Celeste dalla porta accende il bct di benevento con the music of legends e parla di parthenope, achille lauro e musical

Celeste dalla porta accende il bct di benevento con the music of legends e parla di parthenope, achille lauro e musical

Celeste dalla Porta apre il Bct di Benevento con The Music of Legends, racconta l’esperienza in Parthenope di Paolo Sorrentino, il videoclip con Achille Lauro e le sue passioni tra musical, cinema e moda.
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Celeste Dalla Porta ha inaugurato la nona edizione del BCT di Benevento con "The Music of Legends", un omaggio alle colonne sonore di Hans Zimmer, John Williams e Alan Silvestri, riflettendo anche sulla sua esperienza nel film *Parthenope* di Paolo Sorrentino e su nuovi progetti artistici. - Gaeta.it

Celeste dalla porta ha dato il via alla nona edizione del Bct – il festival del cinema e della televisione di Benevento con una serata speciale dal titolo The Music of Legends. Nel maestoso teatro romano di Benevento, l’attrice protagonista del film parthenope ha accompagnato il pubblico in un viaggio emozionante tra le colonne sonore di Hans Zimmer, John Williams e Alan Silvestri. In questa occasione ha parlato della sua esperienza nel film di Paolo Sorrentino e di altri progetti recenti, raccontando emozioni, scelte artistiche e le sue città di riferimento.

L’apertura del bct con the music of legends nel teatro romano

L’evento inaugurale del Bct ha avuto come protagonista Celeste dalla porta, che si è esibita durante The Music of Legends, spettacolo sinfonico che ha riproposto alcune delle pagine più celebri del cinema. L’orchestra filarmonica di Benevento ha eseguito le musiche di compositori leggendari come Hans Zimmer, autore di Interstellar, John Williams con Star Wars e Alan Silvestri con Jurassic Park, creando un’atmosfera intensa nel suggestivo teatro romano. Il contesto storico e artistico ha contribuito a moltiplicare l’emozione dell’esibizione, sottolineando il legame tra cinema e musica.

L’attrice ha definito il teatro romano un luogo “magico” e spettacolare, perfetto per ospitare un evento dedicato a colonne sonore così iconiche. Essere a stretto contatto con l’orchestra ha dato a Celeste un motivo in più per sentirsi onorata e commossa. L’omaggio a questi tre compositori ha rappresentato una celebrazione della forza delle immagini accompagnate dal suono, fondamentale nella narrazione cinematografica. La serata ha rievocato le emozioni suscitate da film rimasti nella memoria collettiva.

Un anno dopo parthenope: il bilancio di celeste dalla porta

Sono passati circa dodici mesi dalla presentazione di parthenope, il film che ha portato Celeste dalla porta al centro dell’attenzione grazie alla regia e co-produzione di Paolo Sorrentino. Durante l’intervista al festival di Benevento, l’attrice ha raccontato come la percezione del film si sia trasformata nel tempo. All’inizio, la paura e la forte emozione avevano indotto Celeste a “tappare il naso” per affrontare il lavoro con concentrazione. Dopo qualche tempo, quelle stesse sensazioni sono emerse in modo più libero, portando una consapevolezza nuova.

Oggi Celeste vede parthenope come un punto di partenza per nuove strade. Pur non avendo certezze assolute su cosa accadrà nel futuro, si sente libera di esplorare altre vie. Ritiene che questo mestiere sia privo di sicurezza e fatto di momenti delicati. La necessità di “lasciare andare” il film dopo un anno di promozione e festival è parte del suo percorso artistico. Sta preparando un giro di eventi per continuare a parlare del film, portandolo in luoghi diversi.

L’esperienza nel videoclip con achille lauro nella fontana di trevi

Un’altra esperienza nuova per Celeste dalla porta è la partecipazione al videoclip della canzone Incoscienti giovani di Achille Lauro, presentata a Sanremo. La chiamata è arrivata pochi giorni prima delle riprese, e per lei è stato impossibile dire no. La produzione le ha proposto di girare all’interno della fontana di Trevi a Roma in pochissimo tempo e lei ha accettato con entusiasmo. Il set è stato molto intenso e l’attrice ha vissuto questa esperienza come un’emozione forte, legata anche alla sua passione per i videoclip.

Il progetto video, in bianco e nero, richiama scene felliniane e si lega a un immaginario cinematografico molto preciso. Celeste ha apprezzato soprattutto la dimensione artistica del lavoro, che ha coniugato musica e immagine in modo originale. Aver potuto lavorare con un artista come Achille Lauro, di cui lei è sostenitrice, ha dato valore aggiunto all’esperienza. Il ricordo delle riprese e della simbologia della fontana di Trevi rimane vivido.

Il fascino dei musical e i ruoli che celeste desidera interpretare

Tra le passioni di Celeste dalla porta c’è anche il musical, un genere che unisce musica e recitazione in modo unico. Ha confessato di sentirsi molto attratta da questo modo di lavorare e dalla possibilità di interpretare ruoli musicali. Tra i titoli che ammira ci sono West Side Story, considerato un capolavoro, e Grease, al quale guarda con simpatia in particolare ai ruoli anche secondari che danno spazio al canto.

Il musical rappresenta per lei un orizzonte affascinante, sebbene riconosca che ci sono progetti talmente ben costruiti da apparire quasi perfetti. L’idea di inserirsi in certi lavori storici sembra quasi un rischio di alterarne la magia. Questo tipo di progetti resta comunque un obiettivo e la speranza di poter vivere esperienze diverse nel campo della recitazione.

Collegamenti con le città di milano, roma e napoli

Celeste dalla porta ha vissuto in diverse città italiane che hanno influenzato la sua carriera e la sua vita personale. È nata a Roma, città in cui ha studiato al Centro Sperimentale di Cinematografia per circa sei anni. Anche se ora abita a Milano, dove risiede la sua famiglia e dove si sente “a casa”, continua a spostarsi tra le due città per lavoro e affetti. Roma resta il luogo dove si trova per motivi professionali, un centro pulsante per il cinema.

Napoli ha rappresentato un’altra tappa importante, soprattutto per il film parthenope, girato tra prove e riprese nell’arco di 3-4 mesi. Celeste parla di un’esperienza intensa, che le ha lasciato il desiderio di scoprire ancora di più una città ricca di fascino e mistero. Napoli per lei è un “sogno ideale”, un luogo legato sia all’immaginario artistico che a ricordi vissuti, anche se in modo breve. Il rapporto con queste tre città riflette la complessità di un percorso di lavoro e crescita personale.

La televisione, sanremo e il rapporto di celeste con la moda

Celeste dalla porta ha espresso curiosità per la televisione, pur non essendo abituata al mezzo. Ha dichiarato di guardare poco la tv, ma segue eventi come Sanremo e programmi specifici. Se Carlo Conti le proponesse di partecipare come conduttrice o ospite, accetterebbe la sfida, anche se riconosce che richiederebbe un adattamento a un pubblico e a un contesto diverso rispetto al cinema.

La moda rappresenta un capitolo a parte. Fino a poco tempo fa era lontana da quel mondo, ma grazie a parthenope e alla collaborazione con una stylist ha cominciato a interessarsi allo stile e ai costumi. Ha potuto sperimentare capi di alta moda, firmati Saint Laurent e ispirati agli anni ’70, che fanno parte del personaggio nel film. Questo ha aperto una nuova dimensione per lei, tra interesse e scoperta di un ambito che unisce estetica e narrazione.

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