Centinaia di multe per 28mila euro: la storia di un vigilante tra Nizza Monferrato e Tortona

Centinaia di multe per 28mila euro: la storia di un vigilante tra Nizza Monferrato e Tortona

Andrea Ferretto, vigilante di Nizza Monferrato, rischia di dover pagare 28mila euro per multe accumulate dall’autovelox nascosto tra Nizza Monferrato e Tortona; è in corso un ricorso legale.
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Andrea Ferretto, vigilante di Nizza Monferrato, ha accumulato multe per 28mila euro a causa di un autovelox poco visibile tra Nizza Monferrato e Tortona, e ora sta valutando con un avvocato possibili ricorsi. - Gaeta.it

Andrea Ferretto, vigilante residente a Nizza Monferrato, si è ritrovato con una serie di multe per un totale di 28mila euro. La vicenda si concentra su un tratto di strada tra Nizza Monferrato e Tortona, dove un autovelox ha rilevato ripetute infrazioni ai limiti di velocità. Scopriamo i dettagli e le circostanze che hanno portato a questa situazione.

Il percorso quotidiano e la scoperta dell’autovelox

Nel 2021, Andrea Ferretto ha lavorato per sei mesi come vigilante in un supermercato a Tortona, un comune nella provincia di Alessandria. Ogni giorno, per raggiungere il luogo di lavoro, percorreva la strada che collega la sua abitazione a Nizza Monferrato con Tortona. A metà tragitto si trova la frazione di Bazzana di Mombaruzzo, nota località nel territorio astigiano.

È proprio in questo punto che è installato un autovelox, un dispositivo per il controllo della velocità, gestito dalla Provincia di Asti. Ferretto spiega di essersi accorto solo troppo tardi della presenza della macchina: “era sistemata dietro una curva, posta in cima a un lampione e nascosta dietro una siepe alta circa tre metri.” Queste condizioni riducevano la visibilità del dispositivo, rendendo difficile la sua individuazione in tempo per adeguare la velocità.

L’autovelox ha registrato numerose infrazioni durante i frequenti passaggi di Ferretto, che in quel periodo raggiungeva il supermercato quasi ogni giorno.

Le multe ricevute e la crescita delle sanzioni

Tra il 2022 e il 2023, il vigilante ha cominciato a ricevere a casa alcune multe relative a questi superamenti del limite di velocità, che nel tratto in questione è fissato a 70 chilometri orari. Le sanzioni iniziali riguardavano infrazioni minori, con eccedenze di pochi chilometri all’ora rispetto al limite imposto.

Queste prime multe sembravano gestibili, ma la situazione è precipitata lo scorso dicembre, quando la posta ha consegnato ad Andrea una lettera con una richiesta di pagamento di 28mila euro. Il documento era accompagnato da numerosi fogli contenenti centinaia di verbali di contravvenzione, accumulati nel corso del tempo. Il totale delle multe si era accumulato in modo considerevole, superando di gran lunga quanto lui potesse permettersi con il suo stipendio mensile di 1.100 euro.

La reazione e le azioni intraprese per risolvere la situazione

Di fronte a questo carico di sanzioni, Andrea Ferretto si è rivolto a un avvocato per valutare le possibilità di difesa e trovare soluzioni adeguate. Il legale ha il compito di verificare la legittimità delle multe, soprattutto riguardo alla visibilità e alla corretta segnalazione dell’autovelox.

Le condizioni in cui si trovava il dispositivo — nascosto dietro una siepe e poco visibile — potrebbero rappresentare un punto a favore per Ferretto nel contestare le multe. Oltre alla possibilità di ricorsi, si stanno analizzando anche eventuali errori procedurali nell’emissione delle contravvenzioni che potrebbero portare alla riduzione o alla cancellazione del debito.

La questione mette in luce la difficoltà di chi deve fare i conti con sanzioni accumulate su tratti stradali poco chiari e la necessità di garantire un equilibrio tra controllo della sicurezza e tutela dei diritti dei cittadini.

La vicenda continua, mentre Ferretto affronta questa situazione complicata nel tentativo di contenere le conseguenze economiche.

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