Condanne per 40 falsari di banconote a Napoli, giro d'affari da 6 milioni di euro smantellato

Condanne per 40 falsari di banconote a Napoli, giro d’affari da 6 milioni di euro smantellato

Un’organizzazione criminale radicata nel quartiere Mercato di Napoli è stata sgominata dai carabinieri, con 40 condanne per produzione e distribuzione di banconote false in euro e un giro d’affari milionario.
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I carabinieri hanno smantellato a Napoli una rete di falsari che produceva e vendeva banconote false, con 40 condanne per un totale di 138 anni di carcere. - Gaeta.it

Un sistema per la produzione e distribuzione di banconote false nato in un locale del quartiere Mercato a Napoli è stato sgominato dai carabinieri del nucleo antifalsificazione monetaria. Sono arrivate condanne per 40 persone coinvolte in un giro d’affari da milioni di euro. Le indagini, coordinate dalla Dda di Napoli, hanno portato allo smantellamento di una rete che operava con ruoli precisi e territori ben definiti.

Operazione “partenope”, una rete di falsari radicata nel centro storico di napoli

L’8 aprile 2024 i carabinieri hanno bloccato 63 persone coinvolte in una organizzazione accusata di produrre e vendere banconote false in euro. Attraverso intercettazioni, pedinamenti e servizi di osservazione, gli investigatori hanno portato alla luce un sistema che usava un appartamento, chiamato basso, come punto centrale per il traffico illecito. Quello spazio non serviva solo come magazzino ma era anche una vera e propria rivendita. Il quartiere Mercato, storico centro di Napoli, è stato il cuore delle attività illegali.

Le forze dell’ordine hanno arrestato 48 persone subito e hanno imposto misure cautelari a 15 sospettati, fra arresti domiciliari e divieti di dimora nel capoluogo campano. Un arresto è stato eseguito in Francia, a conferma dello sviluppo transnazionale del traffico. Alcuni acquirenti poche ore dopo sono stati colti in flagranza mentre erano diretti all’estero, tra loro anche cittadini francesi.

Suddivisione dei ruoli e strategie adottate dentro l’organizzazione criminale

Le indagini hanno rivelato una struttura organizzata con ruoli ben distinti. Al vertice della rete c’erano i capi e gli organizzatori che coordinavano le operazioni. I custodi avevano il compito di proteggere il locale dai controlli delle forze dell’ordine. I corrieri trasportavano il denaro falso fuori da Napoli, mentre le vedette sorvegliavano le zone circostanti per avvisare in caso di movimenti sospetti o irruzioni. Tra le figure meno evidenti ma indispensabili spiccava un addetto alle pulizie, incaricato di mantenere ordine e sicurezza senza destare attenzioni.

Questo schema riflette un modello collaudato di criminalità organizzata, in cui ogni elemento ha una funzione specifica, pensata per far circolare la merce contraffatta con minori rischi. Le azioni sul territorio erano costanti, con un sistema efficiente per rifornire mercati secondari e singoli compratori.

Risvolti processuali e verdetto: 138 anni di carcere per i coinvolti

Il procedimento giudiziario si è concluso con un giudizio abbreviato davanti al gip di Napoli. Sono state inflitte pene complessive per 138 anni di carcere a 40 imputati ritenuti i nodi principali dell’organizzazione. La sentenza ha disposto anche la confisca e la distruzione delle banconote sequestrate, impedendo così ulteriori usi illeciti del denaro falso recuperato.

Non è stata riconosciuta la aggravante di aver agevolato il clan Mazzarella, un gruppo camorristico noto nel centro di Napoli, malgrado indagini approfondite in quel senso. I giudici si sono concentrati sulle responsabilità individuali legate direttamente al commercio delle banconote contraffatte.

Impatto sul territorio e attenzione alle attività di falsificazione in italia

Il sequestro e le condanne fanno emergere un fenomeno di contraffazione che non è solo un’evidente violazione della legge ma anche una minaccia per l’economia locale. La presenza di banconote false in circolazione rallenta commerci e rapporti finanziari, creando un danno tangibile a negozianti e cittadini. Le forze dell’ordine mostrano quindi una costante attenzione a questo tipo di attività criminali e hanno intensificato i controlli nel centro storico di Napoli.

Napoli resta un punto sensibile per il passaggio di denaro falso, ma lo smantellamento di questa rete e le pene inflitte rappresentano un segnale deciso verso chi tenta di alimentare mercati illegali. Il lavoro dei carabinieri del nucleo antifalsificazione monetaria si conferma centrale per contenere una minaccia spesso difficile da estirpare.

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