Castrum Novum, nuovi reperti dagli scavi archeologici con il sostegno di università europee e autorità locali

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Scavi a Castrum Novum, emergono nuovi reperti grazie a università e autorità locali. - Gaeta.it

Sofia Greco

3 Settembre 2025

La campagna di scavi archeologici a Castrum Novum, antica colonia romana a nord di Santa Marinella, continua a svelare nuovi reperti di rilievo storico. Il sito si sta confermando luogo di interesse crescente per studiosi e turisti, grazie a un intenso lavoro portato avanti da archeologi, volontari e istituzioni locali con il supporto di università italiane ed europee.

Il progetto di scavo e le nuove testimonianze emerse da castrum novum

Gli scavi di Castrum Novum progrediscono sotto la direzione del Polo Museale Civico, con la partecipazione del Gruppo Archeologico del Territorio Cerite . Questa squadra di lavoro ha riportato alla luce elementi finora inediti del sito, ampliando la conoscenza delle strutture e della storia della colonia romana. Castrum Novum si trova di fronte a Torre Chiaruccia e si distingue tra i luoghi archeologici più importanti della zona di Santa Marinella.

Accanto ai professionisti coinvolti, partecipano volontari che contribuiscono attivamente agli scavi. Il supporto di studenti e studiosi provenienti da prestigiose università, come l’Università Boema e l’Institum Romanum Finlandiae, permette di integrare diverse competenze nell’indagine archeologica. In particolare, la collaborazione con atenei finlandesi e napoletani arricchisce il lavoro sul campo con approcci multidisciplinari.

Il procedere degli scavi consente di ricostruire aspetti della vita quotidiana degli abitanti dell’antica colonia. Oggetti ceramici, tracce di abitazioni e strutture pubbliche emergono dal terreno, offrendo indicazioni sull’organizzazione sociale e culturale di Castrum Novum. Il rinvenimento di queste testimonianze contribuisce a rafforzare il valore storico del sito e ad arricchirne l’attrattiva turistica.

Ruolo dell’amministrazione di Santa Marinella nella valorizzazione di castrum novum

L’amministrazione locale gioca un ruolo centrale nell’incoraggiare e sostenere il lavoro archeologico. Il sindaco Pietro Tidei ha più volte espresso apprezzamento per gli sforzi di archeologi e volontari, definendo Castrum Novum un “diamante allo stato grezzo” che mostra ogni volta risultati più incoraggianti. È evidente la volontà politica di trasformare il sito in un punto di riferimento culturale e turistico del territorio.

L’assessore alla cultura, Gino Vinaccia, ha segnalato come le scoperte annuali stimolino un numero crescente di visitatori. L’iniziativa dell’Archeobus, un servizio turistico lanciato nel corso dell’estate, facilita l’accesso guidato agli scavi e motiva diverse persone a partecipare a visite organizzate, consolidando il flusso turistico.

Infine, la consigliera con delega al patrimonio storico-archeologico, Paola Fratarcangeli, ha sottolineato l’importanza degli scambi internazionali e il prossimo completamento del Centro Visite. Questo intervento strutturale renderà più accessibile il parco archeologico, migliorando la fruizione e l’esperienza di visitatori e studiosi. L’impegno della municipalità si traduce in un sostegno tangibile al gruppo GATC e alla direzione del Polo Museale Civico, puntando anche sul volontariato e sulla comunità locale.

Collaborazione internazionale: università europee al lavoro su castrum novum

Il coordinamento scientifico degli scavi si avvale di una rete di collaborazioni con accademici e studenti provenienti da università prestigiose. L’Università Boema e l’Institum Romanum Finlandiae rappresentano tra i principali partner europei coinvolti. Inoltre, atenei finlandesi e italiani, in particolare quelli di Napoli, sostengono l’attività con propri ricercatori e progetti.

Questa collaborazione internazionale favorisce un confronto di metodi e conoscenze che migliora la qualità dell’indagine archeologica. Il coinvolgimento di ricercatori stranieri sottolinea l’interesse globale verso Castrum Novum e contribuisce a inquadrare il sito entro contesti storici più ampi del mondo romano.

In particolare, la partecipazione degli studenti offre un’esperienza formativa sul campo, a contatto diretto con il patrimonio archeologico. Le attività didattiche e di ricerca diventano occasione per approfondire aspetti specifici della colonizzazione, dell’urbanistica e della cultura materiale dell’antica località.

Il risultato finale si traduce in un arricchimento scientifico che si riflette anche nella valorizzazione turistica e culturale locale, grazie alla diffusione dei risultati e alla maggiore visibilità che ne deriva.