Cena dei mille di parma 2025: un menu gourmet per mille commensali nel centro storico

Cena dei mille di parma 2025: un menu gourmet per mille commensali nel centro storico

la cena dei mille di parma 2025 celebra le eccellenze gastronomiche locali con un menu in quattro portate firmato da giancarlo perbellini, alma, parma quality restaurants e chef to chef emilia romagna
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La Cena dei Mille di Parma 2025 celebra le eccellenze gastronomiche locali con un menu in quattro portate firmato da chef di rilievo, accompagnato da un ricco aperitivo e organizzato nel cuore della città per valorizzare i prodotti tipici del territorio. - Gaeta.it

La cena dei mille di Parma torna il 9 settembre 2025 con un menu pensato per esaltare i prodotti tipici locali. L’evento, organizzato nel cuore della città, metterà insieme alcune delle eccellenze gastronomiche di Parma e dintorni. Questo appuntamento annuale propone una degustazione articolata in quattro portate firmate da chef di rilievo e dalle scuole di cucina italiane più note. A rendere speciale la serata oltre al cibo, saranno le atmosfere suggestive e la partecipazione di un numero elevato di ospiti e operatori.

Un antipasto firmato giancarlo perbellini mette il territorio al centro della scena

La serata si aprirà con l’antipasto ideato dal tre stelle Michelin giancarlo perbellini. Il piatto prevede un uovo accompagnato da hummus, pane alle noci e uvetta, completato da un gel al tamarindo. Questa portata tenta di esaltare il connubio tra ingredienti semplici e raffinati, con i sapori del territorio collegati a tecniche moderne di cucina. Perbellini porta il suo stile riconosciuto a livello internazionale e propone una combinazione che unisce consistenze diverse e richiami alla tradizione regionale, senza sacrificare l’innovazione.

Un ponte tra passato e presente nell’antipasto di perbellini

L’antipasto stabilisce un ponte tra passato e presente, con la frutta secca e il tamarindo che aggiungono toni acidi e dolci al piatto. Il pane alle noci e l’hummus offrono una base rustica ma curata, rivisitata in chiave contemporanea. L’uovo, sempre protagonista, si inserisce con una consistenza cremosa che lega tutti gli elementi. Questo esordio garantisce una partenza ricca di gusto e dettaglio, che predispone al proseguo della serata con le portate successive.

Tortelli bugiardi di parma: il primo piatto simbolo della qualità locale

Il primo piatto in menu è affidato a Parma Quality Restaurants, consorzio che riunisce oltre quaranta ristoratori della provincia. La proposta è rappresentata dai tortelli bugiardi di Parma, con salsa di spinaci e fonduta di parmigiano reggiano. Questi tortelli, tipici del territorio emiliano, vengono presentati in una reinterpretazione che conserva la tradizione, ma offre una nuova lettura attraverso abbinamenti studiati.

La visione di enrico bergonzi sul piatto simbolo

Enrico Bergonzi, presidente del consorzio, sottolinea come questo piatto sia un simbolo di Parma e delle sue tradizioni gastronomiche. I tortelli, noti per il ripieno misto di verdure e erbe, assumono una veste che ne esalta la delicatezza e i sapori tipici. La salsa agli spinaci aggiunge una nota di freschezza, mentre la fonduta di parmigiano reggiano regala cremosità e intensità. In questo modo il piatto dialoga con gli altri protagonisti della serata, ricordando la ricchezza agricola locale.

Un filetto alla rossini rivisitato in chiave vegetale per alma

La portata principale sarà una creazione di ALMA – la scuola internazionale di cucina italiana, diretta da Matteo Berti. Il piatto si intitola “come un Rossini” e propone una melanzana arrostita accompagnata da pastinaca, foie gras di ceci e salsa al Madeira. Questa interpretazione mira a celebrare uno dei classici della cucina italiana in versione vegetale, sostituendo la carne con ingredienti rigorosamente di origine vegetale.

La sfida culinaria di matteo berti

Matteo Berti spiega che il foie gras viene riprodotto con i ceci, mentre la salsa al Madeira richiama la ricchezza del condimento originale. La melanzana dona struttura e sapori decisi, mentre la pastinaca bilancia con una dolcezza naturale. Questa portata nasce anche da una riflessione sulle nuove tendenze in cucina e sulla sostenibilità alimentare. Il progetto didattico di ALMA qui si traduce nella capacità di realizzare pietanze complesse, capaci di soddisfare anche i palati più esigenti, senza ricorrere ai prodotti animali.

Il dolce di chef to chef emilia romagna punta su uva fragola e leggerezza

La chiusura del menu sarà affidata a chef to chef Emilia Romagna, con un dolce chiamato “morbido all’uva fragola”. Questo dessert si appoggia su una cialda croccante ai grani del miracolo, enfatizzando il frutto di stagione. Massimo Spigaroli, presidente onorario dell’associazione, sottolinea come questa creazione esca dai canoni tradizionali evitando il cioccolato e proponendo un gusto fresco e leggero.

L’uva fragola, frutto che cresce nella zona, garantisce acidità e fragranza, elementi che donano equilibrio alla dolcezza del morbido. Questo dolce rappresenta una sperimentazione sulla spinta delle nuove mode gastronomiche e sul desiderio di creare piatti meno pesanti ma complessi. La proposta sarà replicata successivamente nei ristoranti coinvolti nell’evento, permettendo agli ospiti di rivivere l’esperienza anche dopo la cena.

L’aperitivo e la collaborazione con le eccellenze di parma food valley

Prima di iniziare il pasto vero e proprio, gli ospiti potranno godere di un’area aperitivo attiva dalle 19 con 18 postazioni. Di queste, 12 sono dedicate alla gastronomia, coinvolgendo 6 settori della Parma Food Valley: parmigiano reggiano, prosciutto di parma, pasta Barilla, pomodoro Mutti e Rodolfi, latte Parmalat e pesce azzurro con Delicius, Rizzoli Emanuelli e Zarotti.

Le altre 6 postazioni presenteranno altri prodotti tipici della regione, con il supporto di consorzi di tutela di culatello di zibello, coppa di parma, salame felino, salumi piacentini, aceto balsamico tradizionale di reggio emilia e fungo di borgo taro. La presenza di Coppini Arte Olearia completa l’offerta con oli extravergini di qualità. Per il beverage sono previste 6 postazioni dedicate a bevande analcoliche, vini dei colli di Parma e proposte mixology, offrendo un’ampia gamma di abbinamenti.

Un’anteprima ricca di gusto e varietà

L’aperitivo rappresenta un primo momento di esplorazione del territorio e delle sue qualità, anticipando il ricco menu che seguirà e preparando il palato degli ospiti.

La logistica e l’impegno organizzativo dietro la cena dei mille

L’evento mobilita oltre 200 persone tra chef e camerieri per servire i mille ospiti. Si prevede il consumo di oltre 1.500 bottiglie d’acqua e 1.000 bottiglie di vino durante la serata. La cena dei mille è coordinata da Parma Alimentare con il sostegno del Comune di Parma e vede anche la collaborazione con il gruppo Lunelli, noto per i Trentodoc e i vini delle tenute Lunelli.

Questa logistica complessa si traduce in un’organizzazione di grande impatto che celebra le eccellenze enogastronomiche locali in una cornice storica. La partecipazione di realtà diverse conferma la cena come un momento importante per la promozione del territorio e la valorizzazione delle produzioni tipiche, confermando Parma come centro di riferimento per la gastronomia italiana.

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