Proseguono i tentativi di dialogo tra cina e stati uniti per ridurre le tensioni legate alla guerra commerciale. Dopo una fragile tregua di 90 giorni e i colloqui di ginevra, le delegazioni delle due superpotenze hanno scelto la capitale britannica come luogo per discutere le prossime mosse. L’incontro arriva in un momento delicato, con accuse di violazioni degli accordi e questioni legate all’import/export di materie prime strategiche.
Lo scenario delle trattative diplomatiche tra cina e stati uniti
Il nuovo round di negoziati tra cina e stati uniti si svolge a londra, anche se la sede precisa dei colloqui resta riservata. L’ultimo tentativo di dialogo risale a maggio a ginevra, seguito da un contatto telefonico tra il presidente xi jinping e l’ex presidente donald trump. Questi incontri avevano portato a una tregua di 90 giorni sullo scambio di dazi e controdazi, ma le tensioni sono rimaste vive. Le difficoltà nel mantenere un equilibrio commerciale tra le due economie più grandi al mondo pesano su diversi settori, non solo quelli economici ma anche politici.
Figure chiave delle delegazioni
La delegazione statunitense è guidata da figure chiave del governo. Presenti sono il segretario al tesoro scott bessent, il segretario al commercio howard lutnick e il rappresentante per il commercio jamieson greer. Dal lato cinese, guida l’incontro he lifeng, vicepremier e figura centrale nell’economia del paese, molto vicino a xi jinping. Lui e la sua squadra resteranno a londra fino a venerdì per portare avanti le discussioni. La scelta del regno unito come sede non è casuale, rappresenta un terreno neutrale rispetto alle tensioni dirette tra i due giganti.
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Le posizioni ufficiali degli stati uniti e la questione dei dazi
Durante le ultime settimane, la tensione tra washington e pechino è cresciuta a causa di accuse di violationi del precedente accordo. La portavoce della casa bianca karoline leavitt ha dichiarato a fox news che l’amministrazione americana intende far rispettare l’intesa raggiunta a ginevra. La speranza è di procedere con ulteriori colloqui commerciali per approfondire i punti critici. Tuttavia, il presidente trump aveva già in passato accusato la cina di non rispettare gli impegni presi, facendo segnalare un clima di diffidenza.
Minerali critici e attriti
Un tema centrale riguarda il ritmo delle esportazioni di minerali critici, materie prime indispensabili per molte tecnologie e applicazioni industriali. Kevin hassett, capo del consiglio economico nazionale, ha sottolineato a cbs che gli stati uniti puntano a tornare ai livelli di esportazione precedenti l’escalation del conflitto commerciale. Sebbene le esportazioni abbiano superato i valori recenti, non sono ancora allineate con quelli stabiliti durante l’accordo di ginevra. Questo punto rappresenta una delle principali fonti di attrito.
Il ruolo del regno unito e le reazioni cinesi ai negoziati
Il regno unito svolge un ruolo di ospite in questa fase della trattativa, dopo gli incontri in svizzera. Un portavoce del governo britannico ha espresso un sostegno chiaro al libero scambio, sottolineando che nessun paese trae vantaggio da una guerra commerciale. Questo messaggio vuole ribadire la posizione del regno unito come mediatore e sostenitore di un dialogo pacifico su scala globale.
Percezioni cinesi
Sul fronte cinese, le reazioni non mancano. Il tabloid global times ha manifestato scetticismo sull’esito dell’incontro, evidenziando che la vera riuscita dipenderà dalla sincerità degli stati uniti. He weiwen del center for china and globalization ha richiamato l’attenzione sulla necessità di una volontà autentica da parte americana per portare avanti un accordo duraturo. La delicatezza dei negoziati risiede anche in queste percezioni di buona volontà e rispetto reciproco.
L’incontro a londra rappresenta un passaggio fondamentale per stabilire se le due potenze riusciranno a contenere le tensioni oppure se il confronto proseguirà con nuove misure commerciali restrittive. Il clima resta teso ma la volontà di dialogare, seppur con riserve, continua a guidare il confronto tra cina e stati uniti.