Catanzaro: confronto tra assessore e operatori turistici per la strategia alle fiere nazionali e internazionali

Catanzaro: confronto tra assessore e operatori turistici per la strategia alle fiere nazionali e internazionali

Il turismo in Calabria si rinnova con la partecipazione attiva degli operatori, nuove strategie per fiere nazionali e internazionali, investimenti infrastrutturali e una visione condivisa per valorizzare il territorio.
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Il turismo in Calabria si evolve con un nuovo modello condiviso tra istituzioni e operatori, focalizzato su scelte strategiche per le fiere, infrastrutture migliorate e valorizzazione del territorio per una crescita sostenibile e di qualità. - Gaeta.it

Il turismo in Calabria attraversa una fase di profondo cambiamento. A Catanzaro, nella sala oro della cittadella regionale, si è svolto un incontro fondamentale tra l’assessore al turismo Giovanni Calabrese, il dirigente generale Raffaele Rio e gli operatori turistici locali. L’obiettivo era definire criteri più concreti e condivisi per scegliere le fiere nazionali e internazionali in cui la regione parteciperà nei prossimi mesi. Una decisione importante, che influisce direttamente sul lavoro di chi opera nel settore e punta a sviluppare un turismo più solido e coordinato nel territorio calabrese.

Il ruolo delle fiere nella promozione turistica della calabria

Negli ultimi anni la Calabria ha cercato di farsi spazio tra le destinazioni turistiche italiane più apprezzate, ma la scelta delle fiere a cui partecipare è cruciale. Non si tratta più di essere presenti ovunque o solo sulle piattaforme più conosciute. Gli operatori hanno spiegato che è essenziale selezionare eventi davvero utili, dove si possano cogliere reali opportunità di crescita, incontro e visibilità. La volontà è di evitare scelte basate sulla semplice notorietà o su scambi commerciali poco proficui.

L’incontro ha permesso di ascoltare le preferenze di chi lavora sul campo, un aspetto nuovo e molto apprezzato. Tra i partecipanti c’è stato un sondaggio in tempo reale per raccogliere valutazioni dirette: un passo concreto verso un sistema più partecipato. Le associazioni degli operatori, così, sentono di poter influenzare decisioni che riguardano investimenti ed eventi ai quali prenderanno parte. Un’operatività che fino a poco tempo fa era rara in questa regione e che ora sembra cambiata.

Le parole dell’assessore giovanni calabrese sulla nuova fase del turismo

Giovanni Calabrese ha ribadito come il turismo stia attraversando una fase nuova, favorita dal lavoro del presidente Occhio. Ha richiamato l’importanza del confronto e del dialogo con chi opera sul territorio. Per Calabrese questa fase è fondamentale. “Stiamo costruendo un modello di turismo adatto alla Calabria, che valorizzi le sue caratteristiche”, ha detto, sottolineando i progetti attivi come l’apertura di nuove rotte aeree, il rinnovamento degli aeroporti e l’abbattimento della tassa addizionale per attrarre compagnie aeree.

Il governo regionale ha stanziato cifre rilevanti per le infrastrutture turistiche, con un impegno sui 50 milioni di euro. L’assessore non ha nascosto le difficoltà, ma ha assicurato l’impegno a contenerne gli effetti negativi. Il punto fermo è usare bene le risorse con una visione chiara e pragmaticità, ottenendo risultati tangibili dalle partecipazioni alle fiere e dalle iniziative promozionali.

Patrimonio naturale e sfide strutturali nella promozione della calabria

Calabrese ha evidenziato un dato che non passa inosservato: la regione ha tutto per piacere a turisti e viaggiatori. Il mare, le montagne, la cultura antica rappresentano un patrimonio di valore. L’occasione è buona, dice, dato che finalmente la Calabria viene vista sotto una luce positiva in ambito turistico. Per questa ragione serve una strategia che punti alla qualità più che alla quantità delle presenze.

C’è però il tema dei collegamenti interni, che ancora non riescono a soddisfare le esigenze di un turismo moderno e diffuso. L’assessore ha parlato di soluzioni come il trasporto a chiamata, da coordinare con gli enti locali per mettere in rete luoghi turistici isolati o poco accessibili. Questo tentativo mira a evitare che chi visita la regione resti “tagliato fuori” da alcune aree di pregio.

La volontà è di allungare la stagione turistica, favorendo la destagionalità, con iniziative che valorizzano le montagne, le ciclovie e eventi di richiamo internazionale, già in atto. Calabrese ha richiamato la necessità di una pianificazione lunga, almeno di dieci anni, per costruire un turismo capace di sostenere e consolidare i successi raggiunti.

La partecipazione degli operatori turistici e il futuro del turismo calabrese

Gli operatori presenti hanno mostrato apprezzamento per la novità di essere coinvolti nelle decisioni fondamentali. La scelta condivisa delle fiere sarà un punto di partenza concreto per indirizzare gli investimenti promozionali. In questa fase il lavoro di squadra tra pubblico e privato si mette alla prova per migliorare non solo la qualità dell’offerta, ma anche la capacità di attrazione della Calabria sulle diverse piazze nazionali e internazionali.

Il turismo diventa quindi un progetto collettivo, che riflette i bisogni degli operatori e le potenzialità del territorio. Resta il compito di superare gli ostacoli logistici e di infrastrutturazione, mentre si conferma l’obiettivo di trasformare la regione in una meta richiesta in ogni stagione e da pubblici diversi.

I prossimi mesi permetteranno di vedere come queste nuove strategie prenderanno forma e quali risultati porteranno nelle presenze e nel valore aggiunto che il turismo può generare in Calabria. Le scelte sulle fiere saranno uno dei primi test per valutare l’evoluzione di questo percorso, seguito da vicino dai protagonisti che oggi, finalmente, si sentono parte attiva del cambiamento.

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