Cisl: dal governo la richiesta di un contratto nazionale per sviluppo, lavoro e sostenibilità sociale

Cisl: dal governo la richiesta di un contratto nazionale per sviluppo, lavoro e sostenibilità sociale

La segretaria generale della Cisl, Daniela Fumarola, chiede al governo un contratto nazionale per sviluppo, lavoro e sostenibilità sociale, sostenendo il dialogo con Giorgia Meloni e promuovendo un patto di responsabilità condivisa.
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La segretaria generale della Cisl, Daniela Fumarola, ha lanciato un appello urgente al governo per un contratto nazionale che promuova sviluppo, lavoro e sostenibilità sociale, invitando a un dialogo concreto e responsabile tra esecutivo e parti sociali. - Gaeta.it

La segretaria generale della Cisl, Daniela Fumarola, ha rilanciato un appello urgente al governo per trasformare le dichiarazioni di intenti in azioni concrete, puntando su un contratto nazionale incentrato su sviluppo, lavoro e sostenibilità sociale. Durante il congresso nazionale del sindacato, Fumarola ha sottolineato come questa intesa debba coinvolgere esecutivo e parti sociali in un programma condiviso per affrontare le sfide economiche e sociali attuali.

La proposta di un contratto nazionale per sviluppo e lavoro

Daniela Fumarola ha spiegato che la strada maestra per affrontare le criticità del Paese passa attraverso un contratto nazionale che definisca impegni precisi tra governo e parti sociali. Questo patto dovrebbe mettere al centro obiettivi chiari legati allo sviluppo economico, alla sostenibilità sociale e al rilancio del mercato del lavoro. L’idea è fissare un quadro stabile di cooperazione che superi i tradizionali contrasti e favorisca una crescita inclusiva, in grado di toccare concretamente la vita dei cittadini.

Secondo la segretaria, serve mettere da parte divisioni ideologiche e ritardi, scegliendo una strategia unitaria con responsabilità condivise. Chi si sottrae a questo confronto, ha ammonito, perde la possibilità di contribuire a un progetto che muove dall’etica della collaborazione. La proposta non si limita a parole, punta ad accordi che vincolino tutte le parti a obiettivi misurabili nel breve e medio termine, al fine di recuperare slancio e coesione sociale in un momento di incertezza economica.

Il sostegno al dialogo sociale promosso da giorgia meloni

Dal congresso la Cisl ha accolto con favore la disponibilità della premier Giorgia Meloni ad aprire un confronto più stretto con i sindacati. Fumarola ha definito questa apertura un primo passo importante, sottolineando però la necessità che non rimanga una mera dichiarazione ma si traduca in un percorso concreto e rapido. Il dialogo sociale, ha detto, deve servire a definire politiche che garantiscano una crescita che non lasci indietro nessuno, con particolare attenzione all’inclusione e alla sostenibilità.

L’impegno condiviso deve rivelarsi nelle azioni, con tempi ridotti per realizzare linee guida efficaci. La Cisl intende monitorare con attenzione la fase operativa, perché solo un percorso autentico potrà dare un senso nuovo alla collaborazione tra governo e sindacati e contribuire a superare le difficoltà del Paese. Lo scopo è tracciare una rotta che rimetta al centro il lavoro e condizioni sociali stabili.

Il patto della responsabilità e l’appello a una coalizione ampia

Lanciato ufficialmente dal congresso il “Patto della responsabilità” è l’invito della Cisl a costruire una coalizione ampia, che coinvolga esecutivo, associazioni sindacali e altri soggetti rilevanti, per condividere e realizzare obiettivi sul piano socioeconomico. La segretaria Fumarola ha indicato che il momento per agire è ora, senza alibi né pregiudizi, e che solo una volontà condivisa può dare concretezza a un progetto di sviluppo sostenibile e lavoro di qualità.

A quel punto, ha evidenziato, la responsabilità è chiara: chi si ritira da questo sforzo collettivo si auto-esclude da un cammino fondato su un’etica di collaborazione, cioè da una possibilità di contribuire attivamente al futuro del Paese. Il patto punta a creare condizioni favorevoli per far ripartire l’economia, assicurare diritti ai lavoratori, e avviare politiche sociali incentrate sulla giustizia e sul sostegno ai più fragili. In questo contesto, il ruolo del sindacato si rafforza come interlocutore fondamentale nel definire l’agenda nazionale.

L’appello della Cisl restituisce un quadro preciso del dialogo politico-sindacale nel 2025, in un clima in cui le decisioni sul lavoro e sviluppo determineranno la direzione del Paese nei prossimi anni.

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