Chiuse le indagini per il rogo alla rsa casa per coniugi a milano con sei vittime anziane

Chiuse le indagini per il rogo alla rsa casa per coniugi a milano con sei vittime anziane

L’inchiesta della procura di Milano sul rogo nella rsa Casa per coniugi accusa la cooperativa Proges e la direttrice per omicidio colposo, evidenziando gravi carenze nel sistema antincendio e nella sicurezza.
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L’inchiesta della procura di Milano sul incendio della rsa Casa per Coniugi, avvenuto nel luglio 2023 e costato la vita a sei anziani, ha coinvolto i responsabili della cooperativa Proges e la direttrice per negligenze nella sicurezza antincendio e gestione della struttura. - Gaeta.it

L’inchiesta sul tragico incendio della rsa casa per coniugi, avvenuto nella notte tra il 6 e il 7 luglio 2023, ha visto la chiusura delle indagini da parte della procura di milano. Sei anziani hanno perso la vita nel rogo che ha devastato la struttura, che era di proprietà del comune e gestita dalla cooperativa proges. Le accuse coinvolgono i vertici della cooperativa, la struttura stessa e la direttrice dell’epoca.

Dettagli sulle accuse e le persone coinvolte

La procura di milano ha iscritto nel registro degli indagati tre persone, in particolare i responsabili della cooperativa proges, società che gestiva la rsa, e la direttrice che era alla guida della casa per coniugi durante il periodo del rogo. Le contestazioni sono gravi: omicidio colposo, incendio colposo e omissione colposa di cautele previste per prevenire disastri o infortuni sul lavoro. La cooperativa proges è chiamata anche a rispondere della responsabilità amministrativa legata all’accaduto.

Per due dirigenti comunali invece è stata avanzata una richiesta di archiviazione e le loro posizioni sono state stralciate dall’indagine principale. Questo perché non sono emersi elementi sufficienti a sostenere una responsabilità diretta nella vicenda, almeno secondo quanto stabilito fino a ora.

Problemi nell’impianto antincendio e misure insufficienti

Un punto centrale dell’inchiesta riguarda il sistema di rilevazione incendi nella rsa. Secondo la pm maura ripamonti, l’impianto non funzionava correttamente già da agosto 2020 e risultava del tutto guasto dal novembre 2021. Durante questo periodo, non sono state adottate misure adeguate per compensare questa mancanza. L’unica misura adottata prevedeva l’installazione di trombette da azionare manualmente come allarme sonoro dentro la struttura.

Questi dispositivi, però, erano fissati ai muri in modo tale da risultare di fatto inutilizzabili. La sicurezza della rsa dipendeva quindi da un sistema antincendio che non garantiva alcuna protezione efficace, aumentando il rischio per gli ospiti, di cui molti anziani con condizioni delicate. Le mancanze tecniche sono parte del fascicolo d’indagine, perché gettano luce su come la struttura fosse carente in fatto di prevenzione e sicurezza.

Il contesto dell’incendio e le conseguenze per la rsa

La rsa casa per coniugi si trova nel territorio di milano ed è una struttura pubblica, ma gestita in affidamento a una cooperativa privata. Questo modello ha sollevato interrogativi dopo la tragedia, legati alle condizioni di manutenzione e alla responsabilità delle diverse parti coinvolte. Il rogo ha scatenato una corsa alle verifiche su altre strutture simili in città, con controlli e ispezioni su impianti di sicurezza e gestione del rischio.

Il lutto ha colpito la comunità locale, evidenziando le condizioni critiche in cui alcune rsa possono trovarsi. Sei anziani sono morti nella notte dell’incendio, e le indagini cercano di capire chi e perché non ha garantito la protezione necessaria. Tra i sospetti c’è la cooperativa proges, che avrebbe trascurato le manutenzioni e non avrebbe adottato protocolli sufficienti per evitare che un incendio si trasformasse in tragedia.

Lo stato attuale dell’inchiesta

In attesa di eventuali sviluppi, il caso rimane sotto la lente della procura di milano, che ha già annunciato la valutazione per una richiesta di rinvio a giudizio. Questi eventi rafforzano l’attenzione sul tema della sicurezza nelle strutture dedicate agli anziani, una questione che resta purtroppo di grande rilevanza nel nostro paese.

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