Condannato a 22 anni per l’omicidio della sarta di gissi uccisa con una coltellata

Condannato a 22 anni per l’omicidio della sarta di gissi uccisa con una coltellata

La corte d’assise di Lanciano condanna Flavio Meo a 22 anni per l’omicidio di Carolina D’Addario a Gissi durante una rapina, con indagini decisive dei carabinieri e forte impatto sulle comunità di Chieti.
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La corte d'assise di Lanciano ha condannato a 22 anni Flavio Meo per l'omicidio di Carolina D'Addario, 84 anni, uccisa durante una rapina a Gissi nel dicembre 2023. - Gaeta.it

La corte d’assise di lanciano ha emesso la sentenza per il caso dell’omicidio di carolina d’addario, 84 anni, trovata senza vita nel dicembre del 2023 nella sua abitazione a gissi. Flavio Meo, 61 anni, residente a palmoli, è stato riconosciuto colpevole di averla uccisa durante una rapina. La vicenda ha avuto un forte impatto sulle comunità della provincia di chieti, portando alla luce le dinamiche di un crimine violento che ha interrotto la quotidianità e la tranquillità del piccolo paese.

La dinamica del delitto e la condanna di flavio meo

Il 23 dicembre 2023, carolina d’addario è stata raggiunta da una coltellata al polmone sinistro all’interno della sua casa di gissi. Secondo la ricostruzione della procura, flavio meo si sarebbe introdotto nell’abitazione con l’intento di rapinare l’anziana sarta. L’uomo, disoccupato e residente a palmoli, si era portato un coltello di 22 centimetri per intimorire la vittima e ottenere denaro. La situazione ha però preso una piega drammatica a seguito della reazione di carolina, che ha cercato di difendersi. Meo ha inferto una coltellata che ha causato la morte immediata.

Dettagli dell’aggressione e furto

Subito dopo l’aggressione, l’uomo ha trafugato oltre ventimila euro in contanti e altri oggetti preziosi che erano in casa. Questi dettagli hanno reso evidente il carattere aggravato del delitto, motivo per cui il pubblico ministero vincenzo chirico aveva richiesto una pena di 30 anni di reclusione. La famiglia della vittima, assistita dalla parte civile, aveva chiesto invece l’ergastolo per l’imputato. Alla fine la corte ha stabilito una condanna a 22 anni.

I sospetti iniziali e le indagini dei carabinieri

Inizialmente la morte di carolina d’addario era stata interpretata come naturale. La figlia e i nipoti della donna, mentre preparavano i funerali, hanno notato che alcuni dettagli non tornavano. Sul corpo della donna c’era una ferita sanguinante, e inoltre erano spariti la fede nuziale, un paio di orecchini e una collanina che l’anziana portava sempre. Questi elementi hanno insospettito la famiglia che si è rivolta immediatamente ai carabinieri.

Le forze dell’ordine hanno raccolto testimonianze e analizzato con attenzione il luogo del delitto. In particolare, un video di una telecamera nelle vicinanze ha mostrato movimenti sospetti che hanno indirizzato le indagini verso flavio meo, già presente nelle immagini in prossimità della casa della vittima il giorno dell’omicidio. A quel punto è scattato l’arresto. I carabinieri hanno recuperato la refurtiva nascosta in una intercapedine dell’abitazione di meo e l’arma del delitto gettata in un dirupo vicino, che è stata sequestrata come prova decisiva.

Impatto sulla comunità di gissi e palmoli

La vicenda ha sconvolto i piccoli centri di gissi e palmoli, comuni nella provincia di chieti. Nel dicembre del 2023, a pochi giorni dalle festività natalizie, la morte violenta di un’anziana che viveva in un ambiente tranquillo ha attirato l’attenzione di molti. L’episodio ha sollevato domande sulla sicurezza delle persone più anziane e più vulnerabili in queste aree.

Il processo e la sentenza hanno rappresentato un momento di chiusura formale, ma anche un monito per le istituzioni locali sul tema della prevenzione della criminalità. Le forze dell’ordine hanno sottolineato quanto sia importante la collaborazione della cittadinanza, testimoniata dalla segnalazione delle incongruenze da parte della famiglia della vittima. La risposta investigativa ha dimostrato come numeri e prove concrete si rivelino fondamentali per assicurare giustizia anche in realtà più piccole.

Un ricordo indelebile

Il caso resterà negli annali delle cronache locali per il modo in cui una comunità si è attivata a seguito di un evento tragico. Il ricordo di carolina d’addario continuerà a vivere proprio grazie all’impegno portato avanti per far emergere la verità sulla sua morte.

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