Oggi pomeriggio pavia ha ospitato la nona edizione del Pride cittadino, un evento che ha richiamato circa 1500 partecipanti. Il corteo ha animato le vie principali del centro storico con colori, musica e slogan, puntando l’attenzione sul rispetto dei diritti della comunità Lgbti+ e sugli attacchi che subisce. La manifestazione ha coinvolto istituzioni locali e cittadini, mettendo in evidenza temi sociali e politici ancora aperti.
Il percorso e la partecipazione alla manifestazione
Il corteo del Pavia Pride 2025 è partito da piazzale Ghinaglia nel primo pomeriggio, con una folla variopinta e festosa. I partecipanti hanno attraversato il Ponte Coperto, simbolo noto della città, per poi proseguire lungo Strada Nuova, nel cuore della parte storica. La camminata si è conclusa davanti al Castello Visconteo, un’area dove tradizionalmente si concludono eventi pubblici. La presenza di canti e balli ha reso l’atmosfera vivace e coinvolgente, attirando l’attenzione di passanti e residenti.
L’organizzazione ha ricevuto il patrocinio ufficiale del Comune e della Provincia di Pavia, a dimostrazione di un sostegno istituzionale. Tra le autorità era presente Alice Moggi, vicesindaco della giunta di centrosinistra che amministra il capoluogo lombardo. La sua partecipazione ha confermato l’attenzione della politica locale verso le tematiche legate ai diritti civili e all’inclusione.
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Il messaggio della nona edizione e il ruolo di coming-aut
Il titolo scelto per la manifestazione era “Battagliere. Senza diritti non c’è pace”. Questa dicitura ha avuto il compito di racchiudere le rivendicazioni e il clima della giornata. Cecilia Bettini, presidente dell’associazione Coming-Aut, ha preso la parola per spiegare gli obiettivi e le motivazioni della protesta. Ha evidenziato come la comunità Lgbti+ sia sotto attacco da parte di forze istituzionali che la descrivono come un nemico da cancellare.
Per Bettini, la risposta a questa ostilità sta nella resistenza pacifica, che il movimento porta avanti da sempre. L’impegno continua nella richiesta di una società che riconosca e rispetti il valore e la dignità di ciascuna persona, senza discriminazioni. Le parole espresse hanno sottolineato la determinazione di chi partecipa a questa battaglia, rinnovando l’appello per il riconoscimento dei diritti umani fondamentali.
Cori per la pace e appelli durante il corteo
Nel corso della manifestazione, tra lo sfondo colorato e le varie voci, si sono levati più volte cori con il messaggio “Palestina libera”. Questi interventi hanno richiamato l’attenzione sulle tensioni internazionali e sulla necessità di pace, collegando tematiche sociali locali a questioni globali. Gli slogan hanno fatto da ponte tra diverse istanze di giustizia e diritti, mostrando la volontà del gruppo di esprimere solidarietà oltre i confini nazionali.
Gli appelli per la pace hanno scandito il ritmo del corteo e sono stati ripetuti a più riprese, segnalando una continuità nel messaggio. L’evento ha così espresso, oltre alle rivendicazioni per i diritti della comunità Lgbti+, un impegno verso valori più ampi come la convivenza pacifica e il rispetto reciproco, temi che restano al centro del dibattito pubblico anche nella città di pavia.