 2024 le amministrazioni pubbliche italiane hanno affidato la maggior parte delle commesse di servizi e forniture senza avviare procedure concorrenziali. Secondo i dati esposti da Busìa, tali affidamenti diretti rappresentano quasi il 98% delle acquisizioni totali. Questo significa che soltanto una minima parte degli appalti ha seguito forme di gara aperte o selettive, previste dalla normativa europea e nazionale per garantire trasparenza e concorrenza.

La concentrazione così alta di affidamenti diretti si traduce in un ridotto controllo sulle modalità di scelta dei fornitori, lasciando margini più ampi a procedure meno trasparenti o alla discrezionalità degli enti. Lo scenario si complica se si considera che molti di questi affidamenti sono effettuati poco sotto le soglie previste per l’obbligo di gara, dove la normativa consente semplificazioni. L’Anac ha più volte segnalato il rischio che tali pratiche possano favorire le esternalizzazioni senza concorrenza e aumentare il rischio di pratiche illecite.

L’aumento degli affidamenti non concorrenziali vicino alla soglia di 140.000 euro

Il presidente Busìa ha posto l’attenzione su un fenomeno cresciuto rapidamente negli ultimi anni: l’aumento degli affidamenti diretti di importo compreso tra 135.000 e 140.000 euro. Questa fascia riguarda i contratti appena sotto la soglia superata la quale l’ente è obbligato a lanciare una procedura aperta o ristretta. La Relazione segnala che nel 2024 questa categoria ha più che triplicato il proprio peso rispetto al 2021, quando il limite era fissato a 75.000 euro.

Questa tendenza indica una pratica diffusa di affidare commesse con importi che si posizionano strategicamente sotto la soglia di gara, così da evitare la concorrenza pubblica. Ciò riduce la trasparenza delle procedure e limita la partecipazione di altri operatori economici, con possibili effetti negativi sulla qualità dei servizi offerti e sugli equilibri di mercato. Il fenomeno mostra anche come le modifiche delle soglie influenzino direttamente i comportamenti degli enti e operatori coinvolti.

Le implicazioni per la trasparenza e la legalità nelle procedure pubbliche

L’allarme lanciato da Anac mette in luce un problema strutturale nella gestione degli appalti pubblici italiani. La diffusione degli affidamenti diretti riduce il ricorso alla competizione tra fornitori, misura ritenuta essenziale per assicurare prezzi equi e servizi adeguati ai cittadini. Inoltre, aumenta la probabilità che si verifichino situazioni di conflitto di interessi, favoritismi o altre forme di mala gestione.

Le autorità nazionali lavorano per promuovere una cultura della gara aperta e per adeguare le normative alle esigenze di trasparenza. Nonostante ciò, la diffusa pratica degli affidamenti diretti indica resistenze e difficoltà che derivano sia da aspetti organizzativi interni alle amministrazioni, sia da una certa propensione a semplificare le procedure bypassando controlli estesi.

La rilevanza crescente degli affidamenti sotto soglia

La rilevanza crescente degli affidamenti sotto soglia impone una riflessione sulle modalità con cui gli enti pubblici programmano e gestiscono le commesse, alla ricerca di un equilibrio tra rapidità e trasparenza. Solo tenendo sotto osservazione questi meccanismi si potrà evitare un indebolimento del sistema di controllo e migliorare la qualità complessiva degli acquisti pubblici.

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