Cinque referendum abrogativi su lavoro e diritti dei cittadini: ecco la mobilitazione a Genova

Cinque referendum abrogativi su lavoro e diritti dei cittadini: ecco la mobilitazione a Genova

A Genova, un banchetto informativo ha riunito organizzazioni e cittadini per sostenere cinque referendum abrogativi su lavoro, precarietà e diritti di cittadinanza, promuovendo dignità e partecipazione attiva.
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Cinque referendum abrogativi su lavoro e diritti dei cittadini: ecco la mobilitazione a Genova - Gaeta.it

Un banchetto informativo all’insegna della mobilitazione sociale ha avuto luogo presso il Teatro della Gioventù a Genova, dove diverse organizzazioni hanno lanciato un appello per sostenere cinque referendum abrogativi. Quattro di questi referendum riguardano questioni concrete come lavoro, precarietà, sicurezza e licenziamenti, mentre il quinto si focalizza sul diritto di cittadinanza per le persone straniere. L’incontro è stato promosso dalla CGIL, sindacato che ha avuto un ruolo da protagonista per quanto riguarda i primi quattro referendum, mentre il tema della cittadinanza è stato avanzato da un’alleanza tra associazioni e partiti.

Il messaggio di Maurizio Landini: dignità e diritti

Il Segretario Generale della CGIL, Maurizio Landini, ha sottolineato l’importanza di ridare dignità ai lavoratori e garantire diritti fondamentali a tutti i cittadini. Durante il suo intervento, ha messo in luce come i licenziamenti ingiusti, un crescente precariato, e la carenza di attenzione istituzionale su salute e sicurezza sul lavoro siano problematiche concrete che toccano la vita quotidiana di milioni di persone. “Questo grande esercizio di partecipazione” assicura Landini, “consentirà ai cittadini di esprimere le proprie opinioni su questioni fondamentali per il proprio benessere.”

Il dibattito ha visto interventi significativi anche da parte di altri leader presenti, tra cui Maurizio Calà, Segretario Generale della CGIL Liguria, che ha richiamato l’attenzione sull’importanza di affrontare la precarietà nel lavoro. La lotta per i diritti di cittadinanza, così come quella per la protezione dei lavoratori, sono state evidenziate come battaglie centrali da portare avanti insieme al forte desiderio di una rappresentanza attiva e responsabile.

Tematiche di democrazia e diritti civili

Nel corso dell’incontro, si è parlato ampiamente di democrazia e della libertà di stampa, con la presenza di esponenti come Alessandra Costante, segretaria generale della FNSI, e Giovanni Maria Flick, presidente emerito della Corte Costituzionale. È emersa l’urgenza di difendere la libertà di espressione in un contesto dove i diritti civili sono frequentemente messi alla prova. Le discussioni si sono concentrate anche sul disegno di legge riguardante la sicurezza e sulle preoccupazioni ad esso collegate.

La presenza di vari leader politici e associazioni ha conferito un’ampia rappresentanza a queste problematiche, segnando un momento di coesione tra diversi ambiti sociali. Walter Massa, presidente dell’Arci Nazionale, e Daniela Padoan, presidente di Liberà e Giustizia, hanno enfatizzato l’importanza della partecipazione attiva da parte dei cittadini per garantire una democrazia viva e operante.

Il tema dell’autonomia differenziata e la risposta della CGIL

Un ulteriore tema affrontato durante l’incontro è stata l’inammissibilità del referendum riguardante l’autonomia differenziata. Maurizio Calà ha espresso la contrarietà della CGIL a questa normativa, sottolineando che l’esclusione dalla corsa referendaria non ha cambiato la prospettiva della CGIL. “Rimaniamo convinti della necessità di contrastare questa legge che rischia di dividere il Paese”, ha affermato Calà, richiamando l’attenzione sulle rilevazioni della Corte Costituzionale che avevano già sottolineato profili di incostituzionalità.

Questa posizione ribadita segna un avviso chiaro alla politica, evidenziando come le organizzazioni sindacali e civiche intendano continuare a mobilitarsi per fermare provvedimenti visti come problematici per l’unità e la coesione del Paese. La determinazione espressa dai partecipanti dell’incontro dimostra la crescente volontà di non lasciare nulla di intentato per tutelare i diritti dei lavoratori e dei cittadini.

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