Claudio Lippi, personaggio noto della scena televisiva e musicale italiana, ha compiuto 80 anni il 3 giugno 2025. La sua carriera attraversa diversi decenni, con esperienze da cantante, conduttore, attore e autore. Non sono mancati momenti di difficoltà e controversie, soprattutto negli ultimi anni. In questo racconto si ripercorrono le tappe principali della sua vita, sia professionale che privata, soffermandosi sui suoi successi e sulle situazioni che hanno suscitato attenzione mediatica.
I primi passi: dalla musica alla televisione negli anni ’60 e ’70
Nato a Milano nel giugno del 1945, Claudio Lippi si inserisce in un contesto familiare segnato dal fallimento dell’azienda paterna, un produttore di burro. Questo evento lo spinge a cercare una strada autonoma nell’arte e nello spettacolo. Inizia la sua attività artistica come cantante negli anni Sessanta. Nel 1964 partecipa al Festival delle Rose con il brano “Addio amore”, dando il via a una serie di impegni musicali. Due anni più tardi ottiene un buon riscontro con la canzone “Per ognuno c’è qualcuno”.
Il cantante partecipa a diversi tour, affrontando il pubblico con Memo Remigi, e inizia a farsi conoscere anche come ospite nei programmi più seguiti del tempo, come quelli condotti da Mike Bongiorno e Pippo Baudo. Nel frattempo, fonda insieme al fratello Franco e a Massimo Boldi il gruppo musicale “La pattuglia azzurra”, un progetto che lascia una traccia nel panorama musicale di quel periodo. Negli anni Settanta si cimenta anche in radio e televisione, facendo esordire programmi dedicati ai ragazzi come “Aria aperta” e “Giocagiò”.
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Esperienze nel cinema e televisione
Qualche anno dopo recita nel musicarello “Piange… il telefono”, accanto a Domenico Modugno, inserendosi così anche nella scena cinematografica musicale. Nel 1975 dà voce a tutti i personaggi maschili della serie animata “Barbapapà” ed è uno dei cantanti della celebre sigla di apertura, insieme a Roberto Vecchioni e Orietta Berti. Il 1978 lo vede impegnato in TeleMilano, anticipatrice di Canale 5, dove conduce il varietà “Lo Sprolippio”. La sua presenza nello spettacolo si rafforza anche con l’esordio di quiz e programmi divulgativi negli anni successivi.
Gli anni ’80 e ’90: un volto della tv tra Rai e Mediaset
Nel 1984 Claudio Lippi lascia definitivamente la Rai e passa a Mediaset, dove conduce spettacoli come “Tuttinfamiglia” e “Il buon paese”. In questi contesti affina le doti di presentatore, affiancando intrattenimento e ritmo. Nel giro di pochi anni ottiene nuovamente incarichi in Rai tra il 1988 e il 1990, tra cui la conduzione di “Giochi senza frontiere”. Nel 1990 si trova a sostituire Corrado nel quiz del mezzogiorno “Il pranzo è servito”, un passaggio delicato per mantenere l’attenzione degli spettatori.
La sua carriera continua con improvvise occasioni. Nel 1996 entra alla conduzione di “Mai dire gol”, dopo un litigio tra la Gialappa’s Band e il presentatore Teo Teocoli. Da quel momento partecipa a produzioni di vario genere, spaziando da “Domenica In” a “Buona Domenica”, passando per “La sai l’ultima” e “La prova del cuoco”. Un ruolo particolare lo assume negli anni 2012-2015, quando svolge la funzione di giudice nel programma “Tale e quale show”. Nel 2017 torna come concorrente, esibendosi in interpretazioni curiose, tra cui quella di Amanda Lear.
Pochi programmi vanno senza polemiche: durante il lockdown Lippi definisce Sanremo “solo un marchio”, mentre all’interno del mondo autoriale racconta di un suo brano bocciato, conservato comunque ufficialmente dal notaio. Nel complesso, rimane una figura molto presente nel piccolo schermo, pur alternando momenti positivi ad altri più difficili.
Una presenza costante nella tv italiana
Le controversie recenti e l’allontanamento dalla Rai nel 2023
Nel 2023 la carriera televisiva di Claudio Lippi si imbatte in una crisi forte. Alcune dichiarazioni rilasciate a “La Stampa” suscitano scalpore, poiché contengono giudizi negativi e offensivi su colleghi di lavoro. Questi commenti vengono valutati gravemente dai vertici di Viale Mazzini, che emettono una nota ufficiale per escludere ogni collaborazione futura con Lippi, definendo quei provvedimenti necessari per la tutela della reputazione aziendale.
Nonostante alcune smentite riguardo episodi specifici riportati da stampa, come uno scivolone alla bouvette della Camera, l’evento segna una fase difficile. L’allontanamento dalla Rai rappresenta infatti un punto di rottura in una carriera di oltre cinquant’anni. Le reazioni della stampa e del pubblico evidenziano la complessità del caso. Il conduttore, noto per uno stile garbato e ironico, negli ultimi anni ha mostrato un atteggiamento più avventato e meno cautelativo nei confronti delle sue dichiarazioni pubbliche.
Vita privata: matrimoni, figli e nuovi progetti multimediali
Il privato di Claudio Lippi si è intrecciato spesso con la vita pubblica. Ha sposato la sua prima moglie, Laura Belli, nel 1975. Dal matrimonio è nata una figlia, Lenni. La coppia si separa prima del 1980. Nel 1989 sposa Kerima Simula, con cui ha una secondà figlia, Federica. Il matrimonio termina nel 1994. In seguito Lippi ha una relazione con Luana Ravegnini fino al 1997. Questa storia provoca scandalo, anche per la significativa differenza di età dei due.
Nel 2000 ritorna insieme a Kerima Simula, con cui si risposa, trovando una nuova stabilità familiare. La loro figlia lo rende nonno di Mya. Lippi partecipa attivamente a progetti recenti, come la sua ospitata a maggio 2025 nel programma “Cook40’”, che propone ricette ispirate alle regioni italiane. Inoltre nel 2024 pubblica con Alessandro Battaglia “Teleracconto”, un libro dedicato ai 70 anni della televisione italiana.
Nuove frontiere della comunicazione
Si dedica a iniziative di nuova comunicazione, lanciando una web tv su tubytv.it, canale presente su YouTube, Facebook video, TikTok e Instagram. Questa scelta conferma il tentativo di restare vicino a un pubblico più giovane e con abitudini diverse, mantenendo viva la sua esperienza nel campo della cultura e dell’intrattenimento.
La vita artistica e privata di Claudio Lippi raccontano di una lunga presenza nei media italiani, caratterizzata da alti e bassi, ruoli diversi e risvolti personali che hanno attirato l’attenzione del pubblico e della stampa per oltre mezzo secolo.