Confermata la custodia cautelare per i cugini di saman abbas condannati all’ergastolo a bologna

Confermata la custodia cautelare per i cugini di saman abbas condannati all’ergastolo a bologna

Il tribunale del Riesame di Bologna conferma la custodia cautelare per Noman Ulhaq e Ikram Ijaz, condannati all’ergastolo per l’omicidio di Saman Abbas, dopo il rigetto dei ricorsi delle difese.
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Il tribunale del Riesame di Bologna ha confermato la custodia cautelare in carcere per i due cugini condannati all’ergastolo per l’omicidio di Saman Abbas, rafforzando la sentenza di appello. - Gaeta.it

Il caso di saman abbas, la ragazza di 18 anni uccisa a Novellara, continua a muovere la giustizia italiana con decisioni recenti che mantengono in carcere i due cugini condannati per il suo omicidio. Dopo la sentenza di appello che ha ribaltato l’assoluzione iniziale e ha inflitto l’ergastolo ai protagonisti della vicenda, il tribunale del Riesame di Bologna ha confermato la custodia cautelare per Noman Ulhaq e Ikram Ijaz, due degli imputati più coinvolti. I dettagli dell’ultimo pronunciamento e la svolta nel processo meritano un approfondimento per capire le tappe di questa vicenda giudiziaria.

Il rigetto del ricorso al tribunale del riesame di bologna

Il 30 maggio si è svolta l’udienza davanti al tribunale del Riesame di Bologna per valutare i ricorsi presentati dalle difese di Noman Ulhaq, 38 anni, e Ikram Ijaz, 32 anni. Entrambi erano stati condannati all’ergastolo dalla Corte d’assise d’appello di Bologna il 18 aprile per l’omicidio di saman abbas, ma in precedenza erano stati assolti nel primo grado di giudizio a Reggio Emilia, decisione che aveva portato alla loro immediata scarcerazione il 19 dicembre 2023.

La Procura generale aveva richiesto di mantenere la custodia cautelare in carcere, considerata necessaria per evitare il rischio di fuga o inquinamento delle prove. Il tribunale del Riesame ha respinto i ricorsi senza modificarne la misura cautelare, confermando così la permanenza dietro le sbarre per entrambi. Il collegio giudicante, presieduto da Pier Luigi di Bari con relatore Silvia Monari, ha stabilito che le motivazioni della decisione saranno depositate entro 45 giorni. Il rigetto rappresenta una conferma del giudizio di secondo grado e rafforza la posizione della Procura generale nel procedimento.

La sentenza di appello e la revisione delle pene

Il 18 aprile, la Corte d’assise d’appello di Bologna ha rivisto completamente il verdetto del primo grado pronunciato a Reggio Emilia. Nei confronti di Noman Ulhaq e Ikram Ijaz è stata inflitta la pena dell’ergastolo per la loro partecipazione all’omicidio di saman abbas, mentre lo zio della ragazza, Danish Hasnain, ha visto la sua condanna aumentare da 14 a 22 anni di carcere. I genitori della vittima, Shabbar Abbas e Nazia Shaheen, erano già stati condannati all’ergastolo nel medesimo procedimento.

Questa sentenza ha rimescolato le carte dopo che, nel dicembre 2023, i due cugini erano stati assolti. Il cambiamento di giudizio è scaturito dal nuovo esame di prove e testimonianze che ha convinto la Corte d’appello della colpevolezza degli imputati. La conferma della custodia cautelare fa parte di quest’ultima fase processuale e sottolinea la gravità delle accuse e delle pene comminate.

I risvolti procedurali e le attese per le motivazioni

Il tribunale del Riesame ha confermato senza aggiunte la detenzione dei cugini Ulhaq e Ijaz e ha annunciato che entro 45 giorni saranno depositate le motivazioni ufficiali del rigetto del ricorso. Queste motivazioni saranno fondamentali per chiarire nel dettaglio le ragioni con cui il tribunale ha deciso di mantenere la custodia cautelare in carcere, una scelta che ha forti ripercussioni sul futuro processuale degli imputati.

L’udienza del 30 maggio ha rappresentato un passaggio importante, non solo perché ha rigettato la richiesta dei difensori ma anche perché ha confermato la linea dura della Procura generale di Bologna nel contrastare ogni tentativo di ridurre le misure cautelari in questa vicenda. Prossimamente, l’attesa per il deposito delle motivazioni fornirà nuovi elementi per seguire passo dopo passo il cammino processuale di uno dei casi di cronaca più rilevanti di questi anni.


Lo sviluppo del procedimento giudiziario legato all’omicidio di saman abbas prosegue con decisioni che pesano sulle sorti dei condannati. La custodia cautelare per i due cugini resta in vigore dopo il rigetto del tribunale del Riesame di Bologna, rafforzando l’esito della sentenza d’appello del 18 aprile. Il caso continuerà a essere seguito con attenzione dagli operatori della giustizia e dall’opinione pubblica.

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