Civitavecchia, la guardia costiera sostiene l’associazione caffè africa per un mare accessibile a tutti

Civitavecchia, la guardia costiera sostiene l’associazione caffè africa per un mare accessibile a tutti

La Guardia Costiera di Civitavecchia e l’associazione caffè africa rinnovano il progetto “un posto al sole” per garantire accesso gratuito e inclusivo alle spiagge del Lazio a persone con disabilità motorie e intellettive.
Civitavecchia2C La Guardia Cost Civitavecchia2C La Guardia Cost
La Guardia Costiera di Civitavecchia e l’associazione Caffè Africa rinnovano nel 2025 il progetto gratuito “Un posto al sole” per facilitare l’accesso al mare alle persone con disabilità motorie e intellettive lungo il litorale laziale, con il patrocinio della Regione Lazio e il coinvolgimento di 48 stabilimenti balneari. - Gaeta.it

La collaborazione tra la Guardia Costiera di Civitavecchia e l’associazione caffè africa si rinnova anche nel 2025 per promuovere l’accesso al mare alle persone con disabilità motoria e intellettiva. Il progetto “un posto al sole” offre servizi gratuiti per facilitare la fruizione delle spiagge sul litorale laziale. Le iniziative coinvolgono stabilimenti balneari e istituzioni, con l’obiettivo di garantire una maggiore inclusione nelle attività estive lungo la costa.

Il progetto “un posto al sole” per persone con disabilità

“un posto al sole” ha ormai raggiunto il sesto anno di attività a civitavecchia e nelle località vicine. L’iniziativa nasce per offrire a chi ha disabilità gravi una postazione in spiaggia senza costi, comprendente un ombrellone e due lettini, da prenotare telefonicamente secondo regole precise. L’attenzione si concentra sulle necessità di chi non può facilmente accedere ai servizi balneari, garantendo un ambiente protetto e attrezzato.

Il progetto si rivolge in particolare a soggetti con disabilità motorie e intellettive gravi, garantendo supporto concreto nel momento di usufruire del mare. La prenotazione si svolge telefonicamente e segue un regolamento che disciplinerà tempi e modalità di utilizzo. Non si tratta quindi solo di un servizio, ma di un sistema organizzato per evitare disagi e sovraffollamento, creando così una rete di stabilimenti attenti alle esigenze di tutti.

La gestione dell’iniziativa richiede coordinamento e impegno costante sia da parte di chi organizza sia degli stabilimenti aderenti. In particolare l’associazione caffè africa cura il collegamento con le strutture e gli utenti. La scelta di mantenere il progetto gratuito è significativa per incentivare un’effettiva inclusione senza barriere economiche, basandosi su valori di solidarietà e accessibilità.

Il ruolo della guardia costiera nella promozione e diffusione del progetto

La direzione marittima del Lazio, attraverso la Guardia Costiera di Civitavecchia, ha avuto un ruolo centrale nella diffusione del progetto lungo la costa laziale. L’ente ha collaborato con associazioni e stabilimenti balneari per raggiungere un numero crescente di località e facilitare la condivisione delle informazioni sulle modalità di adesione.

Le strutture coinvolte ora coprono un’ampia fascia costiera che va da Pescia Romana, in provincia di Viterbo, fino a Gaeta nel basso Lazio. Questo territorio esteso fa capire quanto l’iniziativa abbia trovato riscontro positivo tra i gestori e le comunità. Per facilitare l’orientamento tra gli stabilimenti aderenti è stata pubblicata una mappa interattiva sui social network e diffusi elenchi dettagliati attraverso diverse associazioni.

L’impegno della Guardia Costiera si è concentrato anche sulla sensibilizzazione e sulla promozione di una maggiore cultura dell’inclusione nelle attività di mare. Grazie a questa azione, stabilimenti e amministrazioni locali hanno potuto avviare un dialogo più concreto con le associazioni di persone con disabilità, migliorando la qualità dei servizi offerti e l’accesso alle spiagge.

L’aumento degli stabilimenti aderenti e il patrocinio della regione lazio

Nel 2025 il numero di stabilimenti balneari che partecipano all’iniziativa è salito a 48, distribuiti in 14 località differenti lungo il litorale laziale. Questo dato mostra un’espansione significativo rispetto all’anno precedente, con un crescente interesse da parte dei gestori balneari a rendere accessibili le proprie strutture.

Il capitano di vascello Michele Castaldo ha segnalato personalmente i progressi raggiunti, sottolineando come il progetto abbia guadagnato prestigio grazie al patrocinio della regione Lazio. Questo sostegno istituzionale rappresenta un passo formale importante, che contribuisce a rafforzare la credibilità e la visibilità del progetto sul territorio.

Il patrocinio della Regione Lazio ha aperto nuove possibilità di collaborazione, coinvolgendo enti pubblici e realtà associative locali. Ciò favorisce una rete più ampia e un supporto concreto all’iniziativa. Le prospettive future puntano a una sua ulteriore diffusione e consolidamento, per coprire una quota sempre maggiore di litorale e aumentare le opportunità di accesso al mare per tutti.

L’espansione si avverte anche nel miglioramento delle procedure e nella varietà delle strutture coinvolte, che includono stabilimenti più piccoli o gestiti da associazioni senza scopo di lucro. Ci sono quindi segnali concreti di un cambiamento in atto nel rapporto tra la comunità e lo spazio pubblico della spiaggia.

Un posto al sole come modello di inclusione

La Guardia Costiera di Civitavecchia prosegue nel suo impegno a fianco di associazioni e istituzioni per favorire un ambiente marino più accessibile, coinvolgendo stabilimenti lungo il litorale laziale e promuovendo un modello di inclusione che vede nel progetto “un posto al sole” un elemento di riferimento per il futuro.

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