Il 17 aprile 2025, l’Aula Magna della Sapienza a Roma ospiterà un evento straordinario per le celebrazioni pasquali, presentato dall’Istituzione Universitaria dei Concerti. Sarà il palcoscenico ideale per l’esecuzione de “La Misa a Buenos Aires”, conosciuta come Misa Tango, di Martin Palmeri. Questo concerto, unico nel suo genere e fuori abbonamento, sarà caratterizzato da una fusione di stili musicali e un forte messaggio di pace.
Una serata di musica e spiritualità
La Misa Tango, scritta nel 1996 da Martin Palmeri, rappresenta un interessante incrocio tra tradizione cristiana e cultura popolare argentina. In questo concerto partecipano diversi cori, tra cui il Coro dell’Accademia Italiana Muzio Clementi, il Coro di Via Montello, il Coro New Melody e la Corale Koinè, accompagnati dalla Xylon Orchestra. Tra i solisti coinvolti ci sono il pianista Roman Baraback, il bandoneonista Cristiano Lui e il soprano Monica Cucca, diretti da Paolo Matteucci.
Il concerto prenderà avvio alle ore 19:30 e si preannuncia come un’opportunità unica per ascoltare una composizione che, pur radicata nella liturgia, incorpora elementi del tango, un genere musicale che ha dominato le sale da ballo e i caffè di Buenos Aires. Il direttore d’orchestra, Matteucci, sottolinea come la Misa Tango riesca a coniugare l’espressività teatrale con la sobrietà delle opere sacre, una caratteristica che richiama la tradizione di Mozart.
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Un connubio di culture
La Misa Tango si distingue per la sua capacità di far incontrare due universi apparentemente distanti. Da un lato, la musica sacra, legata a ritualità e solemnità. Dall’altro, il tango, cuore pulsante della cultura urbana argentina. Palmeri riesce a tradurre questo incontro in note che rimandano a sentimenti complessi, creando momenti di intensa spiritualità e di riflessione.
L’opera culmina con l’Agnus Dei, un brano che rappresenta un’invocazione alla pace. Il testo viene dapprima interpretato da un solista e poi si amplia coinvolgendo il coro e tutti gli strumenti dell’orchestra, con una progressione che sposta la musica da toni imperativi a richieste più supplichevoli. Questo passaggio mira a sottolineare un messaggio universale di speranza e unità, rendendo l’interpretazione ancora più emozionante.
L’orchestra Xylon e il suo percorso artistico
L’orchestra Xylon, il cui nome deriva dal greco “legno”, è stata fondata nel 2006 a Roma da Paolo Matteucci. Il suo obiettivo è quello di esplorare diverse forme musicali, spaziando dai concerti da camera a performances sinfoniche che includono anche intermezzi e ouverture del patrimonio culturale italiano. Questa versatilità le consente di presentare il tango in un contesto inusuale, mescolando generi e influenze.
Con il suo approccio ecumenico alla musica, Xylon ha anche eseguito colonne sonore cinematografiche, jazz e brani d’opera, rendendo ogni esibizione un’esperienza unica. Il progetto di Matteucci è visualizzato come una piattaforma di creazione e interpretazione che abbraccia una vasta gamma di espressioni musicali, favorendo un dialogo tra il pubblico e gli artisti.
Un evento memorabile
La Misa Tango, in questo senso, si colloca perfettamente nel percorso artistico dell’orchestra e rappresenta un’occasione di riflessione e celebrazione attraverso la musica. Il concerto del 17 aprile promette di essere un momento indimenticabile per la comunità romana e per tutti gli appassionati di musica.