Come funzionano i dog rescue e le associazioni che salvano i cani abbandonati in Italia

Come funzionano i dog rescue e le associazioni che salvano i cani abbandonati in Italia

In Italia numerose associazioni di dog rescue, come Weimaraner Rescue e Un levriero per la vita, recuperano cani abbandonati o restituiti, offrendo cure gratuite e adottando animali selezionati con attenzione.
Come Funzionano I Dog Rescue E Come Funzionano I Dog Rescue E
In Italia numerose associazioni di volontari recuperano cani abbandonati o restituiti, curandoli e affidandoli gratuitamente a nuove famiglie, con particolare attenzione a razze difficili come i levrieri spagnoli, boxer, carlini e bassotti. - Gaeta.it

In Italia esistono numerosi gruppi di volontari che si occupano di recuperare cani abbandonati o restituiti dalle famiglie. Queste realtà, spesso nate dall’amore per una razza specifica, curano gli animali maltrattati o dismessi e li affidano gratuitamente a nuovi padroni. Le associazioni si sostengono con donazioni e piccoli contributi, e cercano di evitare che i cani cadano nuovamente in situazioni di abbandono.

Il ruolo dei dog rescue e l’organizzazione delle associazioni

I cosiddetti dog rescue si dedicano a salvare cani finiti in situazioni difficili. Spesso sono gruppi di volontari legati da un interesse per un tipo particolare di cane. La loro attività consiste nel recuperare animali provenienti da famiglie che per diversi motivi non riescono più a tenerli. Queste associazioni si costituiscono soprattutto come onlus e si finanziano con donazioni private, quote associative e il 5 x mille.

Il fenomeno di abbandono o restituzione riguarda in particolare alcune razze considerate impegnative per caratteristiche fisiche o di gestione. Il presidente del Weimaraner Rescue, Giuseppe Panuccio, spiega che “i motivi principali sono spesso legati a cambiamenti nelle condizioni personali del proprietario, come la morte, la perdita del lavoro o difficoltà nel controllo del cane, specie se aggressivo o difficile da educare.” Il gruppo assicura la cura gratuita dell’animale e si occupa della sua adozione selezionando accuratamente le nuove famiglie tramite annunci e social network.

Levrieri spagnoli e le associazioni dedicate

I levrieri spagnoli, chiamati galgo, rappresentano un caso delicato di maltrattamento e abbandono. In Spagna, più di 50 mila galgo ogni anno vengono utilizzati per corse o per la caccia, poi abbandonati o soppressi. La legge li considera beni rurali, con una tutela molto limitata. L’associazione Un levriero per la vita, guidata da Nicola Panarelli, si occupa di recuperare questi cani e di inserirli in percorsi di riabilitazione.

I galgo sono in genere docili e riservati nonostante il passato difficile. Chi decide di adottarli deve mettere in conto un periodo di pazienza e addestramento, ma può trovare un compagno tranquillo e affettuoso. La trasformazione del levriero richiede impegno ma regala una relazione stabile e gratificante.

Le associazioni per le razze più diffuse: boxer, carlini e bassotti

Le razze più comuni hanno ognuna associazioni specifiche per il recupero e l’affido degli esemplari abbandonati o in difficoltà. Per esempio, il Rescue boxer La Fenice si dedica a questa razza che richiede una certa esperienza da parte di chi vuole adottare. Manuela Lanceni, la responsabile, sottolinea che “il boxer è una razza energica e robusta, non indicata per chi non ha familiarità con cani di taglia grande e dal temperamento fisico.”

Il Leon’s pug rescue salvacarlino cura invece i carlini, cani di dimensioni ridotte, più facili da gestire e molto adattabili a nuove famiglie. Barbara Glaviano guida l’associazione da oltre quindici anni, aiutando numerosi carlini a trovare una nuova casa. Questi esemplari si ambientano rapidamente e mostrano un carattere affettuoso e tranquillo. Anche i bassotti e altre razze molto diffuse hanno associazioni simili, che seguono percorsi analoghi di recupero.

Adottare un cane tramite un’associazione

Per adottare un cane da una di queste associazioni, il primo passo è contattare il gruppo via mail, inviando una presentazione in cui si racconta la propria situazione e il tipo di cane desiderato. L’associazione valuta la richiesta e organizza un sopralluogo per verificare l’ambiente in cui l’animale vivrebbe. I cani consegnati sono sterilizzati, vaccinati e in buone condizioni di salute.

All’atto dell’affido viene chiesto un contributo simbolico per coprire le spese veterinarie o la quota associativa. I volontari rimangono poi in contatto con chi ha adottato il cane per un periodo, così da assicurarsi che l’animale si ambienti senza problemi. Questi controlli sono fondamentali per evitare che il cane venga ancora una volta abbandonato o restituito.

Le associazioni di dog rescue rappresentano un aiuto concreto per molti animali privi di una famiglia stabile. Il loro lavoro si basa su il recupero, la riabilitazione e l’affido responsabile, evitando così l’insorgere di nuovi casi di abbandono.

Change privacy settings
×