Castel di Sangro si prepara ad accogliere una delle manifestazioni più longeve e attese del tennis giovanile italiano, la 26ª edizione della Coppa Mario Belardinelli. L’evento riunisce 220 atleti under 11 e under 12, provenienti da venti regioni, per una sfida che valorizza i giovani talenti del tennis nazionale. La gara si svolge all’insegna della competizione ma anche di valori educativi fondamentali per la crescita dei ragazzi coinvolti.
La coppa mario belardinelli, storia e protagonisti
La Coppa Mario Belardinelli rappresenta un appuntamento fisso nello scenario sportivo giovanile italiano. Quest’anno vede la partecipazione di quaranta capitani e 220 atleti, tutti under 11 e under 12, distribuiti in rappresentanze regionali da ogni parte d’Italia. Si tratta di ragazzi nati nel 2013 e 2014 che si confrontano in una competizione organizzata dalla Federazione Italiana Tennis e Padel . La manifestazione si articola in quattro gironi che si svolgeranno fino al 12 giugno. Seguiranno le semifinali del 13 giugno e la finale il 14 giugno a Castel di Sangro, località simbolo per il tennis nazionale.
Giovani concorrenti e protagonisti
I giovani concorrenti rappresentano venti regioni, un mix che mette in evidenza l’ampia diffusione e interesse per il tennis tra le nuove generazioni. La Coppa è nota per essere un terreno fertile dove emergono le nuove promesse del tennis italiano. I capitani di squadra, figure di riferimento per i giovani, gestiscono le selezioni con un ruolo determinante nella preparazione tecnica e mentale degli atleti. La lunga storia della Coppa Belardinelli, giunta alla sua 26ª edizione, la qualifica come una delle più consolidate manifestazioni sportive dedicate ai ragazzi.
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Il ruolo di castel di sangro e il valore sportivo dell’evento
Castel di Sangro, comune abruzzese in provincia dell’Aquila, torna a indicare la propria identità sportiva ospitando un torneo che porta almeno 260 persone nella cittadina tra atleti, dirigenti, familiari e appassionati. Il sindaco, Angelo Caruso, ha più volte sottolineato l’orgoglio del territorio nell’accogliere un evento di questo calibro. La città vanta una tradizione sportiva consolidata e la capacità di organizzare manifestazioni di rilievo nazionale. La presenza di tante persone provenienti da regioni diverse favorisce uno scambio culturale e una promozione del tennis a livello giovanile.
Il supporto della squadra locale
La squadra unica Abruzzo-Molise, che rappresenta la regione ospitante, assume un ruolo particolare nell’opinione pubblica locale. I ragazzi che indossano i colori della loro regione ricevono grande attenzione e sostegno dagli abitanti. Quest’evento mette in luce non solo le abilità tecniche dei giovani, ma anche i valori essenziali dello sport giovanile: la disciplina, il rispetto e la crescita umana oltre al gioco.
La federazione italiana tennis e padel e la presenza delle autorità sportive
L’organizzazione della manifestazione è affidata alla Federazione Italiana Tennis e Padel, che dà valore ufficiale e visibilità all’evento. Alcuni rappresentanti di spicco della FITP hanno partecipato all’avvio dei giochi. Tra questi Luciano Ginestra, presidente del Comitato Abruzzo e Molise della federazione, Luca Sbrascini, responsabile del settore tecnico maschile giovani, e Francesco Donatacci, a capo dei Centri Estivi federali. La loro presenza testimonia l’attenzione dei vertici federali verso le fasce giovanili, fondamentali per il futuro dello sport.
Durante la cerimonia inaugurale, sono stati esposti al pubblico due trofei che incarnano il successo del tennis italiano nel mondo: la Coppa Davis e la Billie Jean King Cup. La loro presenza richiama un importante legame tra i giovani atleti e la storia del tennis azzurro, un invito a guardare avanti ma avendo ben presente l’eredità sportiva e culturale da valorizzare e proseguire.
L’evento come momento educativo e di formazione per i giovani atleti
Oltre al confronto sportivo, la Coppa Mario Belardinelli si rivela un’occasione di formazione e condivisione di valori tra i partecipanti. Il sindaco di Castel di Sangro ha evidenziato il significato più ampio dell’evento, che supera la dimensione della mera competizione. I ragazzi acquisiscono nozioni importanti sulla lealtà, la disciplina e la crescita personale. Questi principi diventano parte integrante della loro esperienza sportiva e umana.
Il torneo diventa così una festa che coinvolge tutta la comunità tennistica ma anche gli abitanti del territorio, creando un’atmosfera di festa e condivisione. Le famiglie, gli insegnanti e gli appassionati assistono a partite di alto livello tecnico, ma partecipano anche a una celebrazione di sport che premia il rispetto delle regole e lo spirito di squadra. La Coppa Mario Belardinelli nasce come momento di crescita e promozione del tennis giovanile in Italia, e in questa edizione a Castel di Sangro ribadisce questi valori con forza.