Commemorazione a palermo per rocco chinnici a 42 anni dalla strage del 1983

Commemorazione a palermo per rocco chinnici a 42 anni dalla strage del 1983

Palermo ricorda il giudice rocco chinnici e le vittime dell’attentato del 1983 in via pipitone federico, sottolineando l’eredità del suo metodo antimafia che ha influenzato italia ed europa.
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Il 29 luglio 2025 Palermo commemora il giudice Rocco Chinnici, ucciso nel 1983 dalla mafia, ricordando il suo innovativo contributo alla lotta contro la criminalità organizzata e la sua eredità nella giustizia italiana ed europea. - Gaeta.it

Il 29 luglio 2025 Palermo ricorda il giudice rocco chinnici, ucciso 42 anni fa con un attentato dinamitardo davanti casa sua in via pipitone federico. L’attentato causò anche la morte di tre persone che lo affiancavano nella lotta alla mafia. La cerimonia segna una tappa importante nella memoria di chi ha combattuto la criminalità organizzata in italia.

Il contesto e i fatti della strage del 29 luglio 1983

Quel pomeriggio del 1983 una Fiat 126 carica di tritolo esplose davanti al civico 59 di via pipitone federico, a palermo. Il giudice rocco chinnici perse la vita sul colpo. Con lui morirono il maresciallo mario trapassi, l’appuntato salvatore bartolotta e il portiere dello stabile stefano li sacchi. L’attentato rappresentò uno degli episodi più violenti di quella terribile stagione di mafia. Le modalità dell’attentato indicarono una chiara volontà di colpire un simbolo della giustizia. Il rocco chinnici aveva avviato un metodo d’indagine improntato alla collaborazione tra forze di polizia e magistratura, una strategia che avrebbe rivoluzionato le indagini antimafia.

La commemorazione a palermo e la partecipazione delle istituzioni

Nella mattinata del 29 luglio 2025, sul luogo della strage sono state deposte corone d’alloro in memoria delle vittime. All’evento erano presenti i figli del giudice, caterina e giovanni chinnici, insieme al sindaco di palermo roberto lagalla e all’assessore regionale nuccia albano. Nella vicina chiesa di san michele arcangelo è stata celebrata una messa in suffragio. Questa commemorazione ha ribadito la centralità del giudice chinnici nella storia della lotta alla mafia, confermando l’importanza di custodire questa memoria collettiva per le future generazioni.

Il contributo di rocco chinnici e l’eredità nel contrasto alla mafia

Caterina chinnici, europarlamentare e figlia di rocco, ha ricordato il ruolo innovativo del padre. Il giudice ha ideato il pool antimafia, un modello basato sull’interscambio delle informazioni tra polizia giudiziaria e magistratura, oltre a introdurre le prime misure patrimoniali e indagini finanziarie nella lotta contro la criminalità organizzata. Questa metodologia, partita da palermo, ha segnato un punto di svolta e ha ispirato legislazioni europee nel campo della giustizia e sicurezza. Nel suo intervento ha ricordato anche quanto sottolineato dal procuratore europeo che ha dichiarato di ispirarsi proprio all’operato di chinnici per il lavoro sul contrasto alle organizzazioni criminali a livello continentale.

Il significato della ricorrenza per la memoria e la giustizia

Ricordare oggi rocco chinnici significa valorizzare la determinazione e il coraggio di chi ha affrontato la mafia con strumenti nuovi e mirati. La commemorazione a palermo rappresenta non solo un omaggio a chi ha perso la vita, ma un impegno a portare avanti quel metodo che ha consentito di colpire duramente le organizzazioni criminali. Questa giornata rinnova il rispetto per un percorso di giustizia che continua a influenzare magistrati e investigatori in italia e in europa. La memoria di rocco chinnici resta un punto fermo per chi opera nel campo della giustizia e della sicurezza.

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