Una cerimonia silenziosa e carica di emozione ha coinvolto la città di pescara nello stadio adriatico “giovanni cornacchia”, dove è stato ricordato fatime lossou gavor, la giovane tragicamente scomparsa nel mare davanti a uno stabilimento della città. Il ricordo ha unito istituzioni e cittadini, con una presenza principalmente giovanile coinvolta nel progetto estivo “lo sport non va in vacanza”. Questa iniziativa, che si svolge ogni anno, mira a mantenere vivi i valori dello sport e della comunità attraverso attività inclusive.
La cerimonia di commemorazione a pescara
La mattina dello scorso giorno allo stadio adriatico di pescara si è svolta una raccolta e commossa cerimonia dedicata a fatime lossou gavor. Il luogo scelto non è stato casuale: quel campo ha accolto i bambini e le bambine iscritti al progetto “lo sport non va in vacanza”, dove fatime aveva partecipato. Il momento clou è stato una coreografia umana disposta a forma di cuore, con la scritta “fatime” al centro. Al termine, un minuto di silenzio ha accompagnato lo sguardo rivolto al cielo, seguito da un lungo applauso. Questo gesto semplice ha trasmesso un senso di unione tra chi ha partecipato e la memoria della giovane. L’atmosfera nello stadio è stata carica di rispetto e partecipazione, merito soprattutto dei più piccoli che hanno saputo testimoniare un sentimento profondo senza parole.
I rappresentanti istituzionali presenti
Alla manifestazione ha preso parte un folto gruppo di rappresentanti istituzionali: l’assessore allo sport di pescara, patrizia martelli; il presidente del coni abruzzo, antonello passacantando; il consigliere comunale e delegato coni pescara, adamo scurti; il coordinatore regionale di educazione fisica, guido grecchi; il referente d’ambito dell’aquila, roberto pignalberi; le ex referenti del progetto, marcella rolandi e tiziana carducci. Erano poi presenti i responsabili del progetto, giuliano natale e alessandro cafarelli. La rappresentanza ampia ha confermato il valore attribuito da istituzioni e sportivi a questo evento commemorativo.
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Il significato del gesto e le parole di chi ha partecipato
L’assessore martelli ha definito il momento commovente e “indimenticabile”. Ha sottolineato come quel cuore umano rappresentasse non solo l’innocenza dell’infanzia, ma anche la capacità dello sport di parlare un linguaggio universale. Ha ricordato come la memoria di fatime resti viva nella comunità, grazie a eventi capaci di convogliare valori come inclusione, empatia e ricordo. La sua dichiarazione ha rimarcato la partecipazione calorosa dell’amministrazione comunale e l’importanza di tali iniziative.
Antonello passacantando, presidente del coni abruzzo, ha enfatizzato il ruolo dello sport come occasione di riflessione e solidarietà. Fatime, ha detto, era parte della comunità sportiva locale, giovane e piena di progetti. Il suo intervento ha richiamato il valore dello sport oltre la competizione, sottolineandone la funzione di famiglia e sostegno sociale. Il ricordo si lega quindi a un impegno pubblico a trasmettere valori condivisi di rispetto e unità, anche attraverso attività sportive rivolte ai giovani.
Il progetto “lo sport non va in vacanza” e il contesto della tragedia
Il ricordo di fatime si inserisce nel contesto del progetto “lo sport non va in vacanza”, attivo da anni a pescara con l’obiettivo di offrire a bambini e adolescenti opportunità di gioco e attività fisica inclusiva nel periodo estivo. Questa iniziativa promuove un ambiente sicuro e aggregante, in cui i giovani possono trascorrere il tempo libero sviluppando anche competenze relazionali e sociali. In questo scenario, fatime aveva trovato un luogo dove crescere e integrarsi prima dell’incidente che ne ha stroncato la vita.
La tragedia si è consumata nel tratto di mare antistante uno stabilimento in centro città, lasciando un vuoto profondo nella comunità locale. La cerimonia e il progetto sportivo diventano così un modo per mantenere viva la sua memoria e rafforzare quei legami che lo sport può creare. Le attività estive proseguono con l’obiettivo di rendere sempre più accessibile e inclusivo il momento dedicato al gioco e allo sport, nonostante la perdita che ha colpito la città. Il ricordo di fatime permea questi incontri, fungendo da stimolo a custodire i valori condivisi e l’attenzione verso i più giovani.